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Il Brasile traccia una rotta per Linux

Troppi i soldi spesi per licenze sul software: per questo il Governo di Lula vara linee guida che spingeranno i sistemi open source nella pubblica amministrazione e laddove possano portare ad un risparmio. Ma non ci sono obblighi pro-Linux
25 novembre 2003
Punto Informatico

Brasilia (Brasile) - La burocrazia brasiliana, un enorme apparato che si occupa di uno dei più grandi paesi del mondo, subirà un innesto progressivo di software libero: questo è quanto ha deciso l'amministrazione del presidente Luiz Inacio Lula da Silva.

Il governo brasiliano ha messo a punto delle linee guida che dovranno ispirare le pubbliche amministrazioni, le università e le aziende di stato, tutti ambienti nei quali, secondo gli esperti consultati dal Governo, l'introduzione del software aperto può portare considerevoli vantaggi in termini di risparmio.

I progetti del Governo non sono quelli di rimpiazzare i sistemi proprietari quanto, invece, agevolare la possibilità di scegliere le alternative open. In questo senso, per esempio, il settore pubblico potrà acquistare nuovi computer soltanto se su di essi non vi è pre-caricato un sistema operativo piuttosto che un altro. Allo stesso modo, le agenzie governative non dovranno necessariamente passare a Linux ma verrà loro chiesto di determinare in quali settori di attività l'introduzione di Linux e di software aperto potrebbe essere compiuta e con quali possibili risultati.

La divisione locale di Microsoft, interpellata dai giornalisti, ha sottolineato la continua crescita nelle vendite delle piattaforme sviluppate dall'azienda e ha dichiarato di non ritenere che le novità introdotte dal Governo porteranno a cambiamenti significativi del mercato in tempi rapidi. Secondo Ricardo Sigaudo, direttore dell'integrazione dei sistemi presso il ministero della Pianificazione brasiliano, passare a Linux richiederà molto tempo. "Si potrebbe - ha affermato - raggiungere forse l'80 per cento delle agenzie governative entro tre anni". Secondo Emilio Umeoka, direttore generale di Microsoft Brazil, "ci sono studi che dimostrano come il total cost of ownership e la manutenzione delle tecnologie Microsoft possono essere più economiche del 16 per cento rispetto a Linux". L'azienda, come tutti i produttori di software proprietario, potrà poi reagire alla mossa con operazioni di sconto sulle licenze e altre formule di mercato per continuare a spingere i propri prodotti.

In realtà la novità si deve, secondo gli analisti, ad una semplice osservazione della bilancia commerciale in materia di software. Per il 2001, infatti, Softex (la società brasiliana per la promozione del software di qualità) ha calcolato in più di un miliardo di dollari la differenza tra il valore del software importato rispetto a quello esportato. E secondo i responsabili governativi, il Brasile ogni anno spende l'equivalente di circa 25 milioni di euro in licenze sul software. Cifre troppo elevate per un governo, come quello di Lula, tutto teso a contenere la spesa pubblica.

Tra i massimi sostenitori locali dell'open source c'è l'influente Istituto nazionale di tecnologie dell'informazione (ITI), un ente che ha già avviato sperimentazioni e analisi per capire in quali campi applicativi Linux e soci potrebbero dare il meglio di sé. L'idea degli esperti è che l'uso del software aperto potrà consentire al Brasile di far giungere più rapidamente il computing e le tecnologie informatiche, per esempio attraverso le scuole, anche a quelle classi di persone che fino ad oggi sono state escluse dalla rivoluzione digitale.

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@peacelink - 8/10/2025 11:32


“Chat Control” è il nome di una proposta di regolamento dell’ per il contrasto degli abusi sessuali su minori (). Obbliga i fornitori di servizi digitali di “rilevare” contenuti sospetti nelle comunicazioni private.
Il testo proposto include l’obbligo di scansione preventiva, anche per comunicazioni cifrate (end-to-end), mediante tecnologie “client-side scanning”: cioè il contenuto verrebbe analizzato prima che sia cifrato e inviato.

@peacelink - 8/10/2025 11:27

Chat Control è in forte bilico dopo che il gruppo parlamentare tedesco della CDU/CSU ha dichiarato pubblicamente la sua contrarietà. Il regolamento 2022/0155 dell'Unione Europea sul contrasto della diffusione di materiale pedopornografico online (CSAR) verrà votato dal Consiglio UE il 14 ottobre, e per essere approvato è necessaria la maggioranza qualificata di almeno il 55% dei Paesi membri che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'intera Unione.
HDblog

@peacelink - 8/10/2025 8:57


Questa immagine riassume la storia dello stabilimento siderurgico di . A sinistra c'è chi ha raccontato bugie di consolazione. A destra spiacevoli verità. Nel 2018-2019 l'ILVA veniva quotata 1,8 miliardi di euro, oggi Bedrock si propone di acquistarla a 1 euro.

@peacelink - 8/10/2025 6:46


I lavoratori portuali genovesi hanno avuto un ruolo di primo piano nella mobilitazione per la . Sono stati tra i primi ad aderire alla campagna lanciata durante l’estate dall’organizzazione umanitaria Music for peace, molto conosciuta nel capoluogo ligure.
internazionale.it/notizie/mari

@peacelink - 8/10/2025 6:41

a base in ,dove partono jet Italia - Notizie - Ansa.it

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visiterà venerdì 10 ottobre la base militare di Amari, in Estonia, ultimo avamposto dell' al confine della .

ansa.it/sito/notizie/politica/

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