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Probabile accordo tra UE e Iran sulla questione nucleare

Si intravede finalmente una via di uscita diplomatica dalla questione nucleare iraniana grazie all'intervento intermediatore dell'Europa e all'opposizione della Cina verso qualsiasi intervento di forza del Consiglio di Sicurezza.
9 novembre 2004

Si intravede finalmente una via di uscita diplomatica dalla questione nucleare iraniana grazie all'intervento intermediatore dell'Europa. Dopo un lungo processo di negoziazione è stata preparata a Parigi una bozza d'intesa sulla vicenda del processo di arricchimento dell'uranio che da un lato era destinato ad alimentare le future centrali nucleari iraniane e dall'altra destava la preoccupazione di Usa e Israele per un possibile utilizzo per la fabbricazione delle armi atomiche.

La notizia dell'intesa preliminare è stata annunciata da uno dei negoziatori iraniani alla tv di stato. Non si conoscono i contenuti dell'accordo che restano confidenziali fino all'approvazione definitiva da parte dei governi nazionali. Probabilmente la richiesta di sospensione del programma di arricchimento dell'uranio sarà compensata da un programma di cooperazione economica e tecnologica tra Iran ed Unione Europea.

La trattativa è stata condotta in questi giorni a Parigi tra i rappresentanti di Iran, Francia, Germania e Gran Bretagna ed è stata un vero tour de force per giungere ad un'intesa diplomatica per uscire dalla crisi. Lo stesso direttore Aiea, El Baradei, in un discorso alle Nazioni Unite aveva recentemente auspicato che il tentativo europeo riuscisse a trovare una soluzione prima della prossima riunione del 25 novembre in sede Aiea. La pressione degli Stati Uniti di portare la questione dinnanzi al Consiglio di Sicurezza e le minacce da parte di alcuni esponenti politici di Israele di essere pronti a ogni mezzo per sospendere il processo di arricchimento iraniano lasciavano presupporre il peggio.

Se l'accordo preliminare sarà sottoscritto dai rispettivi governi negoziatori di Francia, Germania, Gran Bretagna e Iran si uscirebbe completamente dall'empasse politica che ha visto un'escalation di dure dichiarazioni tra Israele, Stati Uniti e Iran a partire dalla metà di settembre 2004.

Nei giorni scorsi anche la Cina si è pronunciata sulla crisi nucleare in Iran allargando ulteriormente la reazione a catena politica sugli scenari internazionali. La Cina ha affermato di non appoggiare alcun tentativo di portare la questione dinnanzi al Consiglio di Sicurezza e di ricercare una soluzione alla crisi esclusivamente in sede Aiea: "It would only make the issue more complicated and difficult to work out" ha dichiarato il ministro degli esteri cinese Li Zhaoxing lo scorso 6 novembre. (fine Chinadaily.com).

Alla ferma opposizione cinese alla richiesta degli Usa di portare la questione al Consiglio di Sicurezza sono seguite dichiarazioni di amicizia tra Iran e Cina che lasciano intravedere nuovi accordi commerciali verso oriente. In questo senso sono chiare le dichiarazioni del ministro del petrolio iraniano Bijan Namdar Zanganeh: "Japan is our number one energy importer due to historical reasons ... but we would like to give preference to exports to China". (fonte Chinadaily 7-11-2004)

In questi giorni frenetici tra falchi e colombe anche il parlamento iraniano cercherà di dare un segno di apertura sulla questione votando entro la prossima settimana il bando dei programmi nucleari non pacifici e dare in questo modo un ulteriore segno di certezza dei propri scopi civili nel nucleare. L'Iran ha sempre sostenuto lo scopo pacifico del programma di arricchimento dell'uranio per realizzare esclusivamente il combustibile per le future centrali nucleari iraniane.

L'accordo tra Iran e Unione Europea e l'intervento della Cina disegnano nuovi scenari internazionali e nuovi accordi tra le potenze economiche vecchie e nuove. Si delinea un chiaro solco che vede rafforzare il canale d'intesa diplomatico del medioriente iraniano con Europa e Cina per contrapporsi ad una politica troppo unilateralista degli Stati Uniti d'America.

L'accordo preliminare rafforza anche il ruolo dell'Unione Europea come entità politica interculturale negli scenari internazionali mondiali. Un ruolo di cui si sente veramente bisogno dopo il recente fallimento dell'Onu nell'impedire l'intervento bellico in Iraq nel 2003.

