Soldi per SCO che combatte Linux

Una società di investimenti mette sul piatto 50 milioni di dollari per dare nuova forza a SCO nel mercato Unix e nelle aule dei tribunali
20 ottobre 2003
Punto Informatico

Milpitas (USA) - Nelle casse di SCO Group si sono appena riversati 50 milioni di dollari, una somma investita dalla capital venture BayStar Capital in cambio del 17,5% delle azioni in circolazione dell'azienda capitanata da Darl McBride.

SCO ha spiegato che utilizzerà questo denaro per finanziare la crescita a lungo termine dell'azienda e proteggere le proprietà intellettuali di Unix. In concreto, SCO dedicherà maggiori risorse allo sviluppo delle proprie soluzioni basate su Unix e alla propria unità SCOsource, la stessa che ha il compito di difendere il copyright di Unix e portare avanti la battaglia legale contro IBM.

"Tutti quelli là fuori che dubitavano del fatto che noi avessimo i fondi necessari per finanziare l'azione legale (contro IBM, N.d.R.) possono ora mettersi il cuore in pace", ha dichiarato il portavoce di SCO Blake Stowell.

L'azienda, che da quando ha varato le nuove strategie per reclamare i diritti su Unix System V afferma di aver triplicato le proprie riserve di denaro liquido, può ora contare su una cassa di circa 61 milioni di dollari, una cifra che suona assai modesta se paragonata ai tre miliardi di dollari chiesti a IBM per violazione di licenza, infrazione di contratto e concorrenza sleale.

Negli scorsi giorni alcune fonti avevano avanzato l'ipotesi che dietro all'investimento di BayStar si potesse celare Microsoft, un colosso che secondo gli analisti non solo avrebbe tutto l'interesse per finanziare la causa di SCO, ma che figura anche fra i partner di lunga data della capital venture. Il big di Redmond ha tuttavia negato qualsiasi coinvolgimento nell'affare e SCO ha assicurato che i capitali alla base dell'investimento di cui è beneficiaria provengono esclusivamente da BayStar e da Royal Bank of Canada.

"BayStar Capital investe solo in società orientate alla crescita che abbiano un robusto management, effettive opportunità di mercato e un solido business plan, tutte caratteristiche che noi crediamo si trovino alla base di SCO e ne possano garantire il successo", ha commentato Lawrence Goldfarb, general partner di BayStar. "SCO possiede il maggior assetto di software Unix dell'industria dell'IT, ha 20 anni di storia nel fornire soluzioni software affidabili agli utenti finali di tutto il mondo, e un aggressivo e maturo team dirigenziale focalizzato nel far crescere i profitti".

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