Le piante restano il miglior depuratore a ciclo continuo
Il problema delle risorse idriche nel mondo sta raggiungendo dimensioni tali per cui è davvero arrivato il momento di escogitare valide soluzioni. Tra accaparramenti delle fonti da parte delle multinazionali, sprechi irresponsabili nell’occidente ricco, deambulazioni assurde di bottiglie da un angolo all’altro del pianeta, la nostra principale fonte di vita scarseggia in molte zone, costa troppo in altre, comincia a non farsi più vedere anche da noi, d’estate.
La desertificazione è diventata un fenomeno da non sottovalutare e ci riguarda da vicino (penso al nostro meridione e a tutta l’area mediterranea): cambia gli equilibri climatici del nostro pianeta e cancella economie agricole o turistiche. Nel Mediterraneo, proprio il difficile equilibrio tra queste due attività umane sta impoverendo i suoli e le risorse idriche, sta devastando paesaggi, sta favorendo l’inquinamento di mare e terra.
La situazione parrebbe insormontabile, ma come sempre è questione d’ingegno e di piccoli passi. Senza andare sempre a tirare fuori il modus vivendi del bel mondo antico, ci possono essere soluzioni fortemente innovative e al contempo sostenibili. In merito allo sfruttamento e al riciclo delle acque, ho recentemente saputo di un progetto francese da guardare con interesse: nasce tutto dalla storia di un campeggio e del suo patron. Siamo nel 1965, a Sérignan-Plage: una quindicina di chilometri da Bézier, nell’Hérault. La zona litorale è semidesertica e un contadino locale, Etienne Amat, decide di aprire un campeggio. Il problema è che non c’è ombra e, come se non bastasse, la zona non è servita dagli impianti minimi per iniziare un’attività di questo tipo, come i depuratori delle acque utilizzate dai campeggiatori.
Etienne, appassionato ecologista, non poteva affrontare un investimento ingente per installare un depuratore: vista la stagionalità del suo utilizzo non sarebbe stato conveniente. Allora pensò di ricorrere alla geo-bonifica e all’evapotranspirazione delle acque nere. Detta così non dirà proprio nulla ai lettori - che non si spaventino - ma Etienne riuscì con pochi soldi a creare un sistema di depurazione efficace; che oltretutto, in una quarantina d’anni, ha permesso di rinverdire tutta l’area e di mantenere le spiagge e l’acqua del mare tra le meno inquinate d’Europa.
Il funzionamento è semplice: le acque nere dei wc e delle docce sono raccolte in delle fosse dopo essere state filtrate dal suolo (geo-bonifica); quindi vengono incanalate per gravità in un fitta rete di tubi che le rendono sorgente di vita per la vegetazione; infine le piante vengono utilizzate come un ulteriore filtro (assorbono i nitrati) e come un vero polmone atmosferico che pompa l’acqua mediante l’evapotraspirazione, rimettendola in circolo (il classico ciclo vitale delle piante: dall’assorbimento dell’acqua tramite le radici, attraverso i processi di sintesi, fino alla reimmissione di vapore acqueo nell’atmosfera).
In questo modo si sfruttano le capacità del suolo e delle piante di filtrare e drenare le acque senza doverle evacuare in mare e in più si utilizzano i vegetali come pompe naturali per non avere dispersioni. Il sistema funziona benissimo. Basti vedere le foto del sito: nel 1965 era un vero deserto, oggi è tutto ricoperto di verde. Ora Amat e suo figlio posseggono tre camping simili nella zona e un altro centinaio di campeggi in Francia utilizza il loro metodo con successo. È un sistema che può servire in zone aride e mal servite dalla rete idrica; non soltanto per i complessi turistici (si supporta comodamente la massiccia «invasione» estiva dei villeggianti) ma, sostiene Amat, anche per piccole comunità contadine.
Amat ha creato un’associazione per diffondere questa sua invenzione, la «Reevanver» (0033 467326830): il loro scopo principale è quello di compiere studi sull’adattabilità del sistema a diversi suoli (ci sono dei limiti, come i terreni poco sabbiosi e la presenza delle falde acquifere troppo vicine alla superficie) ai diversi climi e alle diverse vegetazioni impiantabili. Il sogno, dopo l’ottenimento di un finanziamento europeo e l’interesse suscitato a Kyoto al Forum mondiale sull’acqua, è quello di tornare utili ai Paesi del sud del mondo alle prese con la scarsità d’acqua e l’inquinamento per mancanza dei servizi essenziali.
Meritano attenzione: non sarà la soluzione definitiva, ma dove applicabile è ecologica, economica e in grado di rinverdire interi territori aridi.
Sociale.network
#noriarmo
Verso la nuova Legge di bilancio 2026, dal 20 ottobre al 30 novembre, una Carovana di iniziative per tutta l’Italia promossa da Sbilanciamoci e Rete Italiana Pace Disarmo
Stiamo per entrare nel periodo segnato dalla discussione parlamentare che dovrà portare, entro il prossimo 31 dicembre, all’approvazione della Legge di bilancio dello Stato per il 2026.
https://retepacedisarmo.org/evento/una-carovana-per-uneconomia-di-pace/
Con una cerimonia durante la Giornata Internazionale per l’eliminazione delle #arminucleari il Kirghizistan ha firmato e il Ghana ha ratificato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (#TPNW), portando il numero dei Paesi che lo sostengono a superare la maggioranza globale degli Stati del mondo.
