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10 gennaio 2004
Fonte: Associazione Culturale Telematica "Metro Olografix"
http://www.olografix.org - 13 ottobre 2003

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.: IN PRIMO PIANO :.
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Tecnologie inopportune
Un mega hard disk e un software minimo per editare audiovideo. E' il TiVo, l'integrazione di tv e computer che i grandi produttori televisivi vedono come il fumo negli occhi perché - liberando lo spettatore dalla schiavitù dell'orario - sconvolge palinsesti e tecniche di rilevamento dell'audience
FRANCO CARLINI

In Italia pochi lo conoscono, ma quell'oggetto chiamato TiVo, è la cosa più dirompente che il mondo televisivo ha conosciuto negli ultimi anni. E a ben vedere è un'idea davvero semplice, niente di più che un personal computer specializzato nella registrazione e riproduzione dei programmi televisivi. In pratica, e a farla brutale, un gigantesco hard disk, collegato a una scheda video e dotato di software piuttosto semplici per registrare i programmi ed eventualmente ri-editarli. Dunque c'è la disponibilità di uno spazio di memoria enorme (altro che le video cassette attuali) e di un trattamento digitale delle immagini. Nella versione americana, in realtà TiVo (e il collega ReplayTv) sono anche un modello di business: infatti un servizio centralizzato assiste gli abbonati curandosi lui di memorizzare i programmi preferiti e persino di registrarne altri, simili, sulla base dei gusti che il cliente lascia trasparire con le sue scelte precedenti.

Questi Personal Video Recorder (registratori video personali) sono stati considerati una bestia nera, un nemico da combattere, da parte delle grandi reti televisive e per diversi buoni motivi. Il primo è la possibilità di eliminare facilmente la pubblicità dai programmi registrati, così mettendo in discussione una decisiva fonte di finanziamento dei networks. In corso d'opera Tivo ha accettato alcuni compromessi al riguardo, ma la possibilità resta e gli spettatori la apprezzano e dunque gli inserzionisti stanno velocemente escogitando delle alternative: una è il piazzamento dei prodotti nel corpo stesso dei filmati, una cosa che è sempre avvenuta, ma che ora viene spinta in maniera decisa, facendo usare ai protagonisti una tale marca di auto, o un certo liquore o un prodotto di bellezza; in questo caso non è possibile accompagnare la comparsa del prodotto con un adeguato slogan, ma intanto c'è, si esibisce e fa la sua bella figura. La seconda strada è quella di sovrapporre piccoli messaggi pubblicitari alle immagini, come già avviene in molti programmi televisivi: in questo caso nessun Tivo può cancellare quelle scritte o quei marchi sovraimpressi. La seconda preoccupazione dei network rispetto a questa tecnologia è la
possibilità implicita che i materiali registrati (e magari ripuliti dagli spot e opportunamente rieditati e tagliati) vengano passati abusivamente in formato digitale ad altri spettatori non paganti. Quando i contenuti sono fatti solo di bit e quando l'Internet diventa a larga banda, i
rubinetti sono aperti e nessuno riesce a fermarne la circolazione più o meno lecita.

Ma il terzo e più drammatico motivo per fare la guerra a Tivo e ai suoi cugini è lo sconvolgimento nei palinsesti (e nelle tecniche per misurare il successo dei programmi) che esso comporta. Sia pure in maniera rudimentale, un servizio di questo tipo rende potenzialmente asincrona la televisione: nessuno è più obbligato a vedere il telegiornale alle 20 in punto perché anche alle 20.17 sarà disponibile in forma registrata. E alle 20:43 potrà godersi un telefilm o un dibattito che si sono svolti nel pomeriggio. Dopo avere lungamente teorizzato il palinsesto personalizzato come strumento di libertà dello spettatore, finalmente dotato della possibilità di scegliere quello che piace a sui e magari solo a lui, ci si accorge che tale modello distrugge l'intero ciclo televisivo così come è stato finora. Se si dà più potere allo spettatore, inevitabilmente occorre rinunciare al proprio potere di stabilire cosa va in prima serata e cosa in seconda.

