Nucleare, l'ultima furbata di Berlusconi
Toh, chi si rivede? Il nucleare! L'ultima furbata di questo governo è dar d'intendere agli italiani che la soluzione dei problemi economici, energetici, produttivi del paese può essere cercata nella costruzione di centrali nucleari. Nel 1976, quando il governo di allora propose la costruzione di decine di centrali nucleari per far fronte all'aumento del prezzo del petrolio, l'associazione Italia Nostra pubblicò un manifesto in cui sosteneva che "l'energia nucleare non è economica, né pulita, né sicura". L'affermazione vale ancora oggi, trent'anni dopo.
I "bassi" costi del nucleare, diffusi dai potenti "avvocati" di questa fonte energetica, non tengono conto dei molti costi monetari associati all'intero ciclo del combustibile, da quando l'uranio viene "arricchito" per renderlo adatto alla fissione nei reattori, ai costi associati al ritrattamento del "combustibile irraggiato" che deve essere estratto periodicamente dai reattori e che contiene plutonio e i prodotti di fissione, ai costi associati alla sepoltura, per centinaia e migliaia di anni, isolati dall'ambiente naturale e dalle acque, delle grandi quantità di materiali radioattivi, le inevitabili code velenose della produzione dell'elettricità.
I costi dell'elettricità nucleare sono stati fatti apparire più bassi del reale anche perché, per decenni, c'è stato un "mercato" per il plutonio destinato alla costruzione di bombe nucleari, ma ora i militari delle superpotenze di plutonio ne hanno abbastanza, e il plutonio è una scomoda scoria, anzi la più scomoda, pericolosa e tossica delle scorie. Altri costi devono essere affrontati per tenere nascosto e segregato il plutonio per evitare che cada nelle mani di paesi e di gruppi terroristici interessati alla proliferazione della violenza e delle armi nucleari.
Ma, a parte le catastrofi di Three Mile Island (1979) e di Chernobyl (1986) e le decine di altri incidenti nei reattori e negli impianti di ritrattamento e separazione delle scorie, con danni ambientali e costi umani, la principale trappola del nucleare riguarda la sistemazione del combustibile irraggiato e delle scorie.
Si tratta, come è noto ai lettori, di plutonio e atomi transuranici tutti radioattivi, dei frammenti radioattivi che si formano nella fissione dei nuclei di uranio e plutonio quando si libera il calore che a sua volta genera l'elettricità, dei nuclei radioattivi di attivazione che si formano nei materiali da costruzione del reattore durante gli anni di funzionamento e che devono essere sistemati quando la centrale ha finito la sua vita utile.
Decine di migliaia di tonnellate di materiale radioattivo nella sola Italia, milioni di tonnellate nel mondo, da isolare per secoli da qualsiasi contatto con esseri viventi e con le acque. E nessuno sa dove sistemarle.
La più avanzata proposta, una serie di caverne nella Yucca Mountain nel Nevada, negli Stati uniti, non è ancora approvata dalle autorità ambientali americane come deposito "eterno" di scorie radioattive.
Ai lettori e ai nostri governanti raccomando la lettura del volume "Il futuro dell'energia nucleare" (integralmente disponibile nel sito Internet "http://web.mit.edu/nuclearpower/pdf") redatto da un gruppo di studiosi e pubblicato nel novembre 2003. Il documento indica che, se è vero che la produzione di elettricità da fonte nucleare non libera gas responsabili dell'effetto serra e dei mutamenti climatici, gli ostacoli per una sua resurrezione sono costituiti dai costi dell'elettricità, dai pericoli di proliferazione nucleare, dalla difficoltà di sistemazione perpetua delle scorie. Quest'ultimo è "il problema" per eccellenza. Il fisico americano Alvin Weinberg, uno dei sostenitori dell'energia nucleare, disse chiaramente, nel 1972, che la scelta nucleare comportava un "patto faustiano"; si sarebbe potuto avere energia anche abbondante a condizione che la società che fa questa scelta fosse in grado di garantire istituzioni stabili, sicure, capaci di fare la guardia con continuità, fedeltà e sicurezza per millenni ai depositi di scorie.
Se si pensa alla commedia della proposta del deposito di scorie a Scanzano in Basilicata, si vede che col nucleare un tale patto non è proprio il caso di farlo.


