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    30 settembre 2025
  • Economia
    Esce l’edizione 2025 di “Top 200”

    Il dossier sulle multinazionali che dominano l’economia globale

    Il dossier completo è allegato a questa pagina web e può essere scaricato e consultato liberamente. Un’occasione per docenti, studenti, attivisti e cittadini di dotarsi di uno strumento di analisi indipendente, utile a sviluppare pensiero critico e capacità di lettura del mondo contemporaneo.
    1 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
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    La sovranità del paese è stata ormai svenduta agli Stati Uniti dal presidente José Raúl Mulino

    Panama: la repressione continua

    Il presidente panamense prosegue nella sua offensiva contro le organizzazioni popolari e intende trasformare il suo Stato in un punto di riferimento della campagna militare Usa contro il Venezuela.
    29 settembre 2025 - David Lifodi
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    Fondatrice della compagnia teatrale Instabili Vaganti

    Premiata la regista tarantina Anna Dora Dorno

    L'artista è stata premiata insieme a figure di spicco del panorama artistico e culturale mondiale, tra cui la ricercatrice e attivista libanese Hanan Al-Hajj Ali e l’attrice egiziana Farida Fahmy.
    29 settembre 2025 - Redazione PeaceLink
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    Un trattato per il disarmo nucleare che il movimento pacifista dovrebbe difendere

    Putin chiede a Trump l'estensione di un anno del trattato New Start

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    28 settembre 2025 - Redazione PeaceLink

Dall'ambiente un nuovo comunismo

Il mondo come un bicchiere. Proviamo a figurarcela come un bicchiere, la Terra, e l'umanità come il liquido che l'ha riempito man mano. Fino a traboccare. Un liquido corrosivo per giunta (per l'inquinamento e l'effetto-serra) che nel salire di livello corrode il contenitore riducendone via via la capienza.
10 novembre 2004
Fabrizio Giovenale   
Fonte: www.liberazione.it
10.11.04

TerraTERRA Giorni fa, sul Manifesto, Riccardo Barenghi, rispondendo a una lettera, si domandava "se esiste nel novero delle cose possibili un capitalismo dal volto umano: oppure se invece l'unica strada sia quella di cambiare radicalmente sistema economico inventandone uno ex-novo o resuscitando quello comunista". Domanda che nella sua sbrigativa formulazione pigliava direttamente di petto le genericità del dibattito sui programmi per il dopo-Berlusconi, e riproponeva in sostanza il dilemma sul futuro della sinistra.

Certo a guardare a quel che succede - con Bush e compari di nuovo lì pronti a fare altri sfracelli - tornar a parlare di resurrezioni possibili del comunismo può apparire patetico. E tuttavia mi sento di sostenere che la risposta a Barenghi può ancora essere un "sì": e senza nemmeno il bisogno di scomodare vecchi fantasmi. In termini nuovi, però. Con altre motivazioni rispetto al passato.

Una risposta che parte dalla consapevolezza ambientalista dei rapporti uomo-Terra. Che poggia perciò su basi assolutamente concrete: sulla realtà di un pianeta "di dimensioni finite" e di una specie vivente - la nostra - che sulla sua superficie è aumentata rapidissimamente di numero e ne consuma a velocità ancora più vertiginosa le risorse (secondo il Wwf se ne consumano il 20% in più di quante la Terra ne può riprodurre, e c'è chi sostiene che per soddisfare tutti i nostri bisogni e capricci di Terre ce ne vorrebbero già perlomeno altre due).

Il mondo come un bicchiere. Proviamo a figurarcela come un bicchiere, la Terra, e l'umanità come il liquido che l'ha riempito man mano. Fino a traboccare. Un liquido corrosivo per giunta (per l'inquinamento e l'effetto-serra) che nel salire di livello corrode il contenitore riducendone via via la capienza.

Immagine che mi sembra renda bene l'idea di una realtà che contraddice e smentisce la concezione economicista del mondo - inteso come un pozzo-senza-fondo dal quale estrarre risorse in quantità illimitate - che da due secoli è il credo indiscusso di quella civiltà occidentale al cui interno noi tutti, da destra a sinistra, siamo nati, cresciuti e ci siamo mentalmente formati.

