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    Come manipolano l’opinione pubblica

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    8 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
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    Un dossier per rompere il silenzio su una guerra dimenticata

    Dove sta andando la Repubblica Democratica del Congo?

    Il Ruanda, con il tacito sostegno di potenze occidentali, continua ad aggredire e saccheggiare territori congolesi. Gli accordi economici firmati dall’Unione Europea con il Ruanda finiscono per legittimare questo saccheggio.
    8 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
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    Due obiettori di coscienza israeliani arrestati per la loro protesta al confine con Gaza

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    5 ottobre 2025 - Mesarvot
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    Il massimo organismo calcistico, insieme al governo, intende trarre il massimo dal punto di vista del profitto nonostante la protesta di comunità e organizzazioni popolari
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    E' in carcere per aver rivelato i crimini di guerra australiani

    Un altro caso Assange

    Si chiama David William McBride, ha perso il lavoro ed è in prigione per aver rivelato la verità. Dice che il sacrificio ne vale la pena: dobbiamo lasciare un mondo dignitoso ai nostri figli. Il 9 ottobre apparirà in tribunale per fare appello: sosteniamolo!
    4 ottobre 2025 - Ida Merello

«Il piano c'era, l'hanno buttato nel cestino»

L'accusa del professor De Medici, consulente del commissario straordinario ai rifiuti in Campania: avevo individuato i luoghi idonei, invece spenderanno milioni per mettere a posto le cave. Ci vorranno cinque anni per tornare alla normalità
25 maggio 2007
Francesco Pilla
Fonte: Il Manifesto - 23 maggio 2007

Il professore Giambattista De Medici ha collaborato con la struttura di Bertolaso nei mesi di gennaio e febbraio di quest'anno, proprio in quel delicatissimo periodo in cui si sono scelti i siti per le nuove discariche. Docente di geologia applicata e idrogeologia della Facoltà di ingegneria della Federico II, in qualità di tecnico ha offerto la sua consulenza per le ricognizioni necessarie a individuare i luoghi dello smaltimento. Quando gli è stata fatta presente l'intenzione di utilizzare la cava di Persano ha strabuzzato gli occhi. La sua relazione, depositata regolarmente presso il commissariato ai rifiuti, prevedeva tutt'altro: siti lontani dai centri abitati, facilmente raggiungibili dai mezzi pesanti, ideali per accogliere tutta l'immondizia in eccesso.
Professore, perché la sua relazione è stata praticamente buttata nel cestino?
Resta un mistero, ancora mi devono dare una risposta. Ho portato sul tavolo diverse possibilità alternative. Luoghi facilmente reperibili, con materiale argilloso, ma lontani dai corsi d'acqua. Le mie proposte avevano ottenuto il consenso di tutte le componenti dello staff e il via libera da parte delle Apat.
Eppure a Serre hanno scelto Valle della Masseria, in un'oasi naturale...
Le dirò di più. Le cave che hanno indicato nel piano approvato per decreto, tra cui appunto Persano, assorbono percolato. Hanno quindi bisogno di spese enormi per essere messe in sicurezza. Quelle che ho indicato nella mia relazione potevano essere utilizzate in pochi giorni. Potrebbero essere, in altre parole, attive da domani mattina. L'obiezione non formale che mi hanno posto, quella dell'urgenza a smaltire i rifiuti per far fronte all'emergenza, non trova riscontri pratici.
Lei che idea si è fatto?
Credo che ci siano degli enormi interessi e che Bertolaso abbia grossi vincoli. Il commissario è costretto a lavorare con l'elenco che gli è stato fornito dalle province. Si tratta esclusivamente di cave dismesse non idonee, mentre sarebbe necessario, come ho detto e depositato negli atti, individuare nuovi siti. La provincia di Salerno, per esempio, aveva indicato addirittura Perdifumo, nel parco nazionale del Cilento, e Serre, a ridosso di un'area protetta. Fin dall'inizio sono stato in profondo disaccordo con il modo di procedere del commissariato. L'ho detto nelle diverse riunioni e anche nell'audizione alla Protezione civile.
Cosa pensa del piano di smaltimento, risolverà la crisi?
Quale piano? Non hanno un piano. Oggi ci sono solo due possibilità: portare tutte le migliaia di tonnellate fuori regione, affrontando le spese necessarie e senza farle pesare sui contribuenti - come invece accade nell'ultimo decreto del consiglio dei ministri - oppure aprire nuovi siti e smaltire i rifiuti sul territorio. Le discariche indicate non hanno nemmeno la capacità di assorbire tutto il quantitativo di immondizia accumulato. Il termovalorizzatore di Acerra, che dovrebbe entrare in funzione a ottobre, non potrebbe nemmeno lontanamente bruciare le montagne di rifiuti che abbiamo immagazzinato. Per non parlare del fatto che ci sono milioni di ecoballe non a norma. Se anche si imboccasse la strada giusta ci vorrebbero almeno cinque anni per arrivare a una normalizzazione.
Abbiamo quasi 14 anni di emergenza e il problema che viene posto dalle istituzioni è sempre quello del tempo, dell'urgenza...
Appunto. Abbiamo parlato per due mesi e mi è sempre stata fatta la stessa obiezione. Eppure avevo personalmente detto alla dottoressa De Gennaro, subcommissario e braccio destro di Bertolaso, che su Serre avrebbero avuto forti resistenze e di preparare fin da subito un'alternativa. Non capisco perché invece non l'abbiano fatto. E' chiaro che non ci sono state le intenzioni.
Ormai però siamo al collasso, con un rischio sanitario reale....
In regione siamo di fronte a una tragedia immane. Da tempo però avrebbero dovuto dichiarare il disastro ambientale e sanitario. E' necessario da parte delle istituzioni dichiarare immediatamente le proprie responsabilità. Se si chiede alle popolazioni di dimenticare il pregresso e fare sacrifici per superare l'emergenza è necessario che qualcuno risponda dello scempio perpetrato. Altrimenti non si può pretendere fiducia e collaborazione da parte delle comunità.

