Disarmo

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Sardegna, via anche la Marina italiana

Dopo la Us Navy anche i nostri militari lasciano gli oltre quaranta siti occupati. «Un cambiamento epocale», ha definito Soru l'intesa raggiunta ieri con la Difesa. Ora via libera al turismo da super-ricchi?
31 marzo 2007
Costantino Cossu
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

Dopo la Us Navy leva le ancore dalla Maddalena anche la Marina italiana. E Renato Soru, che alla fine l'ha spuntata sugli ammiragli, non esita a parlare di svolta storica: «La dismissione dei beni militari a La Maddalena da parte del ministero della Difesa è un cambiamento epocale per una comunità che, da oltre un secolo, vincola il proprio sviluppo a una economia strettamente legata all'attività militare». Il presidente della Regione Sardegna ha commentato così l'intesa raggiunta l'altro ieri a Roma con il sottosegretario alla Difesa, Emidio Casula, sulla dismissione di oltre quaranta siti che la Marina occupa a La Maddalena. E' un altro passo, il terzo in un anno, verso la smilitarizzazione della Sardegna. L'isola ospita, da sola, servitù militari per un'estensione superiore a quella di tutte le altre regioni italiane messe insieme. Il primo passo è stato compiuto lo scorso agosto, quando il Pentagono ha annunciato lo smantellamento, entro i primi mesi del 2008, della base di Santo Stefano. Il secondo passo è stato il ritiro della Marina da un numero considerevole di siti sul litorale di Cagliari.
Tra le aree dismesse a La Maddalena, la più importante è il vecchio arsenale della Marina, su cui sono puntate le attenzioni di diversi gruppi imprenditoriali internazionali (uno dei nomi che continuano a circolare è quello di Karim Aga Khan) interessati alla riconversione, che dovrebbe diventare, nelle intenzioni di Soru e del sindaco della Maddalena Angelo Comiti, un punto d'attracco e di rimessaggio di mega yacht, cioè una zona di servizi di qualità per un turismo da super ricchi.
Annunciando in conferenza stampa la firma dell'accordo, Soru ha spiegato che la riconversione delle strutture militari a La Maddalena e la riqualificazione delle attività inizierà entro la fine del 2007 con i primi bandi, come appunto quello sull'arsenale. «Potremo così recuperare - ha detto Soru - i posti di lavoro che si perderanno per la chiusura della base Usa a Santo Stefano e delle attività della Marina nell'arcipelago».
Ora il passo successivo riguarderà i poligoni. Parlando a nome di Arturo Parisi, Casula ha riconosciuto che sulla Sardegna gravano servitù militari pesantissime. «Siamo pronti - ha detto il sottosegretario - a procedere, in un regime di reciproca comprensione, alla soluzione dei problemi legati alla riorganizzazione della presenza militare nell'isola». Il presidente della Regione Sardegna chiede da tempo che i poligoni di Capo Teulada e di Capo Frasca siano chiusi. Suona però inquietante una frase pronunciata da Soru in conferenza stampa: «E' arrivato il momento che l'intera comunità nazionale sia chiamata a sopportare il costo delle attività di addestramento militare, che non possono più gravare solamente sulla Sardegna, frenandone lo sviluppo». I giochi di guerra si spostano quindi dalla Sardegna in altre regioni italiane? Non proprio, stando a sentire l'ex presidente di Tiscali. Sul tema, ha detto Soru, sarebbe sul tavolo del ministero uno studio (secretato) sulla possibilità di trasferire le attività di addestramento che si svolgono in Sardegna in altre zone del Mediterraneo oppure nell'est europeo. Le altre zone del Mediterraneo quali sono? E all'est, oltre le fabbriche, si delocalizzano ora anche le bombe?
Ma c'è un altro problema. Dalla trattativa tra la Regione Sardegna e Parisi è sparito il maggiore dei poligoni sardi, quello del Salto di Quirra, che è anche la base militare più grande d'Europa. Tra Soru e la Difesa c'è un tacito accordo: in cambio di ciò che è già stato concesso su Cagliari e sulla Maddalena (e che forse sarà concesso su Capo Teulada e su Capo Frasca), a Quirra resterà tutto com'è. Anzi, sono in cantiere progetti di potenziamento non soltanto delle attività di addestramento, ma anche di quelle di sperimentazione di nuove armi. Sperimentazione su cui non si sa nulla.
Si sa, in compenso, da indagini mediche commissionate dalla stessa Regione Sardegna, che nell'area di Quirra i tassi di tumori al sistema emolinfatico (quelli provocati dall'uranio impoverito) hanno valori doppi rispetto alla media nazionale.

