Tribunali sempre più al servizio delle multinazionali
Sono appena rientrato dopo una pausa di ferie ed apprendo che il Tar Lazio (Ord. 24.6.04) ha fornito l’ennesima, clamorosa interpretazione
delle norme che regolano il complesso fenomeno della installazione delle SRB (stazioni radio base, ndr) di telefonia mobile, assegnando valore speciale (e, dunque, preminente) al D.Lgs. 259 (c.d. Codice delle Comunicazioni elettroniche), secondo cui è sufficiente l’autocertificazione (D.I.A.) per detti impianti piuttosto che quanto prescrive il Testo Unico sull’Edilizia (D.P.R. 380/01).
Una bella mazzata, l’ultima di una serie che ha visto progressivamente azzerare le garanzie di tutela della popolazione dalla proliferazione
selvaggia di infrastrutture di telecomunicazione sul territorio urbano.
Già l’8 aprile scorso, il medesimo Tribunale, decidendo su un ricorso del medesimo gestore, aveva cassato l’ultimo dei baluardi che si ergevano a garanzia del cittadino, la distanza di 50 metri dai c.d. “luoghi sensibili” (scuole, ospedali, case di cura e di riposo), introdotto nel 1998 da una delibera di Giunta del Comune di Roma.Ma in precedenza alcune pronunce avevano contribuito a smantellare il sistema di garanzie e tutele, introducendo principi di favore per gli operatori di TLC, sui quali pesa, a questo punto, il sospetto di aver “comprato” il sistema delle istituzioni giurisdizionali e politiche italiane!
Sembrano parole grosse, le mie, ma basta scorrere i dati di H3G, una delle compagnie che più d’ogni altra si è impegnata economicamente nell’avventura dell’Umts, il cellulare di terza generazione, per comprendere la vastità e gravità del fenomeno:
a.. 22 miliardi di dollari messi in campo da Hutchison Whampoa, il colosso asiatico guidato dal plurimiliardario cinese LI KA-SHING;
b.. una rilevante fetta di questi investimenti è servita per accaparrarsi i più agguerriti ESPERTI FORENSI in grado di sostenere su ogni piazza
esperienze giudiziarie di ogni tipo;
c.. non è un caso che le maggiori pronunce dei Tar sono l’effetto dei ricorsi promossi dagli uffici legali di H3G;
d.. non è un caso che questa compagnia, che in Italia partiva enormemente svantaggiata rispetto ai gestori c.d. storici (Tim e Vodafone), non
disponendo di siti ove installare le SRB, in pochi mesi ha raddoppiato gli utenti, raggiungendo la ragguardevole cifra di un milione di abbonati e
coprendo quasi il 70% del territorio italiano;
e.. tutto ciò, permettetemelo, non può essere attribuito esclusivamente ad una efficace strategia di mercato ! (cfr.:con la forza di 3)
Dopo questa ulteriore mazzata si impone un cambio di strategia anche da parte di chi, come noi, è impegnato su vari fronti, non tanto per
contrastare l’affermarsi di tecnologie più affinate ed evolutive, quanto per sostenere forme di progresso compatibili con la qualità della vita, per
contribuire a sperimentare forme di controllo del territorio in grado di saper coniugare diverse esigenze, per contrastare, questo si, modelli
culturali degenerativi.
A proposito di questi ultimi sarà utile conoscere la filosofia a cui si ispirano alcuni gestori, enfatizzando le caratteristiche dei loro prodotti.
Riferisce Vincenzo Novari, amministratore delegato di H3G, in alcune interviste:
a.. “La videochiamata è il nostro piatto forte e trasformerà completamente il modo di comunicare. Io, come tanti, lavoro tutto il giorno e non riesco quasi mai ad andare a prendere mio figlio a scuola. Pensate, però, se potessi dirgli bravo quando ha fatto un buon compito di storia, guardandolo in faccia, facendogli capire come sono contento” (La Repubblica, 24.11.2002);
b.. “Se sono in una sala d’attesa con il bambino o sto facendo la spesa e devo tenerlo buono e distrarlo un po’, allora ha senso comprare cinque minuti di cartoni animati sul telefonino.” La Repubblica, Affari & Finanza, 19.07.2004).
Se questi, dunque, sono i presupposti educativi a cui si ispira il nuovo modello di comunicazione, è facile immaginare che in una società in cui i
rapporti interpersonali sono impostati prevalentemente secondo modalità virtuali, anche il rapporto familiare finirà per essere omologato.