Come testimonia il pezzo qui sotto di Ugo Vallari, l'ideologia del pluralismo televisivo praticamente infinito, come praticata dal gruppo Murdoch, viene immediatamente negata nella pratica ricorrendo a penosi artifizi il cui scopo è di mantenere comunque il controllo del pubblico, indirizzandolo vistosamente non già verso i suoi interessi, ma verso i programmi più remunerativi per l'emittente. E le cose possono solo peggiorare (per le reti televisive), grazie alla potenza della microelettronica, del software e delle reti. Tivo in fondo è un apparato abbastanza rudimentale, ma già oggi, attraverso l'Internet a banda larga, diventa del tutto realistico, almeno in linea di principio, avere accesso a milioni e non già centinaia di canali in tutto il mondo, ognuno dei quali fruibile a richiesta (on demand).

L'offerta televisiva di e-Biscom, che va cablando le più popolose città d'Italia con fibra ottica, lascia immaginare cosa potrebbe succedere quando via Internet tutto il visuale del mondo risulti disponibile. Oggi tutti possono vedere via Internet le pagine web di tutto il mondo (salvo nei paesi dove vive la censura di rete); e già oggi migliaia di radio di tutto il mondo possono essere ascoltate da ogni parte del mondo, con una ricezione quasi sempre soddisfacente; la fruizione di materiali visivi è invece limitata dalla banda ancora ristretta, sì che al massimo ci si deve accontentare di intuire qualcosina in una piccola finestra del monitor. Ma le cose non resteranno così a lungo, perché tra i pregi del capitalismo c'è almeno quello di essere perennemente alla ricerca di nuovi mercati e nuovi consumi, senza guardare in faccia a nessuno,
nemmeno ai grandi gruppi consolidati.

Certamente sarà una lotta crudele, tra i diversi soggetti, ma ci sarà e la televisione dei Vespa e dei Costanzo, dei Murdoch e dei Confalonieri, potrebbe avere gli anni contati. Non già grazie al digitale terrestre di Gasparri, ma grazie alla convergenza di tecnologie e mercati. Il che non
toglie ovviamente che quelli di ieri non si attrezzino per cavalcare il domani, ma in questa fase non possono farlo perché troppo importante è pesante è il loro business attuale. L'innovazione come al solito arriverà da altri, più agili e con la testa più sgombra.

http://www.ilmanifesto.it/oggi/art67.html
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/12-Ottobre-2003/art67.html

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Sky, la tv del pluralismo monocratico
Decine di canali con palinsesti indecifrabili, ma che tagliano via tutto
ciò che disturba mr. Murdoch
UGO VALLAURI

http://www.ilmanifesto.it/oggi/art68.html
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/12-Ottobre-2003/art68.html

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.: TECNOLOGIA&INTERNET :.
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Codice di condotta per il peer-to-peer
A promuoverlo sono grandi nomi del P2P: a loro dire un'intesa con le major è possibile anche se escludono qualsiasi filtro contro lo scambio libero di materiali. RIAA, intanto, compone 64 delle 261 denunce contro utenti P2P
http://punto-informatico.it/p.asp?i=45424

LINUX 2.6 SI PREPARA AL BRINDISI
In occasione del rilascio dell'ultima release di test del kernel 2.6, Linus Torvalds ha congelato tutte le attivita' di sviluppo secondarie e ha dato il via all'ultimissima, e si prevede breve, fase di revisione del codice
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45535

L'INFORMATICA ARRETRA IN ITALIA
Stanca lancia l'allarme ma gia' si sapeva. Gli italiani sono per due terzi analfabeti in informatica e spendono meno in hardware nel 2002
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45548

