Disarmo

Lista Disarmo

Archivio pubblico

La risoluzione Onu 1483 e la Costituzione italiana

E' legittima la presenza dei militari italiani in Iraq?

Vi e' una violazione palese dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana. La presenza di militari e' fuori da un mandato delle Nazioni Unite, in un contesto in cui la norma costituzionale ai sensi della quale l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali è stata evidentemente violata da questa decisione, da questo atto.
14 novembre 2003
on. Pietro Folena (DS)

La risoluzione n. 1483 parla di potenze occupanti (anche lei l'ha citata, onorevole Cicu). Vorrei ricordare che, nel testo della risoluzione, il riferimento alla locuzione "potenza occupante" - che, evidentemente, non potrebbe in alcun modo essere associato ad una missione delle Nazioni Unite - viene utilizzato richiamando le potenze occupanti al rispetto degli obblighi, delle leggi e delle convenzioni internazionali. Nel paragrafo successivo della risoluzione n. 1483, è esplicito il richiamo - anche se non viene formalmente menzionata l'Italia - a paesi che, come l'Italia, pur non avendo fatto la guerra (ed in questo senso non essendo occupanti), concorrono, con le medesime responsabilità, sotto il comando di quella che la risoluzione definisce l'autorità, l'authority, cioè il Governo provvisorio, l'autorità militare e civile provvisoria messa in campo dagli Stati Uniti d'America. L'Italia, quindi, è paese sottoposto alle potenze occupanti, partecipe, dentro l'autorità amministrativa, con un proprio rappresentante - è stato citato - nel campo della cultura.
Tutto ciò propone una violazione palese dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana. È la prima volta che abbiamo una presenza di militari fuori da un mandato delle Nazioni Unite, in un contesto in cui la norma costituzionale ai sensi della quale l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali è stata evidentemente violata da questa decisione, da questo atto.
Siamo, quindi, di fronte ad una situazione molto confusa, nella quale le potenze occupanti e le potenze subalterne a quelle occupanti, tra cui l'Italia, operano al di fuori di un quadro riconosciuto di legittimità e di legalità internazionale.

Articoli correlati

  • La risposta italiana all'aumento delle missioni e spese militari: presente!
    Disarmo
    Dal modello “pace - crisi - conflitto” a “competizione - crisi - conflitto”

    La risposta italiana all'aumento delle missioni e spese militari: presente!

    Il governo di centrodestra a trazione Fratelli d'Italia è un governo dell'Italia con la schiena dritta, che va a testa alta, con le scarpe piene di fango e le mani pulite. Porteremo l'Italia sul primo gradino del podio
    22 febbraio 2024 - Rossana De Simone
  • Esperta ONU chiede al governo UK di non estradare Julian Assange
    CyberCultura
    La relatrice ONU sulla tortura suona l’allarme

    Esperta ONU chiede al governo UK di non estradare Julian Assange

    La relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, Alice Jill Edwards, ha esortato ieri il governo del Regno Unito a fermare la possibile estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti d'America.
    7 febbraio 2024 - Patrick Boylan
  • COP28, ecologisti e pacifisti
    Editoriale
    All'ONU per il disarmo nucleare e la lotta ai cambiamenti climatici

    COP28, ecologisti e pacifisti

    Le Nazioni Unite costituiscono l'unica vera sede istituzionale in cui progettare un futuro davvero umano ed sostenibile. Ma la guerra in Ucraina ha avuto un impatto negativo sui negoziati sul clima, ritardando l'adozione di misure decisive per ridurre le emissioni.
    2 dicembre 2023 - Redazione PeaceLink
  • Il Grande Inganno
    Editoriale
    Dodici brevi riflessioni sulla guerra in Ucraina

    Il Grande Inganno

    Lo scorso anno il New York Times rivelava che un obiettivo della guerra era testare in Ucraina l'efficacia delle nuove armi Nato. Gli ucraini sono le cavie e pagano con la vita questo esperimento. I governi europei stanno al gioco e infatti fioccano ordini per acquistare le armi più performanti
    21 novembre 2023 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)