Sarebbe grave se tale approccio prevalesse e se gli adulti credessero sufficiente interloquire con i propri figli via etere, sostituendo uno
schermo all’intensità del contatto diretto !
Mi ricollego, pertanto, al dibattito in corso su questo Forum, per sostenere la necessità di incidere su questi fenomeni aberranti prima ancora che essi deflagrino nella società come ordigni silenziosi ma irrefrenabili. E’ alla Scuola ed alla Famiglia che bisogna guardare.
Qui si affermano modelli culturali degenerativi che si impongono nella società come icone emulative.
Ed è qui che bisogna incidere, attraverso azioni di informazione capillare, didattica educativa, con l’obiettivo di costruire una coscienza più sensibile al rispetto della salute e dell’ambiente.
In questa battaglia, senz’altro la più difficile perchè si combatte nel cuore della società, le famiglie e le istituzioni scolastiche hanno un ruolo fondamentale e strategico. Noi, in questa fase, stiamo vivendo (e subendo) la parte più esterna e periferica di questa battaglia, quella finalizzata a contrastare il moltiplicarsi delle antenne, ovvero gli effetti di questa devastante cultura, che è divenuta cultura dominante, di governo, dunque ufficializzata e sponsorizzata. Fino ad oggi ci siamo illusi di poter fermare o rallentare l’arrogante strapotere politico, economico, mediatico dei gestori scendendo in piazza, organizzando presidi, mobilitando proteste, attivando le coscienze. Abbiamo fermato alcune gocce, non abbiamo arginato la cascata ! Tutti contro: governo, istituzioni, amministratori, regioni, enti locali, Tar, Consiglio di Stato e perfino la Corte Costituzionale, la cui lettura delle sentenze dell’autunno scorso sembra lasciare pochi margini di azione a tutela di diritti oramai trascesi ad interessi delegittimati ! Proviamo, allora, ad evitare che i nostri figli possano subire questa omologazione culturale degenerativa attivando, accanto alle azioni dimostrative, pur sempre efficaci, contro questo o quell’impianto, una coscienza educatrice capace di permeare la società ed indirizzarla verso modelli di sviluppo culturale più sostenibili.

Sociale.network
https://www.youtube.com/watch?v=5em2Qq-eVuM
#analisimilitare #Ucraina
https://www.youtube.com/watch?v=ujF2YJoDCB0 #Ucraina #analisimilitare
https://it.euronews.com/2025/11/02/la-russia-conferma-di-essere-in-contatto-con-il-venezuela-gli-usa-dispiegano-una-portaerei Il portavoce del Cremlino Dmitry #Peskov ha confermato che la #Russia è in contatto con il #Venezuela, in seguito alle notizie di una richiesta di aiuto da parte di Nicolás #Maduro di fronte al crescente dispiegamento militare statunitense nei Caraibi, il più grande dalla Guerra del Golfo del 1991
#Israele #palestinesi
https://www.internazionale.it/magazine/amelie-zaccour/2025/05/22/le-condizioni-disumane-dei-prigioneri-palestinesi
#Israele #torture #dirittiumani
https://www.rainews.it/maratona/2025/11/gaza-guerra-tregua-infranta-israele-arresta-ex-procuratrice-militare-che-denuncio-torture-sui-detenuti-palestinesi-hamas-consegna-altrei-3-corpi-ostaggi-d8003b45-e483-4281-937c-1f4d01ee309f.html
#Trump #Venezuela
https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/trump-maduro-venezuela-usa-news-oggi_3qi2nOgaJY8uYlJeOkNuHv
#Trump #Venezuela
https://www.fanpage.it/podcast/scanner/guerra-al-venezuela-di-maduro-trump-pronto-al-colpo-di-stato/
https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_20_1.page?contentId=SDU1455751
#ecologia #Campania #CEDU
https://lepersoneeladignita.corriere.it/2025/11/02/memorandum-italia-libia-tacere-e-acconsentire-a-crimini-contro-lumanita/
#migranti #Libia
Il governo italiano aveva tempo fino a oggi per fermare un accordo che dal 2017 provoca sofferenze e violazioni dei #dirittiumani. Non lo ha fatto e, dunque, il 2 febbraio 2026 verrà automaticamente prorogato per altri tre anni il “Memorandum d’intesa” comunemente conosciuto come Memorandum Italia-Libia.