Sociale.network
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Il presente e il futuro dell’#Ucraina senza uomini | il manifesto
Giovani in fuga, #disertori e #renitenti: al fronte i soldati scarseggiano, mentre nelle retrovie i civili fanno di tutto per sfuggire alla #leva
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Dal 20 ottobre al 4 dicembre 2025: negli ospedali, nelle università e nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle periferie delle città, nelle carceri, nei consultori, nei centri per i migranti.
Parte il 20 ottobre da Campobello di Mazara (Trapani), con la solidarietà con i migranti la “Carovana per un’economia di pace” promossa da Sbilanciamoci! e dalla Rete Pace e Disarmo.
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Arrestato Almasri, è accusato di aver torturato i detenuti e averne ucciso uno | ANSA.it
La Procura generale libica ha ordinato la detenzione di Osama #Almasri Anjim e il suo rinvio a giudizio con l'accusa di #tortura di detenuti e della morte di uno di loro sotto tortura.
#Libia
La #Cop30 è ospitata da una nazione governata da un presidente progressista, #Lula.
#Brasile #clima
#Belém ospita i leader mondiali per il Vertice sul #Clima in vista della #Cop30
https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2025-11/brasile-belem-leader-mondiali-vertice-clima-cop30.html
#Clima, il fallimento del mondo: "Mancati gli impegni di Parigi 2015"
https://www.rainews.it/video/2025/11/clima-il-fallimento-del-mondo-mancati-impegni-parigi-2025-bellomo-dal-brasile-87c442af-a5f9-4be6-a0c1-03e5943fe1fd.html
Il baritono russo #Abdrazakov non canterà nel Don Giovanni al Filarmonico di #Verona: "È vicino a #Putin", esulta la Fondazione #Navalny.
Rainews
#Pokrovsk è un monumento alla stupidità militare
#Sudan
Amnesty International ha sollecitato protezione per la popolazione civile della regione sudanese del #Kordofan, sottoposta a un crescendo di attacchi da parte dei paramilitari delle Forze di supporto rapido (#Fsr). “Il mondo non può continuare a girare le spalle alla popolazione civile del Sudan. È incomprensibile rimanere a guardare mentre i civili rischiano di essere uccisi dalle Fsr", ha dichiarato Agnés Callamard, segretaria generale di #Amnesty.
https://www.amnesty.it/sudan-urgente-proteggere-i-civili-del-kordofan/
Dall’inizio della guerra in #Ucraina, notava Le Monde, gli incassi extra della #Norvegia per il settore energetico sono stati pari, al 31 dicembre 2024, a 107,7 miliardi di euro (quasi 125 miliardi di dollari) e non è irragionevole pensare che entro fine anno, nonostante il calo dei prezzi rispetto al 2022-2023, possano essere cresciuti di un’altra ventina di miliardi. L’aiuto di Oslo a Kiev dunque è ampiamente finanziato, nell’erario norvegese, dalle ricadute fiscali.
InsideOver
#Norvegia
A gestire i flussi di aiuti all'#Ucraina in seno al governo norvegese c’è una vecchia conoscenza di #Zelensky, il ministro delle Finanze, nonché ex primo ministro del Paese e ex segretario generale della #Nato, Jens #Stoltenberg.
InsideOver
A inizio anno la testata danese Politiken arrivò ad accusare la #Norvegia di essere una “profittatrice di guerra” https://it.insideover.com/guerra/85-miliardi-di-dollari-per-lucraina-la-norvegia-blinda-kiev-e-insieme-i-profitti-del-proprio-gas.html
#giustizia
Respingere la controriforma della giurisdizione • DomenicoGallo.it
La separazione delle carriere è stata già portata a termine, a Costituzione invariata, con la riforma Cartabia (art. 12 della legge 71/2022) e, ormai, non c’è più nulla da separare. L’oggetto della riforma è la riscrittura del titolo IV della #Costituzione all’unico scopo di restringere o abbattere le garanzie di indipendenza dell’esercizio della giurisdizione.
https://www.domenicogallo.it/2025/11/respingere-la-controriforma-della-giurisdizione/
#geopolitica #JohnMearsheimer
#Russia #Burevestnik
https://youtu.be/AdGDTPTMOBI
https://youtu.be/NjbQPgGRIHY
#Ucraina #Pokrovsk #JohnMearsheimer
https://youtu.be/AW9Z_buhjgE
#Pokrovsk #Ucraina