La UE deve decidersi a tassare il traffico aereo, nemico n.1 del clima
L'intenzione di tassare il carburante aereo attraverso una gabella estesa su
scala europea prospettata dal vertice G-7 del 17 febbraio, trova il pieno
consenso dei Verdi al Parlamento Europeo. Il motivo lo spiegano Eva
Lichtenberger e Michael Cramer nell'ambito della Commissione traffico e turismo
del Parlamento Europeo:
"Il mix composto da un sistema di tassazione del traffico aereo da un lato e
dell'intensificazione degli aiuti ad esempio, dell'Africa, è un modo di
procedere positivo e degno di lode ai fini di una politica sostenibile".
Con oggi è entrato in vigore lo strumento centrale ed internazionale per la
riduzione delle emissioni nocive al clima, il Protocollo di Kyoto. Fino ad ora
il traffico aereo si è sottratto ai provvedimenti contenuti nel quadro del
protocollo e le emissioni da esso prodotto, non sono state conteggiate
all'interno del bilancio climatico. L'introduzione di una tassa sul carburante
aereo rappresenterebbe un primo passo in direzione delle direttive sulla tutela
del clima. Ma, indipendentemente da ciò, è quanto mai necessario che il carico
enorme di emissioni prodotte dal traffico aereo venga inserito all'interno del
Protocollo di Kyoto.
Il Consiglio dei Ministri della UE deve presentare con fermezza il progetto. Il
blocco di una tassa aerea estesa a tutta l'Europa da parte dei singoli stati
sarebbe un affronto nei confronti di quelle regioni del mondo che hanno urgente
bisogno di aiuto. Ma sarebbe anche una possibilità mancata di introdurre uno
strumento ecologico per limitare il flusso del traffico in Europa.
Chiediamo delle condizioni concorrenziali corrette per gli utilizzatori dei
trasporti. Mentre la ferrovia continua a pagare per il diesel e l'energia che
consuma, il carburante aereo rimane ancora esente dalla tassazione ed il suo
prezzo - sovvenzionato dallo stato - è molto lontano dalla realtà ecologica.
Alle compagnie aeree è dato un indiscusso vantaggio concorrenziale nei confronti
di mezzi di trasporto più sostenibili come la ferrovia. La tassa sul carburante
aereo costituirebbe un passo importante verso una giustizia delle imposte.
Chiediamo alla Commissione di abbandonare la sua posizione tentennante e di
presentare delle proposte concrete per attuare le intenzioni espresse dal G-7.
Attendere gli USA o altre nazioni con vocazione industriale, come propone il
commissario per il fisco e l'unone doganale Kovacs, sarebbe sbagliato e
porterebbe ad un niente di fatto."
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#spesemilitari #sondaggi
Italia: la maggioranza (57 per cento) si è dichiarata "in parte" o "fortemente" contraria all'aumento delle spese militari.
#Ucraina #UK
Il Regno Unito ha trasferito ulteriori missili da crociera #StormShadow all'#Ucraina, aumentando la capacità di attacco a lungo raggio contro obiettivi in profondità nella #Russia, ha riferito #Bloomberg il 3 novembre, citando fonti anonime.
https://kyivindependent.com/uk-supplies-ukraine-with-additional-storm-shadow-missiles-for-deep-strikes-into-russia-bloomberg-reports/
#Sudan
Ormai sono numerose le prove (riportate da ricerche, esperti ONU, da inchieste di media internazionali come Reuters, BBC, Associated Press, da ONG) che sottolineano con estrema chiarezza il sostegno diretto degli Emirati Arabi Uniti alle Rapid Support Forces (#RSF). Cioè alla milizia che sta devastando il Sudan con attacchi a civili, a infrastrutture di base, ai convogli di aiuti umanitari e che sta anche utilizzando la fame come arma di guerra.
https://retepacedisarmo.org/2025/rete-pace-disarmo-stop-armi-italiane-agli-emirati-arabi-basta-complicita-con-chi-alimenta-guerra-in-sudan/
"Aumentate i salari, non le #spesemilitari". A #Milano, un migliaio in piazza contro la #guerra
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/05/salari-spese-militari-protesta-piazza-milano-guerra/8185144/
#cappellanimilitari
#4Novembre – Mons. Saba: “Scrigno prezioso che custodisce il generoso impegno di sacerdoti, religiosi e religiose” – Ordinariato Militare per l'Italia
https://www.ordinariatomilitare.it/2025/11/04/4-novembre-mons-saba-scrigno-prezioso-che-custodisce-il-generoso-impegno-di-sacerdoti-religiosi-e-religiose/
#cappellanimilitari
Pusillanime a chi?
L'opinione di don Renato Sacco
Commento all’intervento dell’ordinario militare sul #4novembre.
“Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del proprio tempo indossando maschere artificiose”. Mi hanno molto colpito le parole del Vescovo ordinario Militare, riportate dal SIR, in occasione del 4 novembre. Leggi tutto in: https://www.mosaicodipace.it/index.php/rubriche-e-iniziative/rubriche/l-opinione-di/5475-pusillanime-a-chi
La radiotelevisione svizzera racconta con un po' più di libertà la realtà a #Pokrovsk. E la notevole distanza fra l'#Ucraina della #propaganda e quella drammatica di soldati intrappolati in una zona di morte.
#Ucraina #Pokrovsk
Kiev continua a mettere in rilievo la tenace resistenza delle sue truppe, ma ora ci sono pesanti timori che un eventuale ritiro dalle aree particolarmente sotto attacco possa rivelarsi già tardivo. Come avvenuto in passato in altre zone, con esito drammatico per i soldati.
https://www.rsi.ch/info/mondo/Si-complica-per-l%E2%80%99Ucraina-la-situazione-a-Pokrovsk-e-Kupyansk--3257138.html
#Ucraina #Russia
#Putin ha firmato una legge che prevede la possibilità di chiamare i cittadini riservisti volontari delle forze armate per partecipare a "esercitazioni speciali per proteggere le strutture critiche", che comprendono "infrastrutture energetiche e di trasporto", comprese #raffinerie di petrolio. Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax, secondo cui la norma "non prevede la loro coscrizione al servizio militare" e "non si parla di mobilitazione".
Tgcom24
Il Cremlino ha accusato Kiev di avere respinto la proposta russa di fare accedere #giornalisti stranieri alle aree di #Pokrovsk e #Kupyansk per nascondere "la difficile situazione" delle sue truppe in queste località, dove Mosca afferma che i soldati ucraini sono circondati. "L'interesse è molto grande - ha detto il portavoce, Dmitry #Peskov, citato dall'agenzia Interfax -. Sappiamo che un gran numero di giornalisti occidentali vorrebbe andarci".
Tgcom24
#Ucraina, #Bild: i russi hanno preso l'80% della città di #Pokrovsk
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Tgcom24
Possiamo avere i dettagli di queste operazioni della #Russia?
L'infografica è stata pubblicata su Tgcom24 ed è frutto dell'agenzia WITHUB che così si presenta:
"WITHUB è un aggregatore di eccellenze al servizio della trasformazione e valorizzazione dei contenuti.
Questa capacità è garantita dalla combinazione unica di expertise nei seguenti ambiti: Giornalisti, Grafici, infografici, videografici, Data Jounalist,
Data Analyst".
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https://www.articolo21.org/2025/11/troppe-domande-su-gaza-giornalista-licenziato/
Terzo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
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