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    30 settembre 2025
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    Esce l’edizione 2025 di “Top 200”

    Il dossier sulle multinazionali che dominano l’economia globale

    Il dossier completo è allegato a questa pagina web e può essere scaricato e consultato liberamente. Un’occasione per docenti, studenti, attivisti e cittadini di dotarsi di uno strumento di analisi indipendente, utile a sviluppare pensiero critico e capacità di lettura del mondo contemporaneo.
    1 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
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    Panama: la repressione continua

    Il presidente panamense prosegue nella sua offensiva contro le organizzazioni popolari e intende trasformare il suo Stato in un punto di riferimento della campagna militare Usa contro il Venezuela.
    29 settembre 2025 - David Lifodi
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    Premiata la regista tarantina Anna Dora Dorno

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    29 settembre 2025 - Redazione PeaceLink
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    Putin chiede a Trump l'estensione di un anno del trattato New Start

    La Casa Bianca ha accolto con favore la proposta di Mosca sulla proroga del New START, definendola “una buona idea”, come affermato dalla portavoce della Casa bianca. Questo segnale di apertura, se concretizzato, rappresenterebbe un importante passo verso il dialogo.
    28 settembre 2025 - Redazione PeaceLink

Monsanto perde la battaglia del grano

La multinazionale Usa sospende le sperimentazioni sul frumento. In Italia Greenpeace ferma la soia transgenica
11 maggio 2004
Luca Fazio
Fonte: www.ilmanifesto.it
11.05.04


Nel quartiere generale di Monsanto, a St.Louis, Missouri, non sono abituati a gettare la spugna. Eppure questa volta si tratta di una vera e propria dichiarazione di resa incondizionata. «Come è risultato da una revisione complessiva degli investimenti futuri e dal dialogo con le industrie leader del grano - scrive Carl Casale, vicepresidente esecutivo di Monsanto - riconosciamo che le opportunità di business con il Roundup Ready sono meno attraenti rispetto ad altre priorità commerciali». Monsanto dunque, dopo sette anni di inutili sperimentazioni (dal 1997 i territori piantati con Roundup Ready sono diminuiti del 25%), «smetterà di produrre e di fare ricerca in campo sul grano Roundup Ready»». La notizia è una manna per il sistema agroalimentare mondiale del frumento (2 miliardi di consumatori, 600 milioni di tonnellate all'anno prodotte in 120 paesi) e segna la prima sconfitta che la multinazionale del biotech ha dovuto incassare proprio a casa sua (a metà giornata le azioni di Monsanto perdevano fino al 3,6%).
Come è stato possibile? La sconfitta è venuta dal mercato perché, ammette lo stesso Carl Casale, «questa tecnologia porta vantaggio solo per una parte di coltivatori di grano, poiché risulta non funzionale per un largo schieramento dell'industria del grano». La stessa conclusione cui era giunto il Washington Post un anno fa quando scrisse che «per la prima volta nella decennale corsa per conquistare consenso verso le colture gm, la Monsanto fronteggia una significativa opposizione degli agricoltori». In tutto il nord America, Canada compreso, i farmers hanno constato che il mercato mondiale - europeo in particolare - rifiuta il frumento modificato, una manipolazione che contaminerebbe i prodotti che sono alla base dell'alimentazione dell'area mediterranea (l'anno scorso l'87% degli acquirenti di grano canadese, con in testa l'industria agroalimentare italiana, ha richiesto che fosse ogm-free).
Patty Rosher, manager del Canadian wheat board, una delle più grandi agenzie del mondo nella commercializzazione di grano, ha accolto la decisione con soddisfazione: «Penso che Monsanto abbia preso la decisione migliore e abbia fatto bene a renderla pubblica». Luca Colombo, del Consiglio dei Diritti Genetici, canta vittoria. «Anche Monsanto - commenta - si è alla fine resa conto che la risposta del mercato al frumento trangenico è del tutto negativa. In Italia questa reazione si è materializzata con l'iniziativa Grano o Grane, attraverso la quale l'intero sistema agroalimentare nazionale ha inviato oltreoceano le proprie preoccupazioni su questa tecnologia, in modo da vanificarne l'adozione». E se la battaglia del grano è quasi vinta - «ne riparleremo tra 4-8 anni», minaccia Carl Casale - in Europa nessuno ha intenzione di abbassare la guardia per contrastare l'invasione di tutte le altre colture. Le associazioni ambientaliste, oltre a setacciare i supermercati di mezza Europa a caccia di prodotti etichettati ogm, non perdono occasione per assediare i carichi sospetti che solcano i mari alla ricerca disperata di un approdo. Una settantina di attivisti di Greenpeace proprio ieri ha occupato due dei principali impianti dove viene scaricata soia nel porto di Ravenna. Dei 4,2 milioni di tonnellate di soia che l'Italia importa ogni anno per la mangimistica animale e per l'industria alimentare quasi la metà arriva a Ravenna, e Greenpeace proprio nella città romagnola ha effettuato un test trovando soia gm.
Da domenica intanto è ancora bloccata al largo di Chioggia (Venezia) la nave che batte bandiera panamense con un carico di 40 mila tonnellate di soia argentina: sulla fiancata i militanti di Greenpeace hanno scritto «L'Europa dice no agli ogm». Sono azioni che tentano di dimostrare agli esportatori mondiali (Argentina, Brasile) che in Europa conviene ogm-free. L'hanno capito persino a St.Louis.

