Prodi: la nostra Europa ha un forte bisogno di una nuova Costituzione

Le proposte di Prodi sull'Europa nel discorso al Senato
18 maggio 2006
Romano Prodi

(...)

Manifestazione per una costituzione europea Ma anche l'Europa conosce una fase di crisi, che noi non sottovalutiamo e l'Europa ha bisogno di noi: ha bisogno di un'Italia che si rimetta nel solco della sua grande tradizione. Noi dobbiamo dare subito un nuovo slancio al processo di integrazione, attraverso iniziative ed azioni concrete che diano risposte tangibili alle attese di centinaia di milioni di europei. Penso alla necessità di dotare l'Unione monetaria di un vero governo economico e sociale, allo sviluppo di una nuova politica comune dell'energia, al sostegno alla ricerca e all'innovazione tecnologica, all'immigrazione, alla sicurezza, al ruolo dell'Europa nel mondo e, in particolare, in tutta la regione a noi vicina, a Est e a Sud. Si tratta di azioni che possiamo attuare subito, con una più forte volontà politica e sfruttando pienamente i Trattati in vigore, sapendo però che buone e nuove politiche necessitano di buone e nuove istituzioni.

Per questo dobbiamo rilanciare il processo costituzionale, perché la nostra Europa ha un forte bisogno di una nuova Costituzione. Il mio Governo lavorerà con determinazione, assieme agli altri Governi europei impegnati in tal senso e alle istituzioni europee, per trovare una soluzione all'altezza delle sfide che l'Europa deve affrontare: una soluzione che va trovata prima delle elezioni europee del 2009, per permettere a tutti i cittadini di far sentire la propria voce.

Il Governo è impegnato a fare tutto quanto in suo potere affinché l'Europa diventi un soggetto forte ed unito nello scenario internazionale, anche per consolidare ed arricchire su un piano di mutuo rispetto e di reciproca dignità la storica alleanza con gli Stati Uniti d'America - finalità cui mi sono sempre ispirato nella mia azione anche a livello europeo, tanta è l'importanza che attribuisco alla saldezza di questo legame - ed infine per contribuire a
rafforzare l'autorità delle Nazioni Unite e la stabilità dell'ordine mondiale
. È nostra intenzione che interesse nazionale ed interesse europeo siano una cosa sola. È nostra convinzione che l'Italia conti, anche nei rapporti con il grande Alleato, solo se conta in Europa e noi lavoreremo per ricollocare l'Italia tra i Paesi guida dell'Europa.

L'Italia non guarda però soltanto all'Europa. Il Governo si farà parte attiva per rilanciare una politica per il Mediterraneo che avrà come obiettivo di fondo la costruzione di una grande area, in cui pace e prosperità possano affermarsi. Lo faremo attraverso un'azione politica mirata e supportata dall'intensificarsi degli scambi commerciali e culturali. Penso anche alla costituzione con gli altri Paesi mediterranei della Banca del Mediterraneo; penso ad università comuni tra Paesi della sponda Nord e della sponda Sud.

Anche il più lontano Continente latino-americano, che però ci è più vicino per la considerevole quantità di nostri concittadini che vivono là, ha bisogno di rinsaldare il legame con il nostro Paese. È quello che faremo cercando di cogliere le grandi trasformazioni che stanno caratterizzando tutti i Paesi di quell'area. Infine, la nostra responsabilità verso i Paesi poveri dovrà concentrarsi prevalentemente sul Continente africano, in questi anni troppo spesso dimenticato.

L'Africa è sulle nostre spalle, sulle spalle dell'Italia e dell'Europa...

Note: Il testo integrale del discorso di Prodi al Senato su
http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200605181727242342/200605181727242342.html

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