Il possibile nuovo equilibrio diplomatico internazionale è chiaro nelle stesse parole di Hossein Mousavian rilasciate alla tv di stato in Iran, capo della delegazione iraniana a Parigi: "If this is approved by all four parties, we will witness an important change in Iran's relations with Europe and much of the international community in [the] not-too-distant future" (fonte WashingtonPost.com)

Resta comunque il problema fondamentale legato al nucleare che trascende dalle diverse posizioni politiche di Stati Uniti, Europa e Cina. L'uso dell'energia nucleare negli stati a forte instabilità politica crea, inevitabilmente, uno stato di tensione internazionale tale da lambire anche la causa della guerra e dell'intervento militare. Oggi accade in Iran ma domani potrebbe accadere in qualsiasi altro paese del mondo e per le stesse identiche ragioni.

Sociale.network

@peacelink - 7/11/2025 14:11

I crimini di russi in : chi e perché sta bloccando la Corte Penale Internazionale - Valigia Blu

valigiablu.it/crimini-guerra-r

@peacelink - 7/11/2025 14:09

Il presente e il futuro dell’ senza uomini | il manifesto

Giovani in fuga, e : al fronte i soldati scarseggiano, mentre nelle retrovie i civili fanno di tutto per sfuggire alla

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euractiv.it/section/capitali/n

Oggi, venerdì 7 novembre, sarà presentato al governo belga un piano di difesa dai del valore di 50 milioni di euro e discuterà un ulteriore coordinamento con il commissario europeo alla Difesa Andrius .

@peacelink - 7/11/2025 8:31

retepacedisarmo.org/2025/la-ca

Dal 20 ottobre al 4 dicembre 2025: negli ospedali, nelle università e nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle periferie delle città, nelle carceri, nei consultori, nei centri per i migranti.

Parte il 20 ottobre da Campobello di Mazara (Trapani), con la solidarietà con i migranti la “Carovana per un’economia di pace” promossa da Sbilanciamoci! e dalla Rete Pace e Disarmo.

@peacelink - 7/11/2025 6:53

Arrestato Almasri, è accusato di aver torturato i detenuti e averne ucciso uno | ANSA.it

La Procura generale libica ha ordinato la detenzione di Osama Anjim e il suo rinvio a giudizio con l'accusa di di detenuti e della morte di uno di loro sotto tortura.

@peacelink - 7/11/2025 6:51

La è ospitata da una nazione governata da un presidente progressista, .

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Il baritono russo non canterà nel Don Giovanni al Filarmonico di : "È vicino a ", esulta la Fondazione .
Rainews

@peacelink - 7/11/2025 6:36

è un monumento alla stupidità militare

@peacelink - 6/11/2025 22:19

Amnesty International ha sollecitato protezione per la popolazione civile della regione sudanese del , sottoposta a un crescendo di attacchi da parte dei paramilitari delle Forze di supporto rapido (). “Il mondo non può continuare a girare le spalle alla popolazione civile del Sudan. È incomprensibile rimanere a guardare mentre i civili rischiano di essere uccisi dalle Fsr", ha dichiarato Agnés Callamard, segretaria generale di .

amnesty.it/sudan-urgente-prote

@peacelink - 6/11/2025 22:15

Dall’inizio della guerra in , notava Le Monde, gli incassi extra della per il settore energetico sono stati pari, al 31 dicembre 2024, a 107,7 miliardi di euro (quasi 125 miliardi di dollari) e non è irragionevole pensare che entro fine anno, nonostante il calo dei prezzi rispetto al 2022-2023, possano essere cresciuti di un’altra ventina di miliardi. L’aiuto di Oslo a Kiev dunque è ampiamente finanziato, nell’erario norvegese, dalle ricadute fiscali.

InsideOver

@peacelink - 6/11/2025 22:11


A gestire i flussi di aiuti all' in seno al governo norvegese c’è una vecchia conoscenza di , il ministro delle Finanze, nonché ex primo ministro del Paese e ex segretario generale della , Jens .

InsideOver

@peacelink - 6/11/2025 22:09

A inizio anno la testata danese Politiken arrivò ad accusare la di essere una “profittatrice di guerra” it.insideover.com/guerra/85-mi

@peacelink - 6/11/2025 17:14


Respingere la controriforma della giurisdizione • DomenicoGallo.it

La separazione delle carriere è stata già portata a termine, a Costituzione invariata, con la riforma Cartabia (art. 12 della legge 71/2022) e, ormai, non c’è più nulla da separare. L’oggetto della riforma è la riscrittura del titolo IV della all’unico scopo di restringere o abbattere le garanzie di indipendenza dell’esercizio della giurisdizione.

domenicogallo.it/2025/11/respi

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Essere maschi o femmine e' naturale. Essere uomini o donne e' molto piu' difficile.

Alessia Carboni

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