 

Sociale.network

@peacelink - 1/10/2025 14:55

Verso la nuova Legge di bilancio 2026, dal 20 ottobre al 30 novembre, una Carovana di iniziative per tutta l’Italia promossa da Sbilanciamoci e Rete Italiana Pace Disarmo

Stiamo per entrare nel periodo segnato dalla discussione parlamentare che dovrà portare, entro il prossimo 31 dicembre, all’approvazione della Legge di bilancio dello Stato per il 2026.

retepacedisarmo.org/evento/una

@peacelink - 1/10/2025 14:53

Con una cerimonia durante la Giornata Internazionale per l’eliminazione delle il Kirghizistan ha firmato e il Ghana ha ratificato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (), portando il numero dei Paesi che lo sostengono a superare la maggioranza globale degli Stati del mondo.

retepacedisarmo.org/2025/la-ma

@peacelink - 1/10/2025 10:14

La giurisprudenza internazionale (es. Nicaragua v. United States) e discussioni successive mostrano che per attribuire le azioni militari a uno Stato serve un grado elevato di controllo o direzione operativa; ma gli standard e la loro applicazione sono complessi e dipendono dai fatti. In pratica: più diretto e specifico è il ruolo (es. controllo in tempo reale dei sistemi d’arma, designazione di bersagli), più probabile è che si consideri lo Stato coinvolto direttamente.

@peacelink - 1/10/2025 10:10

Se uno Stato europeo si limita a fornire armi all’ o consulenza generica, non diventa automaticamente cobelligerante. Ma se fornisce assistenza diretta, attiva e specifica al punto da contribuire materialmente a singoli attacchi (p. es. controllo remoto dei sistemi di puntamento, designazione dei bersagli, invio di operatori che eseguono il tiro o dirigono il lancio), questo può far sorgere una diversa responsabilità e far sì che quello Stato sia considerato cobelligerante.

@peacelink - 1/10/2025 9:59

La ha dichiarato che potrebbe colpire le basi militari europee che fornissero all’ missili . Secondo quanto riportato da il 29 settembre 2025, il Cremlino ha avvertito che l'eventuale fornitura di missili da crociera Tomahawk all'Ucraina potrebbe comportare un'escalation significativa del conflitto, mettendo a rischio anche la sicurezza delle basi europee coinvolte nella transazione.

@peacelink - 30/9/2025 19:27

La mobilitazione sindacale arriva in un momento particolarmente delicato, segnato dall'"esito disastroso" del bando di gara che ha certificato l’assenza di soggetti industriali interessati a rilevare l’intero gruppo. Da qui la decisione di proclamare da subito lo stato di mobilitazione permanente.

finanza.lastampa.it/News/2025/

@peacelink - 30/9/2025 15:12


La protesta contro rallenta ma non ferma il rifornimento della nave Seasalvia. Dal porto di riparte la nave con il carburante destinato all'aviazione militare di .

@peacelink - 30/9/2025 13:25

L’ingresso di nuovi partner appare problematico per la delicata architettura giuridica e industriale del programma. A differenza del consorzio — rallentato da tensioni tra e per il controllo della proprietà intellettuale e la distribuzione dei carichi di lavoro — il ha mantenuto una governance agile. L’inserimento di un nuovo attore comporterebbe ritardi e rinegoziazioni su sicurezza informatica e con potenziali sui vincoli geopolitici.

mobilitafutura.eu/aria/gcap-il

@peacelink - 30/9/2025 13:18

Spa ha comunicato che ha costituito assieme a Leonardo UK, Mitsubishi Electric ed ELT Group, il consorzio Electronics Evolution - G2E - per avviare la fase di progettazione e sviluppo della componente integrata di sensoristica e comunicazioni del Global Combat Air Programme.

it.marketscreener.com/notizie/

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    30 settembre 2025
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    29 settembre 2025 - Redazione PeaceLink
  • Disarmo
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    28 settembre 2025 - Redazione PeaceLink

Le guerre si fanno per creare debiti. La guerra è il sabotaggio più atroce.

Ezra Pound - 1885-1972, poeta e critico statunitense

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