FSM 2007: Nairobi 2007: al Forum l'incontro delle reti per la democrazia partecipativa e lo sviluppo locale autosostenibile

Guido Milani * Salvatore Amura ** (* FAL – Forum Internazionale delle Autorità Locali ** Coordinatore Nazionale Rete del Nuovo Municipio)

forum sociale mondiale, nairobi kenia Il movimento dei movimenti negli ultimi anni si è sviluppato in maniera multiforme: dalle piazze alle istituzioni, dagli stili di vita ai governi nazionali, cambiando sostanzialmente l’alfabeto della sinistra e la grammatica delle conflittualità sociali a livello globale. Tra pochi giorni un altro giro di boa attende il popolo altermondialista, infatti, a Nairobi dal 20 al 25 gennaio si svolgerà il VII Forum Sociale Mondiale. Per la prima volta quella definita come la seconda potenza mondiale sbarcherà in Africa, nel più povero dei continenti.

Le incognite sullo svolgimento sono parecchie, ma l’ottimismo della ragione fa ben sperare che anche in Kenia matureranno temi, si svilupperanno teorie e pratiche per la costruzione di un altro mondo. Contemporaneamente al Forum Sociale Mondiale ci sarà anche la settima edizione del Forum delle Autorità Locali per l’Inclusione Sociale.

Il Forum delle Autorità Locali per l’Inclusione Sociale è stato creato nel 2001, all’interno del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, città in cui furono realizzate anche le edizioni del FAL nel 2002, 2003 e 2005. Nel 2004 il FAL si svolse a Barcellona, dove fu approvata l’Agenda 21 della Cultura. Il FAL ha realizzato, insieme al Forum Sociale Europeo, anche tre edizioni europee: a Firenze (2002) Saint Denis (2003) e Londra (2004). A Quito ha avuto luogo, insieme al Forum Sociale delle Americhe, un ulteriore FAL nel 2004. Nel gennaio di quest’anno si è realizzato a Caracas, nell’ambito del Forum Sociale Mondiale Politecnico – America, il VI FAL.
La fondamentale ragione d’essere del FAL è che le città si trasformino in importanti attori nel processo di globalizzazione, costruiscano e sviluppino alternative democratiche di gestione pubblica insieme alla società civile. Il FAL ha lanciato una sfida affinché i Governi Locali creino uno spazio nelle relazioni internazionali, assumendo politiche pubbliche e democratiche di lotta all’esclusione sociale, perseguendo la democratizzazione delle ricchezze e del potere, costruendo una cultura di pace e di solidarietà, ricercando uno sviluppo ecologicamente sostenibile e di rispetto per i diritti umani. Il FAL funziona attraverso una rete di città, adottando forme flessibili e aperte, che permettono di lavorare per gli obiettivi comuni espressi nelle edizioni mondiali e continentali.
La rete del FAL partecipa attivamente alla costruzione dell’Organizzazione Mondiale delle Città - Città e Governi Locali Uniti - (CGLU) fin dalla sua fondazione nel congresso di Parigi nel 2004. A riprova di ciò, l’Assemblea del Consiglio Mondiale della CGLU, avvenuta a Pechino nel 2005, approvò la creazione delle proprie istanze interne di lavoro e la rete FAL creò la commissione di Inclusione Sociale e Democrazia Partecipativa.

L’obiettivo di questa edizione è creare partnership con gli enti locali africani, rafforzando gli aspetti della decentralizzazione amministrativa e della cooperazione internazionale comunitaria. Il FAL è un’esperienza che vede solo pochissime realtà italiane, sarebbe utile che da Nairobi si allargassero le adesioni degli enti locali italiani, soprattutto di quelli con un forte portato di pratiche e progetti che hanno allargato le maglie dei diritti e della democrazia, concretando il lemma dei movimenti dei movimenti “pensare globalmente ed agire localmente”.
Negli stessi giorni del Forum Sociale Mondiale anche la Rete del Nuovo Municipio propone il PRIMO MEETING INTERNAZIONALE PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA E LO SVILUPPO LOCALE AUTOSOSTENIBILE è un incontro di esperienze e movimenti mondiali sul tema della Democrazia Partecipativa, dello Sviluppo Locale Autosostenibile, dei Beni Comuni Locali e dei temi legati alla vita delle comunità locali, come la possibilità di autorganizzarsi in reti per le economie solidali e il commercio equo, per una nuova forma di agricoltura, per tutti i diritti di cittadinanza, dal basso, con la partecipazione diretta dei cittadini, per stabilire uno scenario mondiale di confronto e condivisione di pratiche ed esperienze, siamo convinti che questo contributo produrrà esperienze e discussioni interessanti, ma anche un analisi positiva delle soluzioni e delle sperimentazioni in campo.

