Ogm, parte la prima consultazione per salvare il sistema agroalimentare
Provate a chiudere in una stanza 28 presidenti di altrettante associazioni, alcune molto potenti (Coldiretti, Cia, Coop Italia), altre connotate più o meno a sinistra (Greenpeace, Legambiente, Wwf, Slow food) e altre ancora che mai si sarebbero sognate di venire trascinate in una battaglia politica. Fatto? Bene. Nel 99,9% dei casi finisce che bisogna chiamare la polizia per sedare la rissa, e poi ognuno per conto suo. A meno che, sul piatto, ci sia una delle partite più importanti per il futuro del pianeta, e non solo del sistema agroalimentare italiano: gli Organismi geneticamente modificati (Ogm).
Questo è il fatto nuovo, che la politica oggi non può fare altro che assecondare per non rischiare di essere travolta da 3 milioni di firme che dal 15 settembre al 15 novembre verranno raccolte nel corso di centinaia di iniziative su tutto il territorio nazionale (si comincia già sabato prossimo a Milano, Bologna, Firenze, Napoli e Bari). Sarà una vera e propria consultazione popolare, perché i cittadini potranno votare con una scheda oppure on-line (www.liberidaogm.org) per decidere Quale futuro per un modello agroalimentare di qualità e libero da organismi geneticamente modificati.
E' la prima volta che in Italia, al di là del superata questione «fanno o bene o fanno male», che ormai appassiona solo chi è rimasto indietro e non ha ancora compreso la posta in gioco, si apre un dibattito pubblico reale. Il confronto è aperto. Si tratta di una mobilitazione che interessa i territori, convolti da una interminabile serie di assemblee, dibattiti e convegni. E presto (per l'8 ottobre è già stato fissato un primo incontro con il governo) i politici non potranno fare a meno di prendere sul serio un'altra valanga di voti che in democrazia, sia pure declinata in chiave consumeristica, contano eccome: nessuno, in Italia, e in Europa, vuole mangiare gli Ogm. «Marceremo al ritmo di 50 mila firme al giorno, raccoglierne 3 milioni non è uno scherzo, ma dobbiamo farcela per chiedere una moratoria a tempo indefinito per l'Italia», ha istrioneggiato Mario Capanna, presidente della FondazioneDirittiGenetici, motore e collante della vasta coalizione Italia Europa Liberi da Ogm che ieri si è riunita per la prima volta al teatro Capranica di Roma.
Oltre alle firme, l'altro obiettivo è portare da 2.360 a 5.000 il numero dei comuni italiani che si dichiarano Ogm-free. Una battaglia che i promotori però vogliono estendere in tutta Europa, perché è a Bruxelles che si gioca la vera partita (truccata) per imporre gli Ogm, con una Commissione europea che sempre più spesso scavalca la volontà dei parlamenti limitandosi a fare da passacarte alle multinazionali del biotech.
Considerata la posta in gioco, anche ieri non poteva mancare la dichiarazione dell'immarcescibile Patrick Trancu che, in rappresentanza del fantomatico Cedab, riesce sempre a dire la sua a mezzo stampa. Ma le argomentazioni di Trancu sono in qualche modo rassicuranti, perché se le multinazionali del biotech non hanno altri argomenti significa davvero che non sanno più che notizie modificare. Dice Trancu che gli Ogm sono più salubri del biologico (libero di mangiarli...) e che Capanna deve rivelare al mondo da quale potente lobby prende i soldi (e dire che sono tutte scritte in calce all'appello...). Quanto al Cedab, i soldi li prende da Basf, Bayer, Dupont, Syngenta e Monsanto. Che nulla possono se Coop Italia (2.291 milioni di euro di fatturato, più di 1.300 punti vendita), Cna e Confartigianato (80.000 imprese per 24.000 addetti) e Coldiretti (7 mila sedi mobilitate) di Ogm non ne vogliono proprio sapere.

Sociale.network
#spesemilitari #sondaggi
Italia: la maggioranza (57 per cento) si è dichiarata "in parte" o "fortemente" contraria all'aumento delle spese militari.