Sono quei nostri vecchi condizionamenti mentali che ci rendono tanto difficile convincerci della necessità ineluttabile di far i conti con la realtà dei limiti delle risorse. E' tanto più comodo chiudere gli occhi, andare avanti col vecchio trantran... E invece no. Niente è più necessario. Anche perché - attenzione - è lì che oggi passa nel mondo lo spartiacque tra destra e sinistra.

Mi spiego. Di fronte alle risorse in rarefazione e alla ridotta vivibilità della Terra, due sono le scelte possibili. Quella di chi se le risorse scarseggiano tira a pigliarsele lui (con la forza magari) e tanto peggio per gli altri, e quella invece di chi considera giusto mirare alla più equa ripartizione delle risorse stesse - poche o molte che siano - fra tutti gli esseri umani: tenendo anche conto della necessità di lasciare una Terra vivibile alle generazioni future.

La prima scelta - egoista - è di destra. La seconda - altruista - è di sinistra. Oggi è questo il significato più autentico dei due termini. Il più rispondente alla situazione reale.

La "messa in comune"

Sono in pochi purtroppo ad avere la coerenza mentale e il coraggio di farli, ragionamenti così. Uno è Giuseppe Prestipino - filosofo particolarmente sensibile alle questioni ambientali - che già nel suo "Narciso e l'automobile" di quattro anni fa, riflettendo sugli sfruttamenti di risorse terrestri e sulle appropriazioni di conoscenze scientifiche e tecniche da parte delle Multinazionali, giungeva alla conclusione che "soltanto la comunità nella sua interezza dovrebbe potersi appropriare dei grandi mezzi di produzione intellettuale... e delle grandi risorse naturali e energetiche necessarie alla produzione". E prospettava di conseguenza la possibilità di "dar vita nel mondo - con la messa in comune dell'intelletto generale e della risorsa-ambiente - a una nuova esperienza democratica di società comunista".

Vedete che proprio mentre le prospettive si vanno facendo più problematiche - oltretutto  perché la finanziarizzazione dell'economia, l'accelerazione e la frammentazione dei processi produttivi e la loro dilatazione a scala mondiale rendono sempre più complicato trovare il bandolo della matassa nei conflitti capitale-lavoro - scende in campo in favore e a sostegno della scelta neo-comunista una nuova motivazione assai forte. Non più soltanto socioeconomica né di conflitto tra sfruttatori e sfruttati, ma esistenziale nel senso più stretto del termine. Perché riguarda né più né meno il destino del genere umano... Se le risorse sono limitate e scarseggiano, infatti, se la nostra civiltà degli sprechi e delle superfluità mette in forse il futuro, ne consegue che sta nella messa in comune di quelle risorse - e nei loro usi parsimoniosi, e nella loro più equa ripartizione fra tutti - la sola speranza di salvare la Terra per poter seguitare a viverci sopra.

Un modo diverso di stare a sinistra

Per inciso: non è che il recente "balzo in avanti" dell'economia cinese contraddica o smentisca questo scenario di rarefazione delle risorse. Se c'è chi le consuma e chi inquina più in fretta, la conseguenza è una sola: il loro esaurimento ancora più rapido e l'avvicinarsi ulteriore dell'"ora X" per noi tutti. Se non ci si metterà in qualche modo riparo...

Tornando a noi: in un'ottica simile gli intenti solidaristici delle sinistre devono necessariamente allargarsi, rispetto al passato, dai problemi del lavoro e dei lavoratori a quelli di quanti nel mondo soffrono fame e miseria, sfruttamento e oppressione. D'ora in avanti è la difesa di tutti gli umiliati e gli offesi - di chiunque si veda negato il diritto a una vita dignitosa e sicura - che dovranno darsi come obiettivo. Prende sempre più corpo, in sostanza, quel "modo diverso di stare a sinistra" che il movimento altromondista ha intuito e già porta avanti, e del quale la motivazione ambientalista fondata sui limiti fisici delle risorse dimostra ancora la necessità.

D'accordo che oggi - per come stanno le cose - la messa in comune di cui parla Prestipino non possiamo che darcela come obiettivo di fondo: il più che possiamo fare è cercare di muoverci nella sua direzione per quanto i rapporti di forza e le situazioni concrete ce lo consentiranno. Sarebbe già qualcosa... E avremo ancora naturalmente a che fare con la sempiterna contraddizione democrazia-comunismo, che a sua volta si tira appresso i problemi di pubblico-o-privato, beni comuni e quant'altro. Anche qui - seguendo il filo d'idee che discende dalla questione-risorse - ci sono cose diverse dall'usuale da dire. Bisognerà riparlarne.

