1300 torri eoliche deturpano l'Italia

Sono costate da 1 a 2 miliardi di vecchie lire ognuno, molto più di quanto potranno farci "risparmiare". Sono alte in media 100 metri, fanno rumore, allontanano gli animali, deturpano il panorama. Fanno guadagnare solo grandi imprese del Nord-Europa. Un fallimento totale. Che si aspetta ad abbatterle?
19 settembre 2004
Nico Valerio*
Fonte: "Salon Voltaire", News-letter liberale quindicinale.

Immagini Google I romani e i milanesi non lo sanno, finché non vanno in vacanza. Ma l’intero  paesaggio italiano, uno tra i più belli al mondo, è già oggi - e se non interveniamo subito lo sarà ancor di più in futuro - intaccato irrimediabilmente da migliaia di orribili e imponenti torri metalliche alte  dai 65 ai 140 metri, poste nei luoghi più visibili, sui valichi, sulle  alture prospicienti città e pianure, sugli altopiani, anche a ridosso delle  case dei nostri bei villaggi storici.
Sono "torri eoliche" (Eolo per i greci  era il re dei venti) munite di lunghe e velocissime pale, come immense  eliche o iper-tecnologici mulini a vento, che dovrebbero produrre energia elettrica alternativa, non inquinante, rinnovabile ed economica. Invece ci costano moltissimo (da 1 a 2 miliardi delle vecchie lire ognuno, pagati da tutti noi sotto forma di incentivi a fondo perduto e finanziamenti  facilitati), non avvantaggiano l’economia italiana perché sono prodotti per o più da grandi società del Nord Europa (le uniche che fanno veramente l’affare), producono pochissima energia (in Italia dallo 0,1 allo 0,6 per cento) e apportano solo svantaggi: spese, rumore, disturbo devastante sugli uccelli e agli altri animali, e soprattutto un gravissimo "inquinamento estetico".
In Italia, auspici i Verdi, col benestare del governo D’Alema, ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio, di torri del genere ne sono state impiantate circa 1200-1300, in tutta la penisola, specialmente lungo la dorsale degli Appennini, proprio dove l’Italia nasconde paesaggi unici e incantati. Sono  stati registrati casi al limite della sopportazione civile. Ma la grande stampa, si sa, è occupata solo dal si-no a Berlusconi, e non ha tempo per la  bellezza del paesaggio italiano. Un bel paesino del centro-sud, Castiglione  Messer Marino (Chieti) è deturpato da ben 90 altissime torri metalliche che ne hanno ormai compromesso l’habitat e ogni possibile futuro turistico.
Altro che "Parchi Edison", come con cinico eufemismo enti elettrici e caporioni finto-ecologisti li hanno rinominati, si tratta di una serie di  pugni in un occhio da lasciare senza fiato. Ricordiamo ancora, l’anno  scorso, lo spaventoso effetto di bolgia infernale (e sì, perché sono anche  rumorosissimi: già lo è la minuscola ventola d’un computer, figuriamoci quei giganti dalle pale enormi) che un altopiano dell’isola di Creta disseminato  di centinaia di torri elettriche offriva agli occhi scandalizzati di noi turisti.
Qualche settimana fa il settimanale tedesco Der Spiegel ha messo in copertina una grande e minuziosa inchiesta in cui viene strappata la  maschera "virtuosa" dell’energia eolica su vasta scala, definendola  finalmente quello che è: una "distruzione del paesaggio altamente  sovvenzionata" da regioni, stati e Unione Europea, in cui gli interessi, le  speculazioni e le petizioni di principio dei politici Verdi prevalgono di  gran lunga sul "risparmio" energetico. La Germania, con le sue 15 mila  torri, è il paese di punta nel mondo per l’eolico. Ma ora, vista la  devastazione dell’ambiente e gli alti costi, perfino il paese del verde  Fisher ci sta ripensando.
E in Italia? Siamo ancora in tempo, specialmente noi veri ecologisti della  prima ora, a fermare questo scempio. Diamo una mano, perciò, al coraggioso  Carlo Ripa di Meana che si sta battendo nel Comitato per il Paesaggio per la  riduzione prima e l’eliminazione poi del folle programma eolico. E  finalmente i primi risultati della contro-informazione stanno già arrivando.  Il Comune di Perugia ha rinunciato ad installare due centrali di 22 torri alle porte della città, sul Monte Tezio; il presidente della Basilicata,  Bubbico, ha deciso la moratoria sulle centrali progettate nella regione; il candidato presidente per la Sardegna, Renato Soru, si è già pronunciato  contro l’eolico; infine, Italia Nostra ha chiesto una moratoria nazionale  per l’eolico in Italia. Ma la mobilitazione deve continuare.

