Un Papa che dividerà l'Europa ?

Commento sul ruolo del papa nel processo di integrazione europea
20 aprile 2005

E' presto per dare un giudizio sul nuovo papa. Bisogna aspettare i primi passi, per una valutazione corretta e senza pregiudizi, di Papa Benedetto XVI. Si possono, però, cercare di individuare le direttive principali sulle quali si muoverà in base a quanto ha fatto e detto durante la vita cardinalizia.

E' sicuramente un papa eletto dall'ala conservatrice e quindi presumibilmente poco attento alle novità provenienti dalla società.
Ed è un papa che rappresenta l'ortodossia come ha fatto capire dalle parole senza compromessi pronunciate nell'omelia di lunedì.

E' possibile individuare il ruolo del Papa nel processo di integrazione europea?

In base a scritti, interviste, e pubblicazioni varie si può affermare che l'ex cardinale Ratzinger è contrario a una Costituzione europea senza radici cristiane e all'ingresso della Turchia nell'Unione europea. Rispetto a Papa Giovanni Paolo II un'inversione di tendenza a 180°. Woytila ha aperto la strada all'allargamento dell'Unione europea ai paesi dell'Est a cominciare dal suo paese natale la Polonia. Ratzinger, al contrario, pone dei paletti all'allargamento quasi per paura della diversità religiosa e culturale e quindi del relativismo.

Sulla base di queste premesse le prospettive sono di un probabile atteggiamento di chiusura del nuovo papa verso una definizione di Europa aperta, multiculturale, pluriconfessionale e multietnica. Sembra anticipare il disegno di un'Europa chiusa, quasi di un'Europa fortezza.

Un progetto di Europa che divide e che, quindi, non potrà assumere quel ruolo positivo e necessario per la costruzione di un altro mondo possibile.

Ovviamente la speranza è che questi ragionamenti vengano presto smentiti dai fatti.

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