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Mosca approva il piano per la riduzione delle emissioni inquinanti Ma non mancano le critiche: "Passo inutile, danneggerà il Paese"

Protocollo Kyoto, Russia dice sì tra entusiasmi e polemiche

Realacci: "Il governo non ha più alibi, l'Italia si adegui" Pecoraro: "E' una svolta, ma ora seguano i fatti"
30 settembre 2004
Fonte: www.repubblica.it
30.09.04

Manifestazione di Greenpeace in favore di Kyoto Il protocollo di Kyoto ha l'adesione della Russia. Il governo di Mosca ha approvato oggi il documento sulla riduzione delle emissioni inquinanti e ha chiesto al parlamento di ratificarlo. L'adesione, accolta con più di un malumore in Russia, viene accolta con soddisfazione dagli ambientalisti italiani, che chiedono al governo di impegnarsi per rispettare i parametri del protocollo.

Il governo russo ha approvato un progetto di legge per la ratifica del protocollo, che dovrà comunque passare all'esame della Duma. I ministeri competenti hanno tre mesi di tempo per preparare le proposte necessarie all'introduzione degli obblighi e dei diritti previsti dal protocollo. Il disegno di legge è stato presentato dal ministro dell'industria e dell'energia Viktor Khristenko, e appoggiato dal vicepremier Aleksandr Zhukov.

Tra le obiezioni più pesanti all'approvazione del protocollo c'è quella del consigliere economico presidenziale, Andrei Illarionov, che ha parlato di "atto politico destinato a danneggiare gli interessi nazionali della Russia". La ratifica del protocollo di Kyoto "non è una decisione che prendiamo con piacere", ha detto Illarionov. "Nei prossimi anni dovremo minimizzare le conseguenze negative, e non potremo comunque eliminarle del tutto. Il governo dovrà essere onesto nei confronti della gente e spiegare che la ratifica toccherà i loro interessi", ha detto il consigliere.

Molto critico anche Iuri Israel, direttore dell'Istituto per il clima e membro dell'Accademia delle scienze russa, second cui "il protocollo di Kyoto non ha basi geografiche o scientifiche, come è stato ampiamente provato. Porta invece rischi economici al paese". Le nuove tecnologie non inquinanti, ha sottolineato, sono molto costose.

Il ministro Kristienko, pur manifestando scetticismo sui reali benefici del protocollo, ha spiegato che la sfida "apre un nuovo settore nel mercatro globale, e quel settore ci interessa e ci offre prospettive. I rischi e i timori sono grandi e non privi di basi", ha aggiunto, "e chi intende giocare in questo nuovo mercato dovrà valutare accuratamente le sue strategie".

A favore della decisione del governo è invece il capo del Servizio federale per l'idrometeorologia e l'ambiente Aleksandr Bedritski, secondo il quale "la Russia non perderà nel ratificare il protocollo. Ma dovrà adottare strategie originali, come vendere le sue partecipazioni nella produzione dei gas serra".

L'approvazione del protocollo di Kyoto da parte della Russia è stato annunciato nell'aula di Montecitorio dal deputato della Margherita e capo di Legambiente, Ermete Realacci. Per Realacci si tratta di "uno schiaffo a tutti quanti davano il protocollo per morto e proponevano soluzioni al ribasso. E' quanto ha fatto il nostro Paese", ha aggiunto. "Dovevamo ridurre le emissioni inquinanti del 6,5% e invece ne è stata colpevolmente assecondata la crescita del 7,3%. D'ora in avanti", ha concluso Realacci, "nessuno potrà nascondersi dietro i tentennamenti russi".

"L'impegno assunto oggi dalla Russia per la ratifica del protocollo di Kyoto segna una svolta" anche per il segretario dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, che rileva: "Finisce così il periodo delle belle parole; ora servono i fatti".

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