https://retepacedisarmo.org/2025/la-maggioranza-dei-paesi-del-mondo-ora-sostiene-il-trattato-di-proibizione-delle-armi-nucleari-tpnw/
#Piombino #donneinnero
#donneinnero #Piombino
Cento attivisti italiani attraversano l’#Ucraina con il Movimento Europeo di Azione Nonviolenta | Il Foglio
https://www.ilfoglio.it/esteri/2025/09/30/news/cento-attivisti-italiani-attraversano-l-ucraina-con-il-movimento-europeo-di-azione-nonviolenta-8146196/#amp_tf=Da%20%251%24s&aoh=17593231879693&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&share=https%3A%2F%2Fwww.ilfoglio.it%2Festeri%2F2025%2F09%2F30%2Fnews%2Fcento-attivisti-italiani-attraversano-l-ucraina-con-il-movimento-europeo-di-azione-nonviolenta-8146196%2F
#Ucraina, #Meloni: "Offensiva della #Russia è fallita" - Il Sole 24 ORE
https://stream24.ilsole24ore.com/video/italia/ucraina-meloni-offensiva-russia-e-fallita/AH0B12vC
#nogenocidio
#Flotilla, #Meloni: «Iniziativa irresponsabile, non capisco l'insistenza. Forse le sofferenze dei #palestinesi non sono una priorità»
https://www.ilmessaggero.it/politica/flotilla_meloni_palestinesi_gaza_ultime_notizie_oggi_cosa_ha_detto-9100443.html
I #disertori dell'#Ucraina nella narrazione del Messaggero
https://www-ilmessaggero-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.ilmessaggero.it/AMP/schede/ucraina_soldati_disertori_chi_sono_amnistia_tornano_a_combattere-9035473.html
#economia
Un dossier del #CNMS Centro Nuovo Modello di Sviluppo
L'accrescimento del potere delle #multinazionali
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:db491928-5dd9-4f19-8727-f4fbe68f33fc
#Ucraina #UE
La giurisprudenza internazionale (es. Nicaragua v. United States) e discussioni successive mostrano che per attribuire le azioni militari a uno Stato serve un grado elevato di controllo o direzione operativa; ma gli standard e la loro applicazione sono complessi e dipendono dai fatti. In pratica: più diretto e specifico è il ruolo (es. controllo in tempo reale dei sistemi d’arma, designazione di bersagli), più probabile è che si consideri lo Stato coinvolto direttamente.
Se uno Stato europeo si limita a fornire armi all’#Ucraina o consulenza generica, non diventa automaticamente cobelligerante. Ma se fornisce assistenza diretta, attiva e specifica al punto da contribuire materialmente a singoli attacchi (p. es. controllo remoto dei sistemi di puntamento, designazione dei bersagli, invio di operatori che eseguono il tiro o dirigono il lancio), questo può far sorgere una diversa responsabilità e far sì che quello Stato sia considerato cobelligerante.
La #Russia ha dichiarato che potrebbe colpire le basi militari europee che fornissero all’#Ucraina missili #Tomahawk. Secondo quanto riportato da #Reuters il 29 settembre 2025, il Cremlino ha avvertito che l'eventuale fornitura di missili da crociera Tomahawk all'Ucraina potrebbe comportare un'escalation significativa del conflitto, mettendo a rischio anche la sicurezza delle basi europee coinvolte nella transazione.
Il segretario alla Difesa #USA #Hegseth critica i "generali grassi"
https://www.reuters.com/world/us/trump-preside-over-unusual-military-gathering-virginia-2025-09-30/
La mobilitazione sindacale arriva in un momento particolarmente delicato, segnato dall'"esito disastroso" del bando di gara che ha certificato l’assenza di soggetti industriali interessati a rilevare l’intero gruppo. Da qui la decisione di proclamare da subito lo stato di mobilitazione permanente. #ILVA
https://finanza.lastampa.it/News/2025/09/30/ex-ilva-sindacati-in-mobilitazione-permanente-il-governo-si-assuma-le-sue-responsabilita-/MjdfMjAyNS0wOS0zMF9UTEI
#Seasalvia
La protesta contro #Eni rallenta ma non ferma il rifornimento della nave Seasalvia. Dal porto di #Taranto riparte la nave con il carburante destinato all'aviazione militare di #Israele.
#GCAP https://lespresso.it/c/attualita/2025/4/7/gcap-programma-militare-caccia-cambia-mondo-italia-giappone-gran-bretagna/53611
L’ingresso di nuovi partner appare problematico per la delicata architettura giuridica e industriale del programma. A differenza del consorzio #FCAS — rallentato da tensioni tra #Dassault e #Airbus per il controllo della proprietà intellettuale e la distribuzione dei carichi di lavoro — il #GCAP ha mantenuto una governance agile. L’inserimento di un nuovo attore comporterebbe ritardi e rinegoziazioni su sicurezza informatica e con potenziali sui vincoli geopolitici.
https://www.mobilitafutura.eu/aria/gcap-il-programma-anglo-italo-giapponese-per-il-caccia-di-sesta-generazione-si-chiude-a-nuovi-ingressi/37197/
#Leonardo Spa ha comunicato che ha costituito assieme a Leonardo UK, Mitsubishi Electric ed ELT Group, il consorzio #GCAP Electronics Evolution - G2E - per avviare la fase di progettazione e sviluppo della componente integrata di sensoristica e comunicazioni del Global Combat Air Programme.
https://it.marketscreener.com/notizie/leonardo-entra-nel-consorzio-g2e-per-lo-sviluppo-del-caccia-gcap-ce7d59dfd08ff527