Requiem per un dissidente
Pur non accogliendo la tesi dell'accusa, che lo voleva condannato all'ergastolo, ed oltretutto in assenza di prove decisive (non è stato riconosciuto da alcuno con certezza, la pistola usata nello scontro a Montignoso era diversa da quella che aveva ucciso la guardia di confine, ecc.) la condanna emessa di 17 anni, tutti da scontare in quanto, pare, non cumulabili con i 12 già scontati in Italia, ha il sapore della vendetta di un apparato che non ammette la ribellione di un proprio suddito, anche e soprattutto se dimostra di godere di un considerevole appoggio popolare.
L'articolo che qui riportiamo di seguito è opera di uno scrittore svizzero, ora residente in Francia. Oltre a vari altri romanzi, ha scritto "Sosia. Un rapporto", inchiesta autobiografica sullo scandalo delle schedature di polizia in Svizzera. Il libro è stato pubblicato in italiano dalle Edizioni La Baronata di Lugano.
Alfonso Nicolazzi
È una delle valli abitate più alte e ricche della Svizzera, l'Engadina. Quando si è lassù, nelle strade di St. Moritz, si vede appena giù in basso dove abitano le persone meno ricche, lungo la frontiera italiana. Da un lato la Val Bregaglia, dall'altro la valle di Poschiavo. Giacometti abitava nella prima, Marco Camenisch nella seconda. L'uno e l'altro hanno conosciuto la guerra fredda e il suo modello locale, la glaciazione svizzera. Giacometti è partito per Parigi, Camenisch non è andato più in là di Zurigo. La similitudine della loro storia non si ferma qui.
Ho visitato a Stampa il cimitero dove c'è la tomba di Giacometti. Ho preso l'autopostale che scende dal passo del Maloja. Le grandi tombe sono di quelli che hanno avuto successo, diventati professori alla nostra scuola politecnica o banchieri. Lungo il muro gli ammiratori di Giacometti che passano di là hanno preso l'abitudine di aggiungere un piccolo sasso sulla modesta tomba di pietra. Un semplice gesto al nostro scultore dissidente.
Sono andato a Brusio, sulla tomba del padre di Camenisch, che era doganiere. La valle di Poschiavo è un po' più larga, il sole cala più tardi, il cimitero è posto su un pendio, su più piani, ogni tomba esattamente identica alle altre. Sulla tomba del doganiere, morto nel 1989, un mazzo di margherite appassisce lentamente. È là che Marco è stato visto libero per l'ultima volta. Era venuto due mesi dopo la sepoltura a raccogliersi sulla tomba del padre. Aveva creduto che la sorveglianza dei poliziotti e dei doganieri attorno al cimitero si fosse un po' allentata. Aveva seguito, dall'Italia su per la montagna, il sentiero dei contrabbandieri. Come Farinet nel romanzo di Ramuz. Ma un altro doganiere l'avrebbe riconosciuto e le cose sarebbero andate per il verso sbagliato. Almeno questo è quanto la nostra giustizia crede di aver capito.
Al tempo della guerra fredda in Svizzera, i comunisti erano scacciati dall'università, come Bonnard, i traditori incarcerati, come Jeanmaire. Ma cosa fare dei dissidenti, quelli che non volevano allinearsi né con Mosca né con la Casa Bianca? Li si sorvegliava da vicino, li si lasciava partire per Parigi, ma quando li si prendeva con le mani nel sacco, li si puniva in modo esemplare.
È quanto è capitato al giovane Marco, che allora non aveva trent'anni. Siccome aveva sistemato, nel 1979, alcuni petardi contro la lobby dell'energia nucleare nei Grigioni, era stato condannato a dieci anni di prigione. Nessuno se lo aspettava. Persino la stampa zurighese si era indignata. Ciò che ovunque, negli Stati Uniti come in Europa, costava agli antinucleari militanti multe simboliche e condanne con la condizionale, a Marco è costato dieci anni di detenzione. Un esempio.