#Ucraina #UK
Il Regno Unito ha trasferito ulteriori missili da crociera #StormShadow all'#Ucraina, aumentando la capacità di attacco a lungo raggio contro obiettivi in profondità nella #Russia, ha riferito #Bloomberg il 3 novembre, citando fonti anonime.
https://kyivindependent.com/uk-supplies-ukraine-with-additional-storm-shadow-missiles-for-deep-strikes-into-russia-bloomberg-reports/
#Sudan
Ormai sono numerose le prove (riportate da ricerche, esperti ONU, da inchieste di media internazionali come Reuters, BBC, Associated Press, da ONG) che sottolineano con estrema chiarezza il sostegno diretto degli Emirati Arabi Uniti alle Rapid Support Forces (#RSF). Cioè alla milizia che sta devastando il Sudan con attacchi a civili, a infrastrutture di base, ai convogli di aiuti umanitari e che sta anche utilizzando la fame come arma di guerra.
https://retepacedisarmo.org/2025/rete-pace-disarmo-stop-armi-italiane-agli-emirati-arabi-basta-complicita-con-chi-alimenta-guerra-in-sudan/
"Aumentate i salari, non le #spesemilitari". A #Milano, un migliaio in piazza contro la #guerra
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/05/salari-spese-militari-protesta-piazza-milano-guerra/8185144/
#cappellanimilitari
#4Novembre – Mons. Saba: “Scrigno prezioso che custodisce il generoso impegno di sacerdoti, religiosi e religiose” – Ordinariato Militare per l'Italia
https://www.ordinariatomilitare.it/2025/11/04/4-novembre-mons-saba-scrigno-prezioso-che-custodisce-il-generoso-impegno-di-sacerdoti-religiosi-e-religiose/
#cappellanimilitari
Pusillanime a chi?
L'opinione di don Renato Sacco
Commento all’intervento dell’ordinario militare sul #4novembre.
“Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del proprio tempo indossando maschere artificiose”. Mi hanno molto colpito le parole del Vescovo ordinario Militare, riportate dal SIR, in occasione del 4 novembre. Leggi tutto in: https://www.mosaicodipace.it/index.php/rubriche-e-iniziative/rubriche/l-opinione-di/5475-pusillanime-a-chi
La radiotelevisione svizzera racconta con un po' più di libertà la realtà a #Pokrovsk. E la notevole distanza fra l'#Ucraina della #propaganda e quella drammatica di soldati intrappolati in una zona di morte.
#Ucraina #Pokrovsk
Kiev continua a mettere in rilievo la tenace resistenza delle sue truppe, ma ora ci sono pesanti timori che un eventuale ritiro dalle aree particolarmente sotto attacco possa rivelarsi già tardivo. Come avvenuto in passato in altre zone, con esito drammatico per i soldati.
https://www.rsi.ch/info/mondo/Si-complica-per-l%E2%80%99Ucraina-la-situazione-a-Pokrovsk-e-Kupyansk--3257138.html
#Ucraina #Russia
#Putin ha firmato una legge che prevede la possibilità di chiamare i cittadini riservisti volontari delle forze armate per partecipare a "esercitazioni speciali per proteggere le strutture critiche", che comprendono "infrastrutture energetiche e di trasporto", comprese #raffinerie di petrolio. Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax, secondo cui la norma "non prevede la loro coscrizione al servizio militare" e "non si parla di mobilitazione".
Tgcom24
Il Cremlino ha accusato Kiev di avere respinto la proposta russa di fare accedere #giornalisti stranieri alle aree di #Pokrovsk e #Kupyansk per nascondere "la difficile situazione" delle sue truppe in queste località, dove Mosca afferma che i soldati ucraini sono circondati. "L'interesse è molto grande - ha detto il portavoce, Dmitry #Peskov, citato dall'agenzia Interfax -. Sappiamo che un gran numero di giornalisti occidentali vorrebbe andarci".
Tgcom24
#Ucraina, #Bild: i russi hanno preso l'80% della città di #Pokrovsk
L'esercito ucraino avrebbe perso l'80% della città di Pokrovsk, secondo quanto rilevato dal quotidiano tedesco Bild dopo aver parlato con soldati e ufficiali ucraini al fronte. Il giornale tedesco ha rilevato oggi che un soldato di stanza vicino a Pokrovsk ha dichiarato che "la situazione è estremamente grave".
Tgcom24
Possiamo avere i dettagli di queste operazioni della #Russia?
L'infografica è stata pubblicata su Tgcom24 ed è frutto dell'agenzia WITHUB che così si presenta:
"WITHUB è un aggregatore di eccellenze al servizio della trasformazione e valorizzazione dei contenuti.
Questa capacità è garantita dalla combinazione unica di expertise nei seguenti ambiti: Giornalisti, Grafici, infografici, videografici, Data Jounalist,
Data Analyst".
Troppe domande su #Gaza, giornalista licenziato - Articolo21
https://www.articolo21.org/2025/11/troppe-domande-su-gaza-giornalista-licenziato/
Terzo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Secondo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Ed ecco la procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Ecco come #Facebook reagisce alla pubblicazione di un post sul #4novembre