Sociale.network

@peacelink - 2/11/2025 20:00

lepersoneeladignita.corriere.i

Il governo italiano aveva tempo fino a oggi per fermare un accordo che dal 2017 provoca sofferenze e violazioni dei . Non lo ha fatto e, dunque, il 2 febbraio 2026 verrà automaticamente prorogato per altri tre anni il “Memorandum d’intesa” comunemente conosciuto come Memorandum Italia-Libia.

@peacelink - 2/11/2025 13:43


Forze speciali ucraine hanno avviato una complessa operazione di infiltrazione a , per tentare di rompere la morsa dell'assedio russo alla città del , in . Lo riporta l'emittente pubblica Suspilne. Squadre d'assalto dell'intelligence militare sono entrate in aree della città considerate sotto controllo dal comando russo.
Il presidente ucraino ha riferito che le truppe russe sono circa 170.000 soldati nei pressi di Pokrovsk.
La Stampa

@peacelink - 2/11/2025 13:39


I soldati ucraini circondati dalle forze russe a hanno iniziato ad arrendersi, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa russo. «Mi sono reso conto che il comandante ci aveva abbandonato molto tempo fa. Io e il mio compagno abbiamo cercato di organizzare una difesa in una casa privata. Ma poi abbiamo deciso che era meglio arrendersi. Perché non aveva senso resistere», ha detto il soldato ucraino Vyacheslav , catturato nei pressi di Pokrovsk.
La Stampa

@peacelink - 2/11/2025 13:32

La battaglia intorno alla città dell' orientale di infuria. I russi hanno comunicato di aver "neutralizzato" il commando delle forze ucraine e di aver sventato ulteriori "sette attacchi nemici intrapresi per sfuggire all'".
Ansa

@peacelink - 2/11/2025 13:30

Nelle ultime ore le forze di hanno provato a sfondare e rompere l’assedio, ma i russi hanno bloccato la controffensiva ucraina.

Perché la battaglia di è così importante nella guerra fra e share.google/1kka0CgQo9ePXhKPO

@peacelink - 2/11/2025 13:23


L’alert di , poi i guardacoste libici. «Ennesimo indizio della loro collaborazione»

«Ma l’Italia e l’Unione europea continuano a riconoscere le autorità libiche come partner strategici e come una guardia costiera a tutti gli effetti – dice Castiglione – e oggi purtroppo abbiamo visto l’ennesima violazione dei diritti umani e l’ennesima sospetta collaborazione di Frontex con le autorità libiche».

editorialedomani.it/fatti/diar

@peacelink - 2/11/2025 13:17

al collasso: demografia, lavoro e welfare ai minimi storici

Il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria a Taranto rappresenta quasi il 60% della Puglia, con le ore di cassa ordinaria cresciute da 506.357 nel 2023 a 1.250.538 nel 2024, e quelle di Fondo Integrazione salariale da 36.902 a 85.088.

--

tarantotoday.it/attualita/tara

@peacelink - 2/11/2025 10:43


youtu.be/0V-V6IvOcLg
Nei giorni scorsi, a poco meno di un anno di distanza dall’impiego del missile Orešnik contro un impianto produttivo ucraino a Dnipro, il presidente Putin ha annunciato che la Russia aveva testato con successo il vettore , nome in codice Nato Ssc-X-9 Skyfall. Si tratta di un missile da crociera a propulsione nucleare, lanciabile da vari tipi di piattaforme e in grado di trasportare testate nucleari operando a una quota compresa tra i 25 e i 100 metri.

@peacelink - 2/11/2025 10:26

Ex , Scarpa (): Rischiamo fermo Altoforno 4 e stop produzione

“Questo è un grido d’allarme: stiamo rischiando nelle prossime settimane il fermo dell’Altoforno 4 con dirette conseguenze sulla fermata della produzione. Quindi stiamo rischiando che per i problemi di liquidità dell’indotto si paghi un prezzo salatissimo”. Così Loris Scarpa, coordinatore siderurgia Cgil.

Geagency

@peacelink - 2/11/2025 10:23


Acciaierie d’Italia, l’ex , mette in fermata l’altoforno 4, l’unico da mesi in marcia nello stabilimento.

Ex Ilva, doppia fermata per . Produzione ridotta al minimo
quotidianodipuglia.it/taranto/

@peacelink - 1/11/2025 17:46

La ha schierato circa 170.000 soldati nella regione orientale ucraina di , dove sta cercando di conquistare la roccaforte di in una grande offensiva per ottenere la vittoria sul campo di battaglia. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr .
Rainews

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Di quelle cinque anatre forse solo una vedremo arrivare Ma quel suo volo certo vuole dire che si doveva volare

Francesco Guccini

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