La parabola degli ecologisti Alla fine spuntò il nucleare
2.10.04
La decisione del governo russo di approvare il Protocollo sui cambiamenti climatici era attesa. Come si ricorderà, il documento di Kyoto impone ai Paesi industrializzati la riduzione delle emissioni dei cosiddetti gas serra al fine quantomeno di rallentare il riscaldamento globale della Terra. Adesso con l'adesione della Russia, responsabile - pare - del 17% delle emissioni mondiali, tale protocollo potrebbe entrare in vigore già nel giro di tre mesi.
Ad esultare è anzitutto l'Unione Europea, «regista» di questa adesione, vista la forte pressione esercitata su Putin in questi anni. Esultanza comprensibile, perché Putin ha deciso di aderire malgrado i suoi scienziati e i suoi economisti avessero dato parere negativo: per i primi non ci sarebbe alcuna evidenza scientifica riguardo all'effettiva evenienza del riscaldamento globale; la preoccupazione dei secondi invece sta nei costi economici in cui si traduce il Protocollo di Kyoto, ritenuti insostenibili per un'economia ancora in fase di decollo.
Putin, cogliendo al volo il grande interesse della Ue per la faccenda, ha invece deciso di usare la ratifica di Kyoto come merce di scambio per ottenere i soliti vantaggi politici. Così ha tirato in lungo la trattativa, facendo evidentemente alzare il prezzo della propria adesione, fissato sostanzialmente in una più salda collaborazione politica ed economica con l'Unione europea, a cominciare dal pieno sostegno che la Ue darà all'ingresso della Russia nell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto).
Esultano anche gli ambientalisti, che vedono coronato di successo il loro sforzo di far entrare finalmente in vigore il Protocollo di Kyoto e di isolare al contempo il «cattivo» Bush che continua ad opporvisi. Eppure proprio in conto agli ambientalisti si sta verificando un curioso paradosso. Quando il primo ministro britannico Tony Blair, in un importante discorso tenuto il 14 settembre annunciava di voler porre l'emergenza riscaldamento globale tra le priorità del suo gove rno ma anche del prossimo summit del G8, ha ricevuto una risposta che non si aspettava. Il presidente della Royal Society (l'Accademia nazionale delle Scienze), Lord May, ha fatto pubblicamente presente che per ridurre le emissioni di biossido di carbonio è necessario rilanciare un deciso programma di energia nucleare. «Pensare di ridurre le emissioni semplicemente con fonti alternative di energia, come il sole e il vento - ha detto Lord May - è semplicemente irrealistico». L'ala ambientalista del governo Blair ha immediatamente reagito, ma poche settimane prima era stato uno dei principali leader storici del movimento, il professor James Lovelock, creatore del'Ipotesi Gaia, a sconvolgere gli ecologisti di tutto il mondo affermando che per controllare il cambiamento climatico è necessario ricorrere al nucleare.
Non bastasse questo, anche i sostenitori dell'economia all'idrogeno si stanno trovando davanti allo stesso paradosso: non essendo l'idrogeno una fonte naturale ma un vettore di energia, l'unico modo - economico e realistico - per estrarlo oggi è il ricorso a impianti nucleari di nuova generazione. Insomma, spingere all'estremo certe battaglie sta provocando un ripensamento generale sul nucleare, che proprio gli ambientalisti negli anni '70 avevano eletto a nemico numero uno, rendendolo argomento tabù. Che si possa parlare di rivincita della realtà sull'ideologia?
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Gli inglesi hanno dei dubbi sul #GCAP
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RID - Rivista Italiana Difesa - #GCAP: nasce il consorzio tra Avio Aero, Rolls-Royce e IHI per lo sviluppo del motore del caccia di sesta generazione
È ufficialmente nato il consorzio formato da Rolls-Royce (Regno Unito), Avio Aero (Italia) e IHI (Giappone), incaricato di sviluppare il sistema di propulsione di nuova generazione destinato alla core platform del programma GCAP (Global Combat Air Programme).
https://www.rid.it/shownews/7511/gcap-nasce-il-consorzio-tra-avio-aero-rolls-royce-e-ihi-per-lo-sviluppo-del-motore-del-caccia-madre
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A Firenze marcia promossa dalle comunità religiose della città, Sabato 20 settembre dalle 21,30 alle 6,40
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A #Gaza "più di 200mila fra morti e feriti". L'ex capo dell'Idf: "Questa non è una guerra gentile, ci siamo tolti i guanti"
Le dichiarazioni di Herzi #Halevi, che si è dimesso da capo di Stato maggiore a marzo dopo aver guidato le operazioni militari per 17 mesi
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#Russia
Nelle esercitazioni Zapad 2025 “si simulerà il processo decisionale per l’uso di armi nucleari tattiche e missili #Oreshnik”.
https://www.rainews.it/video/2025/09/secondo-giorno-dellesercitazione-militare-russia-bielorussia-zapad-2025-video--7c9c0b5f-a143-469b-98d4-249ea7137680.html
Marcia Perugia Assisi per la #pace 2025
https://www.perugiassisi.org/
#Israele #Usa #geopolitica #storia https://youtu.be/LQA3jVGfcjo
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Il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw #Sikorski, ha affermato che l'incursione dei droni russi nello spazio aereo polacco della scorsa settimana è stato un tentativo del Cremlino di testare le reazioni della #Nato con escalation graduali, senza provocare una risposta su vasta scala. Lo ha dichiarato al Guardian durante la sua visita a Kiev di venerdì.
Rainews
#Polonia #Russia #Ucraina
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L'8 settembre 2025 dal canale navigabile è uscito un sottomarino italiano. Ripresa di Piero Mottolese.