"Il territorio usato come pattumiera per smaltire i rifiuti tossici e pericolosi"
7.07.04
Ancora una volta il territorio utilizzato come pattumiera.
Ancora un caso clamoroso di presunti "rifiuti agricoli" che nascondono in realtà smaltimenti illegali di rifiuti pericolosi con enorme impatto di danno ambientale.
L'operazione "Agricoltura biologica" portata avanti a Rieti dal Corpo Forestale, in collaborazione con il Noe dei carabinieri, costituisce una iniziativa di interesse nazionale in quanto viene nei fatti confermata la teoria della estrema pericolosità della deregulation per alcune forme di rifiuti sostenuta in diversi ambienti, purtroppo anche amministrativi.
Ed è questa la cronaca di un disastro annunciato.
Ma perché annunciato?
Perché questa inchiesta ha un presupposto di diritto semplice e chiaro: i rifiuti vengono smaltiti sul territorio identificato come pattumiera attraverso sistemi di "ripulitura giuridica" dei rifiuti stessi che, attraverso modifiche di facciata sulla qualificazione formale, vengono poi gettati nell'ambiente in modo inalterato come prassi ordinaria e diffusa.
Si pensi allo spandimento dei fanghi e dei liquami sui terreni. Una errata cultura storica ritiene che spandere fanghi e liquami sui terreni sia ormai la regola e che questa regola sia addirittura scevra da ogni legame con le norme procedurali e sostanziali del decreto sui rifiuti n. 22/97 perché - secondo tali teorie - fanghi (e liquami zootecnici) non sono più rifiuti!
Ma soggetti a regole di deregulation che, addirittura, li rendono esenti dal formulario, dai registri di carico e scarico e da ogni adempimento previsto dal decreto 22/97.
Questa errata e fuoriviante cultura storica ha determinato l'effetto perverso di innestare pratiche illegali criminali che, sfruttando questa presunta deregulation, girano per il nostro Paese con fanghi e liquami senza regole e riversandoli sui terreni ormai praticamente senza freni inibitori.
Le grandi illegalità nascono e trovano radice su pratiche gestionali dei rifiuti che creano terreno fertile per il sorgere di forme di criminalità sistematica.
La normativa nazionale sui rifiuti esclude dalla sua applicazione alcuni materiali di basso interesse operativo come i reali rifiuti agricoli liberalizzandone l'uso e la gestione.
Sfruttando impropriamente il termine "rifiuto agricolo" sono state sottratte alla regola di gestione e di controllo stabilita data la normativa sui rifiuti, una serie di materiali provenienti da aziende impropriamente definite "agricole".
Era logico e inevitabile che chi delinque nel campo dello smaltimento illegale di ogni tipo di rifiuti, ivi compresi quelli pericolosi, prima o poi si sarebbe intestato in questa filiera individuando in essa una specie di corsia preferenziale per far giungere sui terreni rifiuti di ogni tipo occultati di fatto e giuridicamente all'interno dei pretesi "rifiuti agricoli" e sfruttando dunque l'assenza di controllo sui regimi di trasporto e gestione.
Un esempio classico sono i liquami utilizzati per la fertirrigazione.
Gran parte delle aziende zootecniche anche di grande livello industriale hanno riversato i loro liquami di origine chiaramente produttiva in questa deregulation e così oggi in Italia si riversano sui terreni enormi quantità di rifiuti liquidi di origine industriale zootecnica che molte pubbliche amministrazioni si ostinano a ritenere "agricole".
Così l'egida ormai onnipresente del "rifiuto agricolo" è diventata una specie di lascia passare per contrabbandare lo smaltimento illegale di ogni tipo di rifiuto sui nostri terreni.
Basta dunque dichiarare che si tratta di "riutilizzo a fine agronomico" o di trasformazione di rifiuti in compost, ed il gioco è fatto. Da anni andiamo sostenendo che il compost, il liquame zootecnico, i fanghi a depurazione ed ogni altro materiale usato per fini agronomici nella deregulation illegale ormai diventata prassi, costituiscono purtroppo terreni di cultura per traffici illeciti di rifiuti industriali pericolosi di ogni tipo che utilizzano puramente e semplicemente i terreni agricoli come siti di smaltimento illegali.
La scuola della Forestale Cittaducale - della quale sono docente - da anni ha inserito nel proprio ciclo didattico i protocolli operativi per operare attività di Polizia giudiziaria di contrasto a tali fenomeni, contestando artificiose interpretazioni amministrative tendenti a ritenere la esclusione della disciplina dei rifiuti di ogni materiale di tal genere.
L'operazione "Agricoltura biologica" costituisce una pratica e proficua applicazione di tali principi e rappresenta un modello da protocollare e estendere in tutta Italia.
Perché siamo certissimi - purtroppo - che questo fenomeno non interessa solo Rieti ma tutto il territorio nazionale.
Ci auguriamo che questo tipo di operazioni vengano presto estese anche in altre zone d'Italia ed in settori comunque limitrofi.
A tutela dell'ambiente e della salute di tutti noi.

Sociale.network
#spesemilitari #sondaggi
Italia: la maggioranza (57 per cento) si è dichiarata "in parte" o "fortemente" contraria all'aumento delle spese militari.