#Ucraina
"#Pokrovsk è una bomba ad ologeria"
https://youtu.be/KwtzBPW2TQg
#Ucraina
Forze speciali ucraine hanno avviato una complessa operazione di infiltrazione a #Pokrovsk, per tentare di rompere la morsa dell'assedio russo alla città del #Donetsk, in #Donbass. Lo riporta l'emittente pubblica Suspilne. Squadre d'assalto dell'intelligence militare sono entrate in aree della città considerate sotto controllo dal comando russo.
Il presidente ucraino #Zelensky ha riferito che le truppe russe sono circa 170.000 soldati nei pressi di Pokrovsk.
La Stampa
#Ucraina
I soldati ucraini circondati dalle forze russe a #Pokrovsk hanno iniziato ad arrendersi, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa russo. «Mi sono reso conto che il comandante ci aveva abbandonato molto tempo fa. Io e il mio compagno abbiamo cercato di organizzare una difesa in una casa privata. Ma poi abbiamo deciso che era meglio arrendersi. Perché non aveva senso resistere», ha detto il soldato ucraino Vyacheslav #Krevenko, catturato nei pressi di Pokrovsk.
La Stampa
La battaglia intorno alla città dell'#Ucraina orientale di #Pokrovsk infuria. I russi hanno comunicato di aver "neutralizzato" il commando delle forze ucraine e di aver sventato ulteriori "sette attacchi nemici intrapresi per sfuggire all'#accerchiamento".
Ansa
Nelle ultime ore le forze di #Zelensky hanno provato a sfondare e rompere l’assedio, ma i russi hanno bloccato la controffensiva ucraina.
Perché la battaglia di #Pokrovsk è così importante nella guerra fra #Ucraina e #Russia https://share.google/1kka0CgQo9ePXhKPO
Assedio a #Pokrovsk
#Ucraina tenta di resistere alla #Russia: cosa sta succedendo
https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/battaglia-a-pokrovsk-kiev-risponde-con-le-forze-speciali-allassedio-di-mosca_11MLMEDnroEJosG0hO2QLH
#UE #Libia #migranti
L’alert di #Frontex, poi i guardacoste libici. «Ennesimo indizio della loro collaborazione»
«Ma l’Italia e l’Unione europea continuano a riconoscere le autorità libiche come partner strategici e come una guardia costiera a tutti gli effetti – dice Castiglione – e oggi purtroppo abbiamo visto l’ennesima violazione dei diritti umani e l’ennesima sospetta collaborazione di Frontex con le autorità libiche».
https://www.editorialedomani.it/fatti/diario-bordo-mediterranea-alert-frontex-guardiacoste-libici-collaborazione-h636162u
#Taranto al collasso: demografia, lavoro e welfare ai minimi storici
Il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria a Taranto rappresenta quasi il 60% della Puglia, con le ore di cassa ordinaria cresciute da 506.357 nel 2023 a 1.250.538 nel 2024, e quelle di Fondo Integrazione salariale da 36.902 a 85.088.
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https://www.tarantotoday.it/attualita/taranto-crisi-demografica-lavoro-pensioni-politica-ignora-dati-inps-2024-31-10-2025.html
#ILVA
#Russia
https://youtu.be/0V-V6IvOcLg
Nei giorni scorsi, a poco meno di un anno di distanza dall’impiego del missile Orešnik contro un impianto produttivo ucraino a Dnipro, il presidente Putin ha annunciato che la Russia aveva testato con successo il vettore #Burevestnik, nome in codice Nato Ssc-X-9 Skyfall. Si tratta di un missile da crociera a propulsione nucleare, lanciabile da vari tipi di piattaforme e in grado di trasportare testate nucleari operando a una quota compresa tra i 25 e i 100 metri.
#AFO4 #Taranto
Ex #Ilva, Scarpa (#Cgil): Rischiamo fermo Altoforno 4 e stop produzione
“Questo è un grido d’allarme: stiamo rischiando nelle prossime settimane il fermo dell’Altoforno 4 con dirette conseguenze sulla fermata della produzione. Quindi stiamo rischiando che per i problemi di liquidità dell’indotto si paghi un prezzo salatissimo”. Così Loris Scarpa, coordinatore siderurgia Cgil.
Geagency