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Un progetto di legge che "dimentica" la lotta nonviolenta

Chi vuole eliminare la Difesa civile non armata e nonviolenta (Dcnanv) dal Servizio Civile?

Le nostre preoccupazioni prendono motivo anche dal quadro più ampio di tutto il Terzo settore; già nel 2002 Giulio Marcon denunciava la esistenza di una lotta per l'egemonia, in vista di obiettivi ben differenti da quelli del movimento per la pace degli ultimi decenni. Occorre invece mantenere e potenziare il progetto di una Difesa Popolare Nonviolenta nel Servizio civile nazionale.
16 ottobre 2005

Nel luglio scorso abbiamo lanciato un appello, finalizzato a mantenere e potenziare il progetto di una Difesa Popolare Nonviolenta nel Servizio civile (SC) nazionale; abbiamo proposto alcune precise richieste al Presidente della Repubblica, al Ministro Giovanardi e all'on. Realacci; quest'ultimo è il promotore di un progetto di legge che vuole rinnovare il Servizio Civile senza nominare la Difesa civile non armata e nonviolenta (Dcnanv) prevista dalla legge n. 230/98 e dalla legge vigente sul SC n. 64/01 (che evidentemente verrebbe scalzata dalla approvazione del nuovo progetto).
L'appello ha avuto un buon successo, essendo stato inserito nel sito del Centro Gandhi di Pisa, di PeaceLink, del Centro Missionario dell'Ord. Franc. ed avendo ricevuto numerose adesioni, tra le quali il rilancio da parte di numerosi terziari francescani.

In particolare abbiamo proposto all'on. Realacci di aggiungere un art. 7 al suo progetto di legge che contempla esplicitamente la Dcnanv. Interpellato in proposito, l'on. si è dichiarato d'accordo, anche per i suoi passati di obiettore di coscienza; ma poi ha dichiarato che gli è "difficile" modificare il suo progetto. La on. Valpiana, che ha avuto un colloquio con lui, ha chiarito che la difficoltà consiste nella perdita della precedenza nella lunga serie di progetti di legge pendenti alle Camere in questa legislatura.

Da parte nostra vogliamo comunicare che :

1) ringraziamo l'on. Realacci per la pronta risposta e per la disponibilità dimostrata ad aderire alle finalità del nostro appello.

2) Ringraziamo per la adesione da lui dichiarata, ci farebbe piacere poter aggiungere il suo nome in fondo all'appello.

3) Ci siamo attivati allo scopo di scongiurare una riforma parlamentare del SC che escluda la Dcnanv; per cui il nostro maggiore interesse è la modifica del suo progetto con l'aggiunta dell'art. 7 da noi suggerito.

4) Assieme a molti competenti, riteniamo che in questa legislatura, ormai al termine, le Camere non potranno discutere le migliaia di progetti di legge pendenti, tra cui quello in questione. Quindi in questa legislatura, l'aggiunta del suddetto art. 7 avrebbe un valore simbolico, senza conseguenze parlamentari rilevanti; ma con conseguenze molto importanti per il movimento per la Dcnanv, il quale, a differenza di ora, si potrebbe riconoscere nel progetto di legge in questione.

5) Ma la nostra preoccupazione maggiore non è tanto per questa legislatura; ma per la prossima; l'on. Prodi ha dichiarato più volte che, se vincerà le elezioni, farà approvare il progetto di legge in questione. Per cui una modifica, come da noi auspicata, del suddetto progetto per noi sarebbe la garanzia che la Dcnanv rientra nei programmi non solo dell'on. Realacci, ma può rientrare anche nel programma di un eventuale governo dell'on. Prodi.

6) Le nostre preoccupazioni prendono motivo anche dal quadro più ampio di tutto il Terzo settore; sul quale già nel 2002 Giulio Marcon (Le ambiguità del Terzo Settore, Feltrinelli, Milano, p. 136) denunciava la esistenza di una lotta per l'egemonia, in vista di obiettivi ben differenti da quelli del movimento per la pace degli ultimi decenni; e che quindi fa temere che pure il Servizio Civile verrà visto in funzione di obiettivi di crescita di progetti che sono inconciliabili con la costruzione della Dcnanv attraverso il Servizio Civile, in alternativa alla struttura della attuale difesa nazionale.

La lotta nazionale per la Dcnanv ha il suo fondamento nell'art. 11 della Costituzione ("L'Italia ripudia la guerra..."), ha avuto il sostegno attivo di centinaia di migliaia di giovani e ha saputo portare avanti in maniera democratica, dal basso fino alle massime decisioni istituzionali, il tema politico del SC e della DCNANV. Ora essa attende che le forze politiche diano i loro contributo per realizzare una novità che è della massima importanza per il movimento per la pace e per un cambiamento nella società condiviso da gran parte degli italiani.

Note: FIRMATARI DEL PRESENTE COMUNICATO

Fabio Ceseri, delegato OFS Comm. GPSC, Andrea Cozzo, doc. Univ., Francesco de Notaris ex-senatore, Antonino Drago prof. univ., Domenico Gallo magistr., Domenico Iervolino prof. univ., Alberto L'Abate prof. univ., Fulvio Manara prof. univ., Giovanni Mandorino Centro Gandhi Pisa, Davide Morano terziario francescano, Giuliana Martirani prof. univ., Antonio Parisella prof. univ., Enrico Peyretti saggista, Giovanni Russo Spena deputato, Giovanni Salio saggista, Don Gennaro Somma obiett. fiscale, P. Alex Zanotelli comboniano

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