#Ucraina #UK
Il Regno Unito ha trasferito ulteriori missili da crociera #StormShadow all'#Ucraina, aumentando la capacità di attacco a lungo raggio contro obiettivi in profondità nella #Russia, ha riferito #Bloomberg il 3 novembre, citando fonti anonime.
https://kyivindependent.com/uk-supplies-ukraine-with-additional-storm-shadow-missiles-for-deep-strikes-into-russia-bloomberg-reports/
#Sudan
Ormai sono numerose le prove (riportate da ricerche, esperti ONU, da inchieste di media internazionali come Reuters, BBC, Associated Press, da ONG) che sottolineano con estrema chiarezza il sostegno diretto degli Emirati Arabi Uniti alle Rapid Support Forces (#RSF). Cioè alla milizia che sta devastando il Sudan con attacchi a civili, a infrastrutture di base, ai convogli di aiuti umanitari e che sta anche utilizzando la fame come arma di guerra.
https://retepacedisarmo.org/2025/rete-pace-disarmo-stop-armi-italiane-agli-emirati-arabi-basta-complicita-con-chi-alimenta-guerra-in-sudan/
"Aumentate i salari, non le #spesemilitari". A #Milano, un migliaio in piazza contro la #guerra
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/05/salari-spese-militari-protesta-piazza-milano-guerra/8185144/
#cappellanimilitari
#4Novembre – Mons. Saba: “Scrigno prezioso che custodisce il generoso impegno di sacerdoti, religiosi e religiose” – Ordinariato Militare per l'Italia
https://www.ordinariatomilitare.it/2025/11/04/4-novembre-mons-saba-scrigno-prezioso-che-custodisce-il-generoso-impegno-di-sacerdoti-religiosi-e-religiose/
#cappellanimilitari
Pusillanime a chi?
L'opinione di don Renato Sacco
Commento all’intervento dell’ordinario militare sul #4novembre.
“Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del proprio tempo indossando maschere artificiose”. Mi hanno molto colpito le parole del Vescovo ordinario Militare, riportate dal SIR, in occasione del 4 novembre. Leggi tutto in: https://www.mosaicodipace.it/index.php/rubriche-e-iniziative/rubriche/l-opinione-di/5475-pusillanime-a-chi
La radiotelevisione svizzera racconta con un po' più di libertà la realtà a #Pokrovsk. E la notevole distanza fra l'#Ucraina della #propaganda e quella drammatica di soldati intrappolati in una zona di morte.
#Ucraina #Pokrovsk
Kiev continua a mettere in rilievo la tenace resistenza delle sue truppe, ma ora ci sono pesanti timori che un eventuale ritiro dalle aree particolarmente sotto attacco possa rivelarsi già tardivo. Come avvenuto in passato in altre zone, con esito drammatico per i soldati.
https://www.rsi.ch/info/mondo/Si-complica-per-l%E2%80%99Ucraina-la-situazione-a-Pokrovsk-e-Kupyansk--3257138.html
#Ucraina #Russia
#Putin ha firmato una legge che prevede la possibilità di chiamare i cittadini riservisti volontari delle forze armate per partecipare a "esercitazioni speciali per proteggere le strutture critiche", che comprendono "infrastrutture energetiche e di trasporto", comprese #raffinerie di petrolio. Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax, secondo cui la norma "non prevede la loro coscrizione al servizio militare" e "non si parla di mobilitazione".
Tgcom24
Il Cremlino ha accusato Kiev di avere respinto la proposta russa di fare accedere #giornalisti stranieri alle aree di #Pokrovsk e #Kupyansk per nascondere "la difficile situazione" delle sue truppe in queste località, dove Mosca afferma che i soldati ucraini sono circondati. "L'interesse è molto grande - ha detto il portavoce, Dmitry #Peskov, citato dall'agenzia Interfax -. Sappiamo che un gran numero di giornalisti occidentali vorrebbe andarci".
Tgcom24
#Ucraina, #Bild: i russi hanno preso l'80% della città di #Pokrovsk
L'esercito ucraino avrebbe perso l'80% della città di Pokrovsk, secondo quanto rilevato dal quotidiano tedesco Bild dopo aver parlato con soldati e ufficiali ucraini al fronte. Il giornale tedesco ha rilevato oggi che un soldato di stanza vicino a Pokrovsk ha dichiarato che "la situazione è estremamente grave".
Tgcom24
Possiamo avere i dettagli di queste operazioni della #Russia?
L'infografica è stata pubblicata su Tgcom24 ed è frutto dell'agenzia WITHUB che così si presenta:
"WITHUB è un aggregatore di eccellenze al servizio della trasformazione e valorizzazione dei contenuti.
Questa capacità è garantita dalla combinazione unica di expertise nei seguenti ambiti: Giornalisti, Grafici, infografici, videografici, Data Jounalist,
Data Analyst".
Troppe domande su #Gaza, giornalista licenziato - Articolo21
https://www.articolo21.org/2025/11/troppe-domande-su-gaza-giornalista-licenziato/
Terzo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Secondo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Ed ecco la procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Ecco come #Facebook reagisce alla pubblicazione di un post sul #4novembre