Editoriale

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Dai risultati delle urne un sospiro di sollievo

Quando il goal mancato ha segnato la vittoria

E' stato un anniversario un po' particolare, questo sessantesimo di matrimonio del popolo italiano con l'inizio della stesura della propria Carta dei doveri e dei diritti. Se ci si ricorda, esso fu un matrimonio a suo tempo celebrato con la piena consapevolezza di tutti i rappresentanti dei cittadini, dopo il lungo periodo buio della dittatura e della guerra, dopo che le fosche nubi di un potere forte avevano oscurato le isole di luce della giustizia e del diritto.
26 giugno 2006

Ieri 25 giugno
- Eh sì, è stato un anniversario un po' particolare, questo sessantesimo di matrimonio del popolo italiano con l'inizio della stesura della propria Carta dei doveri e dei diritti. Se ci si ricorda, esso fu un matrimonio a suo tempo celebrato con la piena consapevolezza di tutti i rappresentanti dei cittadini, dopo il lungo periodo buio della dittatura e della guerra, dopo che le fosche nubi di un potere forte avevano oscurato le isole di luce della giustizia e del diritto.
Percorro, oggi, le strade deserte e assolate della città. Le molte bandiere italiane alle finestre indurrebbero uno straniero visitatore al pensiero che noi così vogliamo celebrare, l'anniversario lieto; ma è anche il tempo dei "Mondiali", e l'Italia calcistica nulla sembra avere da spartire con quella di chi la nostra Costituzione se la vorrebbe tenere ben stretta, o al contrario, di chi la vuole rimodellata e svalutata a uso e consumo di una dichiarata "modernità" - ma che a ben vedere, rappresenta solo il cuneo scalfittore della nostra pur imperfetta democrazia, per l'avvio di un autoritarismo non dissimile a quello che i nostri padri a fatica hanno sradicato.
Dal seggio in cui mi trovo, rappresentante di partito e col dovere civico di assicurare la correttezza delle operazioni di voto, non posso che attendere lo spoglio delle schede portando a far sommare i parzialissimi nostri dati con quelli che via via al Ministero dell'Interno arriveranno. Ho però un'iniziale impressione, che almeno nella zona dove risiedo, questo ultimo impegno elettorale è stato preso con serietà. Perché sono stati numerosi i cittadini arrivati fin dal mattino - e le percentuali finali confermeranno poi questo trend.

Oggi 26 giugno, sera
- E' finita!
L'Italia del voto, l'Italia del diritto, può tirare un sospiro di sollievo. Con curiosa combinazione, anche l'Italia del calcio assomma a noi il giubilo, e posso immaginare, osando l'accostamento, che le bandiere sventolanti dai finestrini delle auto, portino l'entusiasmo non solo del tifoso ma anche del cittadino?
Non è stata, a ben vedere, una battaglia della sinistra contro la destra, anche perché chi ha vinto oggi - in difesa, tenendo stretta in sé, come fosse la propria porta da tenere inviolata, la Carta costituzionale del '48 - è poco paragonabile al cliché usurato del kommunista mangiabambini di recente berlusconiana memoria... avendo appoggiato o commentato positivamente sul fronte del no, anche testate giornalistiche importanti, illustri personaggi, giuristi, costituzionalisti, come pure qualche impeccabile rappresentante dell'imprenditoria - essì, perché il pastrocchio della riforma e della devolution, alla fin fine, avrebbe probabilmente danneggiato, con la sua ingovernabilità, l'immagine del nostro Paese perfino nell'economia internazionale.

Domani e dopodomani...
- Il tifoso avrà ancora di che pazientare, di che emozionarsi per le prossime competizioni prima di arrivare alla sperata vittoria finale.
Il cittadino attento alla questione del diritto, già ritrova una propria serenità. Con la consapevolezza che se pur occorreranno comunque, di qui in avanti, modifiche alla propria Carta, esse avranno come artefici persone imparziali e competenti.
L'Italiano medio, forse, avrà trovato eccessiva la nostra passata apprensione. Però se i numeri contano e raccontano, l'elevata affluenza alle urne, e il risultato chiaro che ne è seguito, fanno ben sperare che alla fin fine, della nostra Costituzione, e della sua importanza e la sua storia, a parecchi di noi é importato.
La partita è vinta, il gioco in difesa ha impedito lo sfascio.
Il goal mancato ha dato vittoria a chi spera ancora nella ragionevolezza e civiltà nel nostro vivere sociale.
Possiamo ritornare a costruire.

Note: Vedi anche C'è chi dice NO, ma sa anche spiegare perché

Sociale.network

@peacelink - 9/10/2025 12:54

Nuovo drone di precisione per colpire l'Ucraina, ecco come attacca ora la Russia

Il drone ha generato allarme in che, su questa particolare tecnologia, gli in fibra ottica, è indietro rispetto alla , anche se sta recuperando con 35 aziende dedicate alla produzione di queste piattaforme.
adnkronos.com/internazionale/e

@peacelink - 9/10/2025 9:24

, 'i possono costringere Mosca a negoziare'
Repubblica

@peacelink - 9/10/2025 5:39


La Corte ha respinto oggi il ricorso.

@peacelink - 9/10/2025 5:37

Alcuni mesi fa, , aveva richiesto un permesso speciale per presentare ricorso all’Alta Corte d’.

Oggi l’Alta Corte ha respinto tale richiesta:
👉 hcourt.gov.au/sites/default/files/special-leave-applications/2025-10/09-10-25%20Results.pdf

@peacelink - 9/10/2025 5:33

Le carte della nostra , gli archivi privati per tutti - Ansa.it

L'edizione 2025 della Domenica di Carta intende riportare l'attenzione sul valore identitario, culturale ed economico degli familiari, custodi della storica diffusa sul territorio.
ansa.it/sito/notizie/cultura/a

@peacelink - 8/10/2025 19:49

La manifestazione del 25 ottobre vuole essere un segnale forte in vista della prossima legge di bilancio. La richiesta è chiara: restituire potere d’acquisto a salari e pensioni, rinnovare i contratti collettivi, introdurre un salario minimo legale, tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, garantire una pensione di garanzia per giovani e precari. collettiva.it/copertine/econom

Dal sito

Invia in busta chiusa un opuscolo antimilitarista in varie parti facendo cauta propaganda fra le madri, un opuscolo in cui descrive alcuni casi di indigenza suscitando localmente rimostranze e dissensi. Collude con le sinistre (...) Afferma che vengono perduti annualmente più di cento milioni di litri d'acqua e propone l'invasione della diga. In pratica tende a provocare una spinta dal basso con un piano di pianificazione, inculcando la coscienza dei nuovi problemi nei contadini e nei disoccupati in genere.

Rapporto dei Carabinieri su Danilo Dolci

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