In un campo deserto, aveva tentato di abbattere il pilone di una linea ad alta tensione. Il pilone non era crollato. L'azione serviva solo per accompagnare un comunicato molto pedagogico che spiegava i rischi che il nucleare faceva correre agli abitanti del pianeta. All'epoca, non c'erano stati né gli incidenti di Three Miles Island né di Cernobyl, la lobby nucleare non aveva altra intenzione confessata che il bene dell'umanità. I suoi nemici erano accusati di voler ritornare all'età della pietra. Il pilone della NOK non era caduto, ma due anni più tardi esatti, il 12 novembre 1981, quando Marco marcisce in prigione, altri antinucleari si erano incaricati di abbattere quel pilone d'angolo recalcitrante. Applausi beffardi fin nelle sale delle redazioni che avevano ricevuto un comunicato firmato: do it yourself.
Il primo processo Camenisch resta una vergogna della nostra giustizia. Dieci anni di galera quale esempio: tipico di questa Svizzera incapace di proporre un altro futuro alla sua gioventù oltre la guerra fredda perpetua. A Regensdorf, Camenisch è rinchiuso con la banda dell'Alfa rossa, esponenti del grande banditismo internazionale. Nel dicembre 1981, ne approfitta per seguirli nella loro evasione. Ma va molto male, una guardia resta sul terreno. Marco è "libero", se così si può chiamare la clandestinità perpetua alla quale è condannato. Vorrebbe rivedere i suoi, è impossibile, i poliziotti sorvegliano in permanenza la casa dei genitori. I doganieri, anche, perché appunto il villaggio è posto sulla frontiera italiana. Il giorno del funerale, la polizia invade il cimitero e il giardino del pastore, proprio accanto, io l'ho visto. Non si diffida mai abbastanza dei pastori! Marco aspetta due mesi per visitare il piccolo cimitero a piani. Quel giorno è stato veramente lui a sparare su colui che aveva sostituito suo padre per custodire le nostre frontiere?
Due anni più tardi, in Italia, Marco è arrestato, accusato di essersela presa ancora una volta con un pilone dell'alta tensione. Di nuovo in prigione, pesante condanna, poi l'estradizione e questo ultimo processo in Svizzera. Il tempo per Marco si è fermato nel mezzo della guerra fredda. Questa volta contro di lui si richiede la reclusione a vita. Ma chi è dunque il giudice d'istruzione che ha preparato questo processo con tanto accanimento? Niente meno che la figlia di colui che rappresenta la lobby nucleare. La Bezirksanwältin Claudia Wiederkehr non è forse la figlia di Peter Wiederkehr, direttore generale della NOK dal 1993 al 2002, dopo essere stato membro del governo zurighese dal 1975 al 1993? Nella tragedia greca, chi esegue una vendetta agisce sempre per tradizione famigliare. Guai ai vinti! E già si prepara la vendetta della vendetta: la settimana scorsa a Zurigo, gli amici di Marco hanno devastato un trasmettitore televisivo. Un milione di danni.
Se un giorno, prima di morire di cancro ai reni, Marco uscirà di prigione, andrà senza dubbio a vedere la tomba di suo padre, il doganiere, per deporre un'altra margherita. Se avrà ancora un po' di forza, lo immagino sulla tomba di Giacometti. Marco deporrà il sasso che aveva in tasca e con il quale credeva di far tremare la lobby nucleare e un paese rimasto di ghiaccio.
Sociale.network
#Russia, in #Ucraina 35.000 nuovi soldati ogni mese. Il reclutamento fondato su tariffario alle stelle e propaganda
Dall'inizio del 2025 sarebbero 280 mila nuove reclute per la Russia.
https://www.ilmessaggero.it/schede/russia_nuovi_soldati_guerra_ucraina_tariffario_quanto_prendono_pubblicita-9055608.html
#Gaza
L'#Ue: "Non incoraggiamo le flottiglie, possono far peggiorare la situazione"
#Israele
"La presidenza palestinese dell'Anp ha ribadito la sua ferma posizione nel respingere e condannare qualsiasi attacco contro civili palestinesi e israeliani".
https://www.rainews.it/maratona/2025/09/media-netanyahu-pronto-a-sospendere-offensiva-a-gaza-city-in-favore-di-un-vero-accordo-31fb4fc7-6a67-4630-afc3-72eafec5fdd2.html
Almeno 40 civili palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani che hanno preso di mira diverse aree della Striscia di #Gaza fin dalle prime ore del mattino. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa che cita fonti mediche.