*Scrittore scientifico, fondatore primo club ecologista in Italia (Lega Naturista, 1975),

Sociale.network

@peacelink - 17/11/2025 16:52

L’agonia degli ucraini nell’imbuto di mentre i russi sfondano a Zaporizhia e Dnipropetrovsk – Analisi Difesa

Brusca accelerazione dell’avanzata russa nelle regioni di , e .

analisidifesa.it/2025/11/lagon

@peacelink - 17/11/2025 16:04

: " in cambio di : quella di è la prima di euroatlantica"

"Missili, bombe e cannoni non fanno , la , la e le sì. Si deve rispettare il 3% nel deficit pubblico per poter spendere il 5% per la ".

ilfattoquotidiano.it/2025/11/1

@peacelink - 17/11/2025 9:22

"Nel nome di un presunto aumento della competitività delle attività economiche nel brevissimo periodo, si rinuncia a contrastare il cambiamento climatico. E’ una scelta miope che ignora evidenze scientifiche e trascura il fatto che tutte le analisi mettono in evidenza come proprio i rappresentino un rischio nel medio-lungo periodo per le imprese stesse, per la sicurezza di cittadine e cittadini dell’Unione europea e del pianeta”.
Aldo Soldi, presidente di Banca Etica.

@peacelink - 17/11/2025 9:21

13 novembre 2025 _ “Il Parlamento Europeo ha approvato oggi - con un’inedita maggioranza costituita da e partiti di cui si sono uniti anche alcuni eurodeputati dei Gruppi Renew e S&D - il cosìdetto “primo pacchetto ” che - nel nome della semplificazione e della riduzione della burocrazia - affossa di fatto le precedenti direttive europee in materia di rendicontazione di sostenibilità () e sulla due diligence () delle imprese.

@peacelink - 17/11/2025 9:19

Aldo Soldi, presidente di Banca Etica
“Il voto del Parlamento Europeo sul pacchetto affossa il green deal. La lotta ai non è più una priorità: forti rischi per imprese e persone”.

@peacelink - 16/11/2025 7:28

Pietra tombale su . Cassa depositi e prestiti () non può investire su una fabbrica in perdita.

@peacelink - 15/11/2025 18:04

Si prevede che la Commissione presenterà un rapporto esaustivo al Consiglio per i diritti umani nella sua sessantunesima sessione, seguito da un dialogo interattivo (febbraio-aprile 2026).

I media online CIVILI LIBERI hanno ricevuto una risposta scritta alla domanda se la Commissione consideri la possibilità di includere nel rapporto le misure severe di registrazione militare e di . civilni.media/484/

@peacelink - 15/11/2025 18:02


I tre commissari Eric Møse (Presidente), Pablo de Greiff e Vrinda Grover, sono determinati a promuovere la responsabilità per questi crimini e violazioni, al fine di ripristinare la giustizia, proteggere i diritti delle vittime, porre fine all'impunità e rafforzare il rispetto del diritto internazionale.

@peacelink - 15/11/2025 18:01

La Commissione internazionale indipendente d'inchiesta sull', istituita dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel 2022 per indagare su tutte le presunte violazioni dei diritti umani, violazioni del diritto umanitario internazionale e crimini connessi durante la guerra, ha visitato l'Ucraina nel novembre 2025 per incontrare diversi funzionari, vittime di e attivisti della società civile.

@peacelink - 15/11/2025 17:51

Continua la nota di Acciaierie d’Italia sull’esplosione nel convertitore denunciata dai sindacati:

“Tuttavia, il contenuto in silicio della colata “ha favorito lo sviluppo di temperature nel convertitore, tali da richiedere aggiunte di materiale raffreddante (calce e minerale) in misura superiore ai normali standard e che hanno provocato l’anomalo evento emissivo”.
Corriere di Taranto

@peacelink - 15/11/2025 17:46

corriereditaranto.it/2025/11/1

Arrivano le precisazioni di Acciaierie d’Italia in merito ad un evento emissivo di natura non convogliata, verificatosi ieri pomeriggio di venerdì 14 novembre.

“La colata in questione – spiega una nota – era la prima trattata nel convertitore dopo la ripartenza di ed è stata eseguita con tutte le precauzioni e in conformità con quanto previsto nell’istruzione di lavoro formalizzata per la gestione della ghisa”.

@peacelink - 15/11/2025 15:58

youtu.be/detECmq7xSA

Un ottimo esempio di giornalismo indipendente e onesto di una testata giornalistica ucraina. Estremamente minuzioso e documentato sotto il profilo tecnico. Il taglio è pro-Ucraina ma la verità viene anteposta alla propaganda.

@peacelink - 15/11/2025 15:32


russa
Per le truppe di Kiev diventa sempre più difficile soccorrere ed evacuare i feriti. Ecco il video.
youtube.com/shorts/YXPOhcuZ0Q4

In presenza di forti e di deboli, è la libertà che opprime ed è la legge che libera.

Padre Lacordaire

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