Sociale.network

@peacelink - 1/10/2025 14:55

Verso la nuova Legge di bilancio 2026, dal 20 ottobre al 30 novembre, una Carovana di iniziative per tutta l’Italia promossa da Sbilanciamoci e Rete Italiana Pace Disarmo

Stiamo per entrare nel periodo segnato dalla discussione parlamentare che dovrà portare, entro il prossimo 31 dicembre, all’approvazione della Legge di bilancio dello Stato per il 2026.

retepacedisarmo.org/evento/una

@peacelink - 1/10/2025 14:53

Con una cerimonia durante la Giornata Internazionale per l’eliminazione delle il Kirghizistan ha firmato e il Ghana ha ratificato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (), portando il numero dei Paesi che lo sostengono a superare la maggioranza globale degli Stati del mondo.

retepacedisarmo.org/2025/la-ma

@peacelink - 1/10/2025 10:14

La giurisprudenza internazionale (es. Nicaragua v. United States) e discussioni successive mostrano che per attribuire le azioni militari a uno Stato serve un grado elevato di controllo o direzione operativa; ma gli standard e la loro applicazione sono complessi e dipendono dai fatti. In pratica: più diretto e specifico è il ruolo (es. controllo in tempo reale dei sistemi d’arma, designazione di bersagli), più probabile è che si consideri lo Stato coinvolto direttamente.

@peacelink - 1/10/2025 10:10

Se uno Stato europeo si limita a fornire armi all’ o consulenza generica, non diventa automaticamente cobelligerante. Ma se fornisce assistenza diretta, attiva e specifica al punto da contribuire materialmente a singoli attacchi (p. es. controllo remoto dei sistemi di puntamento, designazione dei bersagli, invio di operatori che eseguono il tiro o dirigono il lancio), questo può far sorgere una diversa responsabilità e far sì che quello Stato sia considerato cobelligerante.

@peacelink - 1/10/2025 9:59

La ha dichiarato che potrebbe colpire le basi militari europee che fornissero all’ missili . Secondo quanto riportato da il 29 settembre 2025, il Cremlino ha avvertito che l'eventuale fornitura di missili da crociera Tomahawk all'Ucraina potrebbe comportare un'escalation significativa del conflitto, mettendo a rischio anche la sicurezza delle basi europee coinvolte nella transazione.

@peacelink - 30/9/2025 19:27

La mobilitazione sindacale arriva in un momento particolarmente delicato, segnato dall'"esito disastroso" del bando di gara che ha certificato l’assenza di soggetti industriali interessati a rilevare l’intero gruppo. Da qui la decisione di proclamare da subito lo stato di mobilitazione permanente.

finanza.lastampa.it/News/2025/

@peacelink - 30/9/2025 15:12


La protesta contro rallenta ma non ferma il rifornimento della nave Seasalvia. Dal porto di riparte la nave con il carburante destinato all'aviazione militare di .

@peacelink - 30/9/2025 13:25

L’ingresso di nuovi partner appare problematico per la delicata architettura giuridica e industriale del programma. A differenza del consorzio — rallentato da tensioni tra e per il controllo della proprietà intellettuale e la distribuzione dei carichi di lavoro — il ha mantenuto una governance agile. L’inserimento di un nuovo attore comporterebbe ritardi e rinegoziazioni su sicurezza informatica e con potenziali sui vincoli geopolitici.

mobilitafutura.eu/aria/gcap-il

@peacelink - 30/9/2025 13:18

Spa ha comunicato che ha costituito assieme a Leonardo UK, Mitsubishi Electric ed ELT Group, il consorzio Electronics Evolution - G2E - per avviare la fase di progettazione e sviluppo della componente integrata di sensoristica e comunicazioni del Global Combat Air Programme.

it.marketscreener.com/notizie/

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    1 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
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    La sovranità del paese è stata ormai svenduta agli Stati Uniti dal presidente José Raúl Mulino

    Panama: la repressione continua

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    29 settembre 2025 - Redazione PeaceLink
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    28 settembre 2025 - Redazione PeaceLink

Guerra e pietà non si conciliano

Francesco Albergotti (1654-1717) - Generale aretino al servizio del Re di Francia Luigi XIV

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