SCO INDAGATA IN AUSTRALIA
L'Antitrust australiano indaga SCO per le sue recenti azioni relative alla rivendicazione del copyright di Linux. Primo passo verso un'inchiesta ufficiale
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45533

MSN ITALIA RINUNCIA AI DIALER
Dopo mesi di polemiche e contestazioni sul mondo dei dialer anche MSN Italia decide di farne a meno. E ammette: spesso i dialer sono stati un grosso problema per l'utenza. Applaudono i pubblicitari
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45541

RHAPSODY: LE DENUNCE RIAA FUNZIONANO
Lo sostiene il servizio di Listen.com, oggi nelle mani di RealNetworks. A suo dire la crociata legale delle major avrebbe dato nuovo slancio al proprio jukebox. Una boutade?
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45538

SPAMMER RISCHIA 471 ANNI DI CARCERE
Se verra' condannato per aver spoofato spammato e rubato un paio di account un 39enne di Filadelfia finira' la sua vita guardando le sbarre. La mano dura della legge
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45546

NESSUNO SPIA I TELEFONINI SUDCOREANI
Lo sostiene il ministro dell'informazione del paese, ex dirigente Samsung, secondo cui craccare le protezioni CDMA dei cellulari e' troppo costoso e, dunque, semplicemente non si fa
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45543

BANDA LARGA, I SOLDI DELLA REVOLUTION
Con 270 milioni di euro il Governo intende cambiare il volto della connettivita' nel meridione d'Italia, dotando le citta' di anelli broad band e infrastrutture ad alta velocita'. Lo sviluppo passa per il superbit?
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45508

RIAA DENUNCIATA UN'ALTRA VOLTA
Un provider di servizi cable, Charter Communications, aggredisce le major sostenendo che i nomi dei propri utenti sono sacri. RIAA delusa: Charter aveva assicurato piena collaborazione
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45503

ORACLE: LA PIRATERIA NON UCCIDE
L'azienda avverte che e' inutile prendersela troppo, la cosa importante e' che il cliente impari a rispettare chi gli offre il software. Non si puo' far chiudere perche' si viola una licenza
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45505

SUI BOEING LE CAM CHE SPIANO TUTTI
Se ne parla da tempo e il progetto dell'Aviazione civile americana e' ormai definito. Si oppongono i piloti ma le associazioni degli utenti parlano di telecamere salvavita
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45499

VERISIGN: TORNEREMO, PREPARATEVI
L'azienda al contrattacco: l'ICANN non ha capito la portata innovativa del nostro servizio, le critiche sono ingiuste ed e' nostro diritto portare il traffico internet dove ci pare
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45501

USA, MANO PESANTE CONTRO I CRACKER
Dal primo novembre prossimo chi viene riconosciuto colpevole di crimini informatici sara' giudicato negli States con una severita' maggiore e con pene superiori del 25-40 per cento. Proprio cosi'
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45468

IL GSM E' IL NEOBUSINESS IN IRAQ
Assegnate tre attesissime licenze che aprono i giochi di un mercato che qualcuno ritiene potra' produrre enormi profitti. Frustrate le passioni CDMA di Rumsfeld
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45489

LINDOWS 4.0: A PROVA DI WINDOWS
Avanti tutta per l'azienda di Michael Robertson: l'ultima versione del suo sistema operativo commerciale basato su Linux, prende per mano chi vuole abbandonare Microsoft e lo guida alla scoperta di nuove, semplici ed efficienti finestre
di Nicola D'Agostino
http://www.mytech.it/mytech/computer/art006010049725.jsp

Geert Lovink: my First Recession
In un prolifico flusso di produzioni cartacee, Geert Lovink, fondatore di Nettime e attento coordinatore di diverse iniziative di criticismo della rete, ha appena sfornato il suo terzo titolo in poco piu' di un anno. Dopo 'Dark Fiber' e 'Uncanny Networks' usciti per la MIT Press.
http://www.neural.it/nnews/myfirstrecession.htm