Nel rapporto con i movimenti che calcano la scena globale e continentale, si va definendo un ruolo attivo per quei governi locali che, sperimentando forme innovative di democrazia diretta e partecipata, si propongono come attori positivi dei processi di trasformazione sociale.

Molte esperienze di reti di città, resistono alle politiche neoliberiste di privatizzazione di servizi e beni comuni, difendono il proprio territorio dagli effetti della globalizzazione economica, propongono la diretta partecipazione dei cittadini alle scelte politico amministrative che li riguardano, promuovono infine la concreta realizzazione dei diritti sociali e di cittadinanza.

Si tratta di decine, oggi molte centinaia di esperienze in italia e nel mondo, di politiche anche molto diverse tra loro, dalla Carta Europea dei diritti dell’uomo nelle Città alla Carta del Nuovo Municipio, dalle esperienze di bilancio partecipativo a quelle di valorizzazione della dimensione locale, dai temi dei beni pubblici e della difesa di territorio, dalla reti per la salvaguardia del territorio, alle reti di economia solidale: questo seminario all’interno del FSM di Nairobi è l’occasione per mettere in relazione queste reti di città e per farle incontrare con i movimenti, per definire insieme iniziative che costituiscano le comunità locali come spazio politico e sociale dei diritti e delle libertà.

I temi che vogliamo sostenere e condividere si posso riassumere in alcuni punti che evidenziamo ;
- promozione di un rapporto tra democrazia diretta e rappresentanza, attraverso l’attivazione di istituti intermedi di partecipazione alle decisioni strategiche e alle politiche e alle azioni concrete dei governi locali;

- una alternativa al governo gerarchico del territorio e al centralismo autoritario, come sviluppo di autogoverno locale in rete (municipalismo federato e solidale)

- mobilitazioni di energie sociali escluse o non valorizzate dallo stato e dal mercato, dando spazio e rappresentanza agli attori sociali più deboli negli istituti partecipativi.

Dobbiamo impegnarci nella apertura di ogni possibile spazio pubblico e di ascolto, supporto e confronto con le esperienze di auto-organizzazione dei soggetti sociali nel territorio, considerando i conflitti come possibili generatori di partecipazione e di democrazia.

Queste iniziative promuovono una cultura della pace, ripudiando fortemente la guerra e ogni altra forma di violenza esercitata nei confronti di Stati, popoli, gruppi etnici e singoli individui; questo messaggio che parta dall’Africa può essere un segnale di cambiamento e di speranza che è importante cogliere, molti sono i segnali arrivati in questi anni per costruire insieme la cultura della pace, della cooperazione e della solidarietà tra i popoli assumendo la diversità di sesso, cultura, convinzioni ideali e religiose come valori e risorse sulle quali costruire la propria storia e cultura.

Questi saranno alcuni spunti di riflessione al doppio incontro di Nairobi, sono già confermate la presenza di Reti Europe, già protagoniste di momenti di sperimentazione sociale ampia e partecipata, Reti del sud America, Amministratori e rappresentati Istituzionali da più di 100 nazioni, che hanno segnalato in questi anni modelli di politiche alternative incisive e molto conosciute, sono confermati tanti rappresentanti africani, americani e del sud est asiatico, ma l’iniziativa è in progress e molti sono I messagi che arrivano in questi giorni che manifestano la crescente attenzione per questo importante momento di incontro, quest’anno in Africa, in un nuovo mondo, possibile.

Note: www.fsm2007.org
www.redfal.org
www.nuovomunicipio.org

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