CyberCultura

Dal sito

  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (Finlandesi, rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone
  • CyberCultura
    Costruire le alternative digitali

    Intelligenza Artificiale per la pace: un nuovo corso di formazione

    PeaceLink e Pax Christi rinnovano l'impegno a promuovere un uso critico e pacifista dell’Intelligenza Artificiale generativa di testi. Il corso si propone come un aggiornamento rispetto alle importanti novità emerse di recente.
    7 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

OSS e Governi: è vero amore?

Molti governi stanno decidendo di passare a Linux, e di abbandonare MS...ma si tratta di una reale convinzione delle potenzialità del Pinguino o è solo una ripicca verso la casa di Redmond?
13 settembre 2003
Linux Help

Prima i fatti: in maggio Monaco di Bavierà è assurta agli onori della cronaca pe rla sua decisione di passare a Linux oltre 14000 PC, con conseguente batosta per MS.
Anche se il contratto era solo di 35 milioni di dollari, Steve Ballmer si è precipitato a Monaco per convincerli a non farlo, e MS ha messo sul campo uno sconto enorme per i suoi prodotti.
Non è bastato! MS ha perso e i responsabili cittadini hanno dichiarato che si trattava di una questione di principio: Monaco voleva il totale controllo sul suo software.
Purtroppo per Microsoft, Monaco non è stato un caso isolato, e per tutta l'estate si sono succeduti annunci di contratti vinti da Linux ai danni di MS.
Per par condicio c'è anche da dire che in alcuni posti MS ha vinto rispetto a Linux, ma si trattava di rimpiazzare UNIX, e non Linux, quindi in realtà lo scontro è a totale favore di Linux, per ora.
Il brasile ha abbracciato l'Open Source per motivi ideologici, la Cina per non dover dipendere da fornitori americani per i suoi sistemi, l'India per non dover spendere milioni di dollari in licenze.
Questo mese Giappone, Corea del Sud e Cina hanno siglato un accordo per la realizzazione di alternative OSS a Microsoft.
Ma come mai c'è questa fuga in massa da Microsoft?
Principalmente perchè tutti i governi sopracitati si sono resi conto che ormai le amministrazioni generano miliardi di file (dal certificato di nascita, fino alla mappatura del DNA).
E che utilizzando Microsoft tutti questi file sarebbero immagazzinati, e sono al momento immagazzinati in uno standard proprietario chiuso e non documentato.
Se domani tutti i file di word risultassero illeggibili se non con l'ultima versione di Word, tutto il modo dovrebbe comprarla, mettendosi di fatto nelle mani di un'unica azienda a livello mondiale.
Secondo IDC le spese ICT mondiali dei governi sono intorno ai 20 miliardi di dollari annui, con un tasso di crescita del 10% per i prossimi cinque anni.
Microsoft ne controlla direttamente oltre 3 miliardi di questi soldi, ma si tratta di un mercato chiave: infatti se il modulo per le tasse del governo è rilasciato in formato .doc tutti i cittadini dovranno avere Word per leggerlo, e così via.
Ai politici l'Open Source piace, e per diversi motivi: innanzitutto è trasparente, può essere modificato, non si dipende da un venditore e soprattutto è gratis.
Ovviamente non tutti i produttori software sono preoccupati: Oracle non ha nulla da temere dall'OSS per i suoi database, mentre invece Microsoft ha più o meno tutti i suoi prodotti coperti da alternative Open Source.
Ciò spiega il diverso atteggiamento di Oracle e MS verso Linux: per Oralce è il futuro, e lo ha più volte dichiarato, per MS è un cancro!.
Se Microsoft verrà scalzato dalle agenzie governative ci guadagneranno in molti: i grossi integratori (IBM) che dovranno ridisegnare gli applicativi, le distribuzioni (red Hat e SuSE) che venderanno le loro distro ai governi e le piccole aziende di sviluppo che realizzerano prodotti Open Source per le realtà locali.
Ma Microsoft non sta a guardare: prima ha cercato di screditare Linux, poi ha cercato di imitarlo con il programma Shared Source ed adesso sta cercando farlo dichiarare anti-concorrenziale per mezzo della Initiative for Software Choice, un'associazione di produttori software patrocinata da MS.
E quindi a questo punto rispondiamo alla domanda del titolo: Linux ed i govenri: è vero amore?
IMHO non si può parlare di amore incondizionato per il pinguino, ma certamente in questo momento Linux e Governi hanno un nemico comune: Microsoft, e l'avere un nemico comune è il miglior collante per le alleanze, come insegna la storia.

Articoli correlati

Sociale.network

loading...

Dal sito

  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (Finlandesi, rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone
  • CyberCultura
    Costruire le alternative digitali

    Intelligenza Artificiale per la pace: un nuovo corso di formazione

    PeaceLink e Pax Christi rinnovano l'impegno a promuovere un uso critico e pacifista dell’Intelligenza Artificiale generativa di testi. Il corso si propone come un aggiornamento rispetto alle importanti novità emerse di recente.
    7 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...