NETSCAPE AL CAPOLINEA
La storia del famoso browser sembra essere arrivata alla parola fine.
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2417

TENSIONE SUL FRONTE FILE-SHARING
Una proposta di legge americana sembrerebbe la causa: vediamola insieme.
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2420

MICROSOFT BREVETTA UN PEZZO DI IM
Aggiudicato il brevetto su una funzione di instant messaging utilizzata da tutti gli sparamessaggini. Ma con Yahoo! e AOL la guerra e' fredda
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45513

CONFERMATI 5 ANNI AL WEBMASTER CINESE
Il regime pechinese e' inflessibile con l'uomo che raccoglieva su internet notizie sui desaparecido cinesi, quell'esercito di arrestati di cui non si sa piu' nulla
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45523

A RISCHIO META' DEI DOMINI SLOVACCHI
In pochi pagano i domini .sk, firmano il contratto con l'ente gestore e dichiarano la propria identita'. Cosi' 40mila domini e relativi siti rischiano di sparire dalla rete
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45524

AFGHANISTAN, TALLERI PER LE TLC
La Banca Mondiale approva un fondo da 22 milioni di dollari per sviluppare l'infrastruttura di telefonia e TLC del paese
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45522

FACILE COMPRARE ONLINE ARMI BIOLOGICHE USA
Una clamorosa inchiesta del braccio investigativo del Congresso mette in luce quanto sia facile acquistare materiali che non servono piu' al Pentagono. Con cui costruire di tutto
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45521

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.: TEMI&APPROFONDIMENTI :.
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Brevetti software: la lotta è solo all'inizio
di Fiorello Cortiana e Monica Frassoni

La direttiva europea sulla "Brevettabilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici" è stata approvata dal Parlamento Europeo nella prima delle due letture previste dal processo di codecisione, ora, prima della seconda, ci saranno le eventuali modifiche del Consiglio. Una prima valutazione del testo, approvato con numerosi emendamenti, deve partire dalla considerazione che dopo l'approvazione della direttiva sul diritto d'autore (EUCD) questa sui brevetti conferma la subalternità industriale e culturale dell'Europa agli USA e al peso che sulla loro normativa hanno le multinazionali, in particolar modo quelle che hanno scommesso e sostenuto il candidato vincente alla Casa Bianca.

Risulta quindi confermato il peso dell'alleanza tra le multinazionali dell'informatica (BSA) al fine di fare approvare normative che consentano loro un'azione comune come "cartello" nei confronti dell'innovazione nel mondo software. Nello stesso tempo occorre valutare positivamente la straordinaria mobilitazione di diverse centinaia di migliaia di persone che in ogni modo, in particolare via e-mail, hanno saputo mettere in atto una campagna di informazione e pressione verso i parlamentari europei, che erano ed in gran parte sono assolutamente ignoranti sulla questione. Il testo finale approvato e una certa ridondanza degli emendamenti approvati, mettono
in luce non solo una riduzione del danno rispetto alla ipotesi Mc Carthy (la portavoce della direttiva), ma anche una prima consapevolezza rispetto alle problematiche dell'era digitale e della società della comunicazione al di là della sola tv.

Alcuni emendamenti in particolare hanno contribuito a limitare le intenzioni iniziali, ad es. "la semplice attuazione di un metodo altrimenti non brevettabile su di un apparecchio come un elaboratore non è di per sé sufficiente per concludere che sia presente un contributo tecnico. Di conseguenza, un metodo per attività commerciali, di elaborazione di dati o di altro tipo che venga attuato per mezzo di elaboratori elettronici, in cui l'unico contributo allo stato dell'arte non sia tecnico, non può costituire un'invenzione brevettabile." " Le invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici vanno rivendicate con riferimento a un prodotto, quale un apparecchio programmato, o a un processo svolto da tale apparecchio.

