Bio-loggia, dove il consumatore controlla il produttore
Tu mi vendi i tuoi prodotti, ma io consumatore in qualsiasi momento posso venire a controllare come li produci; i prezzi della merce devono essere calmierati e chi vende ai banchi, se non è il titolare, deve essere assunto: è tutto nel «Regolamento per gli espositori» della «Bio-loggia», il mercato di prodotti biologici che dai primi di novembre è alla Loggia di Banchi di Genova, a ridosso del porto antico, ogni quindici giorni.
La Bio-loggia dal 2001 al 2004 si è trovata a combattere insieme a centri sociali e associazioni del centro storico contro la privatizzazione della Loggia di Banchi, da cui prende il nome. La Loggia, una grande sala coperta circondata da grandi vetrate che fu la prima Borsa dei mercanti a Genova, secondo qualche assessore comunale doveva tramutarsi in caffetteria, agenzia di viaggi attraversata da un passaggio che nel progetto di un gruppo di imprenditori veniva definita «una sorta di piazza cittadina». Insomma privatizzata.
Siccome però il progetto uscì fuori proprio l'anno del G8, a dicembre del 2001 la Loggia fu occupata per un giorno dal Genoa social forum e la questione della destinazione dello spazio divenne argomento di diversi consigli comunali. Rifondazione propose addirittura un referendum tra la popolazione. Nel settembre 2002 le associazioni ambientaliste e il Forum sociale del centro storico presentarono un ricorso al Tar per bloccare i lavori, trovando l'appoggio insperato della Sovrintendenza che nel gennaio 2003 disse che la Loggia non andava toccata. Così nel settembre del 2004 la giunta di Pericu ritirò il progetto. Da allora il Comune, poco alla volta, ha ripreso a farci mostre, incontri ed esposizioni. Ma la Bio-loggia ha perso fiato. Lo riprende ora dentro la Loggia di Banchi due volte al mese, con l'obiettivo di trovare un'altra sede nel centro storico negli altri due sabati che restano. E intorno al nuovo regolamento per i venditori-produttori si sono già creati una quindicina di gruppi d'acquisto.
«Sui prezzi non ci si capisce più niente - dice uno degli animatori della Bio-loggia, Gilberto Turbiani, veterinario e allevatore di Montezemolo - Da un po' di tempo a questa parte è passato il concetto "più è caro più è buono". Noi invece vogliamo solo produttori e non intermediari. In secondo luogo chiediamo la tracciabilità e le spiegazioni sulla lavorazione per informarti che ad esempio un pane è fatto con grano biologico coltivato proprio da chi ti sta vendendo la pagnotta. Insomma vogliamo lanciare il messaggio che mangiare sano è ancora possibile e non è cosa da ricchi».
Questa di aprire la Bio-loggia solo a chi produce e far accettare loro il calmiere con un prezziario che viene proposto anche ai gruppi d'acquisto non è stato per niente facile e ha reso scontento qualcuno. Ma gli organizzatori sono convinti che presto i banchi saranno sempre di più e offriranno non solo frutta e verdura, pane, olive e olio, torte salate, salumi e formaggi, ma anche uova, carne o prodotti artigiani ecocompatibili e libri e testi su agricoltura, ambiente, salute e alimentazione, oppure le merci delle botteghe del commercio equo solidale, proprio come dice il Regolamento. E tra le regole hanno scritto anche: «Non si potranno utilizzare generatori di corrente con motore a scoppio».
Mele tra un euro e mezzo e due euro e mezzo al chilo, pomodori a uno e mezzo, pane di vario tipo dai 3 euro e sessanta ai sei euro: «Il primo problema che ci siamo posti come consumatori è stato perché un miele in un mercato bio deve variare dai 4 ai 14 euro? Forse che il secondo pettina le api? - s'infervora Jeanne - Allora prima di tutto chiediamo di tarare un prezzo più corretto possibile e se c'è qualche lavorazione particolare di segnalarla all'acquirente con un cartello di spiegazione». Ad esempio, Tiziano Damiano, 39 anni, coltivatore di olive taggiasche a Chiusa Vecchia nell'imperiese, dice che «l'olio di taggiasche fatto bene non può costare meno di 12 euro al litro». Vicino a lui Piero, dipendente in regola di un allevamento vicino a Salice Terme con una quarantina di capre e una quindicina di mucche, ha esposto un questionario della Bio-loggia. Alla domanda «Usi prodotti chimici?», ha scritto a caratteri cubitali «Assolutamente no». Piero spiega che «per fare un chilo di formaggio ci vogliono dieci litri di latte» e che «il latte di mucca bio si vende a 50 centesimi al litro e quello di capra a 90-95 centesimi, tenuto conto che una mucca allevata bio rende il 30% in meno delle altre». La caciotta di capra alla fine costa 20 euro al chilo.
