CyberCultura

Dal sito

  • Pace
    Storia di un percorso e di un approdo per un viaggio appena cominciato

    “Una panchina per la Pace" a Foggia

    Le panchine nei pressi delle scuole sono il luogo in cui i ragazzi e le ragazze amano sostare, incontrarsi, chiacchierare, raccontarsi. Quella esperienza di pace può essere coltivata con amore e può prendere il posto dell'atteggiamento guerresco per diventare una bussola dell’agire umano.
    8 aprile 2025 - Antonietta Lelario e Donata Glori (Circolo la Merlettaia di Foggia e coordinamento Capitanata per la Pace)
  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (Finlandesi, rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone

Nella PA lo sbarco dei formati aperti

I documenti della pubblica amministrazione dovranno essere conservati in almeno un formato open source. Sulla scelta dei software massima autonomia ai singoli enti. Spinta invece ai programmi sviluppati dalla PA
11 settembre 2003
Punto Informatico
Il Ministro Stanca Roma - I documenti della pubblica amministrazione italiana potranno essere realizzati con qualsiasi software scelto dall'ente che li produce, ma almeno una copia di ciascuno di essi dovrà essere in formato open source.

Questo è probabilmente il cuore di una direttiva annunciata ieri dal ministro all'Innovazione Lucio Stanca che, a suo dire, avrà il compito di promuovere nella PA nostrana la pluralità dei sistemi informatici.

Partendo dal lavoro di analisi della Commissione ministeriale che ha indagato sul possibile impatto dell'introduzione di software libero nella pubblica amministrazione, Stanca ha dichiarato che "verrà riaffermata l'utilità della pluralità dei sistemi e, quindi, la responsabilità della singole amministrazioni nell'effettuare la libera scelta del software da adottare sulla base di un'analisi tecnica, organizzativa ed economica, ossia il rapporto tra costi e benefici".

Massima autonomia, dunque, alle amministrazione che avranno comunque l'impegno di conservare i propri documenti in formato libero, per poter garantire nel tempo l'accesso a quei materiali anche con software non proprietario.

Secondo Stanca, al centro del lavoro della Commissione e della imminente direttiva sono alcuni obiettivi di fondo: "Tutelare la pubbliche amministrazioni in termini di riservatezza dei dati, privacy, sicurezza, funzionalità, continuità del servizio; di ottimizzare gli investimenti nella PA; attraverso l'e-Government favorire la diffusione dell'innovazione tecnologica in Italia; garantire le condizioni di sviluppo e promozione del mercato".

Tutto questo, secondo il ministro, spinge ineluttabilmente verso il software libero che nel nostro paese "rappresenta una importante opportunità" e "sta assumendo un valore rilevante per la sua pervasività nella pubblica amministrazione, nell'informatica e telecomunicazioni, nella scuola, nell'università e ricerca, oltre che nelle imprese". In particolare Stanca ha fatto notare come secondo il FLOSS ("Free/Libre and Open Source Software Survey and Study" della Berlecon Research di Berlino) in Italia si trovano il 7,8 per cento del totale degli sviluppatori open source (al primo posto c'è la Francia con il 16,4, seguita dalla Germania con il 12,4 e dagli USA con il 10,3 per cento).

In realtà uno degli elementi fondanti della direttiva sarà il riuso del software sviluppato in seno alla pubblica amministrazione. Questi software, ha spiegato Stanca, devono girare tra le amministrazioni, per abbattere i costi e ottimizzare gli investimenti di sviluppi. Ed è per questo che saranno messi a punto appositi strumenti per la conoscenza e il riuso dei software tra gli enti della PA. D'altra parte, proprio la Commissione sull'open source aveva rilevato che il 61 per cento dei costi sostenuti dalla PA sul software è legato ai programmi "custom", quelli cioè sviluppati da singole amministrazioni e oggi raramente distribuiti ad altri enti della PA.

Articoli correlati

Sociale.network

loading...

Dal sito

  • Pace
    Storia di un percorso e di un approdo per un viaggio appena cominciato

    “Una panchina per la Pace" a Foggia

    Le panchine nei pressi delle scuole sono il luogo in cui i ragazzi e le ragazze amano sostare, incontrarsi, chiacchierare, raccontarsi. Quella esperienza di pace può essere coltivata con amore e può prendere il posto dell'atteggiamento guerresco per diventare una bussola dell’agire umano.
    8 aprile 2025 - Antonietta Lelario e Donata Glori (Circolo la Merlettaia di Foggia e coordinamento Capitanata per la Pace)
  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (Finlandesi, rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone

Voler affermare che realmente il Sole stia al centro del mondo, e non si rivolti in se stesso senza correre dell'oriente all'occidente, e che la Terra stia nel terzo cielo e giri con somma velocità intorno al Sole, è cosa molto pericolosa non solo d'irritare tutti i filosofi e teologi scholastici, ma anco di nuocere alla Santa Fede con rendere false le Scritture Sante.

Roberto Bellarmino - cardinale; 1542 - 1621; a proposito delle teorie di Galileo

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...