Di conseguenza, l'utilizzo di singoli elementi di un programma per elaboratore in contesti che non comportano la realizzazione di un prodotto o un processo regolarmente rivendicato non deve costituire una violazione di brevetto". In ogni caso, la legislazione degli Stati membri deve assicurare che i brevetti presentino un carattere di novità e implichino un'attività inventiva per impedire che ci si appropri di invenzioni già di dominio pubblico inserendole semplicemente in un programma per elaboratori elettronici". Inoltre, relativamente all'alfabeto informatico: " un algoritmo è intrinsecamente non tecnico e, pertanto, non può costituire un'invenzione tecnica. Tuttavia, un metodo che comporti l'utilizzazione di un algoritmo può essere brevettabile purché venga usato per risolvere un problema tecnico.

Ciononostante, un brevetto concesso per tale metodo non deve permettere che si monopolizzi lo stesso algoritmo o la sua utilizzazione in contesti non previsti nel brevetto". Per ciò che riguarda l'interoperabilità: "Gli Stati membri assicurano che, in ogni caso in cui l'uso di una tecnica brevettata sia necessario per un fine importante quale ad esempio garantire la conversione delle convenzioni utilizzate in due diversi sistemi o reti di elaboratori elettronici, così da consentire la comunicazione e lo scambio dei dati fra di essi, detto uso non sia considerato una violazione di brevetto". Per ciò che riguarda i modi trovati per svolgere funzioni:" le soluzioni attuate mediante elaboratore elettronico rispetto a problemi tecnici non siano considerate invenzioni brevettabili solo perché migliorano l'efficacia nell'impiego delle risorse del sistema di trattamento dei dati". E' anche iniziata emergere, finalmente, la contraddizione relativa all'Ufficio Europeo dei Brevetti, alla sua prepotenza e alla sua assoluta non trasparenza :"Il Parlamento europeo ha chiesto a più riprese che l'Ufficio europeo dei brevetti rivedesse le sue norme di funzionamento e che fosse soggetto a controllo pubblico nell'esercizio delle sue funzioni. In proposito, sarebbe particolarmente opportuno rimettere in discussione la prassi in base alla quale l'Ufficio europeo dei brevetti percepisce introiti per i brevetti che rilascia, in quanto tale prassi nuoce al carattere pubblico di tale organismo". Il Parlamento europeo ha chiesto la revisione delle norme di funzionamento dell'Ufficio in questione, onde garantire che esso "sia soggetto a un obbligo di pubblicitànell'esercizio delle sue funzioni".

Questo blocco sociale legato, professionalmente o in altri modi, ad un bene che per la sua natura particolare più circola, più viene scambiato, più si accresce, un blocco sociale che vede nella
condivisione della conoscenza una condizione vitale, ha manifestato una prima consapevolezza di sé, riconoscendosi una diretta implicazione politica in quanto oggetto di decisione del Parlamento Europeo. Ora la stessa procedura per l'approvazione definitiva della direttiva e poi i diciotto mesi concessi alle singole nazioni per il suo recepimento, consentono una ulteriore riduzione del danno e, affinché ciò accada, occorre una ulteriore mobilitazione nazione per nazione e quindi, di nuovo, verso il Parlamento Europeo. Intanto si profila all'orizzonte il World Summit sull'Information Society, a Ginevra il 2 Dicembre. Appare con evidenza il legame con quei movimenti economici e sociali che a Cancun si sono mobilitati contro le logiche di subordinazione alla logica liberista del vivente biologico, per questo è importante che al Forum Sociale Europeo di Parigi la questione della conoscenza, della sua condivisione e della sua proprietà, diventino una questione costitutiva per dare un'altra possibilità agli abitanti di questa piccola terra.