Note: Si veda anche:
http://italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_21358.html

Sociale.network

@peacelink - 8/10/2025 19:49

La manifestazione del 25 ottobre vuole essere un segnale forte in vista della prossima legge di bilancio. La richiesta è chiara: restituire potere d’acquisto a salari e pensioni, rinnovare i contratti collettivi, introdurre un salario minimo legale, tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, garantire una pensione di garanzia per giovani e precari. collettiva.it/copertine/econom

@peacelink - 8/10/2025 11:32


“Chat Control” è il nome di una proposta di regolamento dell’ per il contrasto degli abusi sessuali su minori (). Obbliga i fornitori di servizi digitali di “rilevare” contenuti sospetti nelle comunicazioni private.
Il testo proposto include l’obbligo di scansione preventiva, anche per comunicazioni cifrate (end-to-end), mediante tecnologie “client-side scanning”: cioè il contenuto verrebbe analizzato prima che sia cifrato e inviato.

@peacelink - 8/10/2025 11:27

Chat Control è in forte bilico dopo che il gruppo parlamentare tedesco della CDU/CSU ha dichiarato pubblicamente la sua contrarietà. Il regolamento 2022/0155 dell'Unione Europea sul contrasto della diffusione di materiale pedopornografico online (CSAR) verrà votato dal Consiglio UE il 14 ottobre, e per essere approvato è necessaria la maggioranza qualificata di almeno il 55% dei Paesi membri che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'intera Unione.
HDblog

@peacelink - 8/10/2025 8:57


Questa immagine riassume la storia dello stabilimento siderurgico di . A sinistra c'è chi ha raccontato bugie di consolazione. A destra spiacevoli verità. Nel 2018-2019 l'ILVA veniva quotata 1,8 miliardi di euro, oggi Bedrock si propone di acquistarla a 1 euro.

@peacelink - 8/10/2025 6:46


I lavoratori portuali genovesi hanno avuto un ruolo di primo piano nella mobilitazione per la . Sono stati tra i primi ad aderire alla campagna lanciata durante l’estate dall’organizzazione umanitaria Music for peace, molto conosciuta nel capoluogo ligure.
internazionale.it/notizie/mari

@peacelink - 8/10/2025 6:41

a base in ,dove partono jet Italia - Notizie - Ansa.it

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visiterà venerdì 10 ottobre la base militare di Amari, in Estonia, ultimo avamposto dell' al confine della .

ansa.it/sito/notizie/politica/

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    8 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
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    4 ottobre 2025 - Ida Merello

Spesso capita che ci tagliamo con i coltelli che usiamo per lavorare. Allora il padrone ci riempie la ferita di zolfo e gli dà fuoco. Il dolore è terribile ma la ferita smette di sanguinare e possiamo continuare a lavorare senza sporcare i tappeti di di sangue.

Bambino indiano, schiavo contemporaneo - Fonte: Aifo, Dossier Amici dei lebbrosi, ottobre 1997

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