#ILVA
Lo stato di insolvenza del gestore
https://www.perplexity.ai/search/sta-proseguendo-presso-il-trib-y78phO6HR8WEUTQ4yZxdcw?0=r
#ILVA
La #Finlandia rimuove la (imbarazzante) #svastica dai simboli dell’Aeronautica – Analisi Difesa
Articolo completo su https://www.analisidifesa.it/2025/09/la-finlandia-rimuove-la-imbarazzante-svastica-dai-simboli-dellaeronautica/
Forum Cernobbio, #Urso: #Ilva, impossibile #nazionalizzazione, società pubblica può rilevarla a condizioni di mercato - AGEEI
https://ageei.eu/forum-cernobbio-urso-ilva-impossibile-nazionalizzazione-societa-pubblica-puo-rilevarla-a-condizioni-di-mercato/
Attacchi su #Ucraina, per la prima volta colpita sede del Governo - Ultima ora - Ansa.it
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2025/09/07/attacchi-su-ucraina-per-la-prima-volta-colpita-sede-del-governo_6ff5b3d7-79b1-40db-b488-53ba546cd3dc.html
#Ucraina, attacco russo senza precedenti: 800 droni, colpito palazzo del governo a #Kiev. Due vittime - Il Sole 24 ORE
https://www.ilsole24ore.com/art/ucraina-attacco-russo-senza-precedenti-800-droni-colpito-palazzo-governo-kiev-due-vittime-AHAZq6UC
Attacco record di Mosca: "Lanciati 823 tra #missili e #droni contro l'#Ucraina". Colpito per la prima volta il palazzo del governo - il Giornale
https://www.ilgiornale.it/news/guerra/russia-lancia-mille-droni-contro-lucraina-colpito-volta-2532332.html
#nogenocidio #Spagna
#Gaza, Commissione #Ue contro #Ribera sul #genocidio: "Non è la nostra posizione" | Il Fatto Quotidiano
Durante l'inaugurazione dell'anno Scuola di affari internazionali Science Po a Parigi, la politica spagnola aveva detto: "Il genocidio a Gaza mette in luce il fallimento dell’Europa"
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/05/commissione-ue-ribera-genocidio-gaza-notizie/8116760/#amp_tf=Da%20%251%24s
#Russia #sanzioni
#Ucraina, scontro in #Ue sul #petrolio russo. #Costa: "L'#Ungheria smetta di comprarlo". Budapest: "Noi lo facciamo allo scoperto. Altri in segreto" - Il Fatto Quotidiano
https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/05/putin-truppe-nato-ucraina-obiettivo-legittimo-cremlino-diretta-news/8116333/
Per l’ex #Ilva gara al ribasso con Jindal
Al momento, secondo quanto ricostruito da Moneta, il cavaliere bianco che si sarebbe fatto avanti per l’intero complesso siderurgico (#Taranto+#Genova) sarebbe solo #Jindal che si presenterebbe alla corte del ministro Adolfo #Urso pure “senza cavallo”.
Una beffa, prevedibile, alla luce del mutato contesto produttivo degli ultimi mesi dopo l’incidente all’#Altoforno 1 di maggio con conseguente sequestro della Procura.
https://www.monetaweb.it/impresa-e-management/per-lex-ilva-gara-al-ribasso-con-jindal/
#ecologia
Sai cos'è una rete di raffrescamento urbano? L'alternativa all'aria condizionata che abbassa le temperature di interi quartieri senza CO₂ - greenMe
https://www.greenme.it/ambiente/smart-city/sai-cose-una-rete-di-raffrescamento-urbano-lalternativa-allaria-condizionata-che-abbassa-le-temperature-di-interi-quartieri-senza-co%E2%82%82/
5 settembre 2025 - In tutta la #Cisgiordania sta aumentando in modo significativo il rischio di pulizia etnica, mentre i #palestinesi continuano a subire sfollamenti di massa da parte delle forze israeliane e dei coloni. È l'allarme di Medici Senza Frontiere (#MSF) che sta assistendo a una normalizzazione delle sofferenze causate dall’occupazione israeliana, come mai prima d'ora nel corso dei 36 anni di assistenza medica e psicologica offerta in #Palestina.
#Trump: “Abbiamo perso #Russia e #India a favore dell’oscura #Cina”
"Sembra che abbiamo perso l'India e la Russia a favore della Cina più profonda e oscura. Che possano avere un futuro lungo e prospero insieme!". Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump, commentando su Truth Social una foto che ritrae insieme #Xi Jinping, Vladimir #Putin e Narendra #Modi in occasione delle celebrazioni andate in scena a Pechino due giorni fa.
Repubblica