Senatore del Gruppo Verdi-Ulivo e co-Presidente Verdi-Ale al PE

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.: DALLA RETE A(LLA) CARTA E RITORNO :.
di Marco Trotta matro@bbs.olografix.org
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Il ministro Gasparri e le telestreet

Il DDL Gasparri per il riordino del sistema informativo diverrà legge, salvo nuove sorprese, a metà novembre. Ma insieme ai primi risultati che hanno reso esplicito quali interessi salvaguarderà (+4% per Mediaset in borsa, grazie alla prevista abolizione del limite antitrust che porterebbe l'azienda a crescere di oltre un miliardo di Euro, secondo gli analisi), ci sono buone notizie per il mondo delle Telestreet. Infatti, in coda alla votazione della camera del 2 Ottobre, sono stati approvati 3 ordini del giorno (su 40 presentati - www.camera.it) giudicati "rivoluzionari". In questi si riconosce il ruolo sociale e non profit delle Telestreet come "comunicazione partecipata (che) rappresenta la nuova frontiera per una compiuta libertà di informazione", impegnando il governo a " non procedere alla chiusura delle “televisioni di strada” in mancanza dei risultati di un'indagine che consentano una specifica normativa in materia" e a promuovere regolamenti e normative che permettano l'utilizzo di frequenze inutilizzate e inutilizzabili (coni d'ombra) per queste realtà. Purtroppo il tentativo di introdurre un'emendamento alla Gasparri per assicurare il 10% delle frequenze digitali alla comunicazione non profit e sociale, è stato bocciato, ma ora diventerà una proposta di legge che la rete delle Telestreet vaglierà e presenterà a breve (a dicembre un convegno sul tema, probabilmente). Intanto, non sarà chiusa Peccioli TV (Carta 35), grazie all'opposizione di tutto il paese con in testa il sindaco. Forse riaprirà anche "Disco Volante", mentre altre realtà nel paese stanno resistendo ai sigilli del ministero.
Info: www.telestreet.it

...

Il 29 Ottobre in tutta Italia sarà il "Linux Day". L'iniziativa, giunta alla terza edizione, è promossa dall'Italian Linux Society insieme ai Linux User Group (i "club" di utenti linux sul territorio - LUG) con l'intento di " avvicinare i “non addetti” al mondo di GNU/Linux e in
generale al Software Libero". Sulle pagine del sito http://linuxday.linux.it c'è il programma dettagliato di tutti gli eventi sparsi per l'italia che vanno dalle conferenze ai seminari, dai worshop agli installation party. Quest'ultime sono vere e proprie feste dove portare il proprio computer per condividere programmi o installare, con l'aiuto di gente preparata, software libero e liberarsi di quello Microsoft, per esempio. Tra i tanti appuntamenti,da segnalare quello di Milano (http://milano.linux.it) con seminari e dibattiti sull'utilizzo di software libero nella scuola e nella pubblica istruzione. A Firenze, invece, si sta preparando "Smanettoni senza frontiere", sui temi dell'utilizzo del software open-source nei paesi in via di sviluppo, del riciclaggio di tecnologia di smessa e del superamento del divario digitale
(http://www.firenze.linux.it)

Per rimanere in tema: Il CIES organizzerà a Roma, dal 27 al 29 Ottobre, presso la propria sede (via delle Carine 4, M Colosseo) un corso rivolto a giornalisti e pubblicisti sui temi del World Summit of Information Society a Ginevra dal 10 al 12 Dicembre. Ci si può iscrivere entro il 18 Ottobre (tel.0677264622 - corso gratuito, vitto e alloggio garantiti). I temi affrontati: divario digitale e tecnologie per lo sviluppo, libertà d'informazione, software libero come strumento per la creazione di nuovi modelli di economia e relazione
(http://www.cies.it).

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Associazione Culturale Telematica
"Metro Olografix"
http://www.olografix.org
info@olografix.org

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a cura di Loris "snail" D'Emilio
http://www.olografix.org/loris/

Hanno collaborato a questo numero:
Nicola "nezmar" D'Agostino
http://www.olografix.org/nezmar
Marcello "marcellino" Sonaglia
http://www.olografix.org/marcellino
Alessio "isazi" Sclocco
http://www.olografix.org/isazi

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