C'è una voglia di terra, di ritorno ai gusti e ai profumi, che non è né poesia nè bla-bla, ma un consumo critico, criticissimo. «La gallina e la mucca chi la vede più? - osserva Gilberto - Ritorniamo all'uso delle mani, dico io, che invito le scolaresche a Montezemolo e faccio girare l'impasto di carne ai bambini. Dico che i conservanti non si devono usare perché fanno male. Di recente una maestra mi ha detto che i bambini a una fiera hanno subito addocchiato l'etichetta di un produttore che usava E250 e E252, sospettati di essere cancerogeni, e hanno protestato. Ah che soddisfazione!».
Sociale.network
RID - Rivista Italiana Difesa - #Spesemilitari, ecco come l’Italia è arrivata al 2%
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#Palestina #Israele
Proteste pro Pal: annullato l’incontro di #Cingolani, Ad di #Leonardo, al Festival dell’Innovazione - la Repubblica
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Nuovo drone di precisione per colpire l'Ucraina, ecco come attacca ora la Russia
Il drone ha generato allarme in #Ucraina che, su questa particolare tecnologia, gli #Fpv in fibra ottica, è indietro rispetto alla #Russia, anche se sta recuperando con 35 aziende dedicate alla produzione di queste piattaforme.
https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/russia-ucraina-guerra-droni-fibra-ottica-precisione-cosa-sono_5hgqnQmOEeqloh3kW1szL4
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Missione umanitaria nell'inferno dell'#Ucraina - AGR Basilicata
https://agr.regione.basilicata.it/post/missione-umanitaria-nellinferno-dellucraina/
Perché l’#Ucraina sta vincendo la guerra | Agenzia Comunica
Yuval Noah #Harari
https://www.agenziacomunica.net/2025/10/09/perche-lucraina-sta-vincendo-la-guerra/
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La missione del Movimento europeo di azione non violenta in #Ucraina
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#Zelensky, 'i #Tomahawk possono costringere Mosca a negoziare'
Repubblica
#Ucraina
Guerra #Ucraina, attacco record di #droni in #Russia (sorpresa): colpita raffineria di #petrolio a 2.000 km dal confine
https://www.ilmessaggero.it/mondo/guerra_ucraina_drone_record_2000_km_attacco_russia_sorpresa_impreparata_perche-9112373.html
#Russia #Ucraina
#Nato, #droni armati e nuove regole: la risposta alla #guerra ibrida
https://www.ilsole24ore.com/art/ucraina-nato-valuta-risposta-armata-guerra-ibrida-vladimir-putin-AHldqi4C
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Perché l'#Occidente non deve sottovalutare l'innovazione militare russa - Formiche.net
https://formiche.net/2025/10/perche-loccidente-non-deve-sottovalutare-linnovazione-militare-russa/#content
#DavidMcBrite
La Corte ha respinto oggi il ricorso.
#Australia
Alcuni mesi fa, #DavidMcBride, aveva richiesto un permesso speciale per presentare ricorso all’Alta Corte d’#Australia.
Oggi l’Alta Corte ha respinto tale richiesta:
👉 hcourt.gov.au/sites/default/files/special-leave-applications/2025-10/09-10-25%20Results.pdf
Le carte della nostra #storia, gli archivi privati per tutti - Ansa.it
L'edizione 2025 della Domenica di Carta intende riportare l'attenzione sul valore identitario, culturale ed economico degli #archivi familiari, custodi della #memoria storica diffusa sul territorio.
https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/arte/2025/10/08/le-carte-della-nostra-storia-gli-archivi-privati-per-tutti_c57f1198-e1b5-4510-a970-15beb52771ba.html?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub
#Gaza
https://www.repubblica.it/esteri/2025/10/09/diretta/israele_gaza_hamas_guerra_news_oggi_diretta-424900636/
Le #spesemilitari finanziate con tagli sulla sanità pubblica
#noriarmo https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2025/10/08/gimbe-13-miliardi-in-meno-alla-sanita-negli-ultimi-3-anni_7623df3f-95b4-491e-94f0-4bdb47a073e4.html
Macia per la #pace
12 ottobre 2025
#calendario
https://www.perugiassisi.org/marcia-2025/
#pace #CGIL La manifestazione del 25 ottobre vuole essere un segnale forte in vista della prossima legge di bilancio. La richiesta è chiara: restituire potere d’acquisto a salari e pensioni, rinnovare i contratti collettivi, introdurre un salario minimo legale, tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, garantire una pensione di garanzia per giovani e precari. https://www.collettiva.it/copertine/economia/agenda-sociale-per-lavoro-pace-democrazia-yvqpjaiv