Consumo Critico

Dal sito

  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (Finlandesi, rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone
  • CyberCultura
    Costruire le alternative digitali

    Intelligenza Artificiale per la pace: un nuovo corso di formazione

    PeaceLink e Pax Christi rinnovano l'impegno a promuovere un uso critico e pacifista dell’Intelligenza Artificiale generativa di testi. Il corso si propone come un aggiornamento rispetto alle importanti novità emerse di recente.
    7 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
l'intervento

Cari Petrella e Vendola, i movimenti stanno altrove

12 dicembre 2006
Marco Bersani (Attac Italia)
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

Le dimissioni di Riccardo Petrella da Presidente dell'Acquedotto Pugliese e lo scambio di accuse tra lui e il Presidente della Regione Nichi Vendola costituiscono il doloroso epilogo di una vicenda cominciata diciotto mesi fa con tutt'altre premesse e altrettante aspettative.
Sono gli stessi diciotto mesi in cui il popolo dell'acqua ha invece costruito uno straordinario percorso, fatto di aggregazione di vertenze, di confronto sulle prospettive, di approfondimento dei contenuti e delle mobilitazioni che ha portato a costruire il primo Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua (10-12 marzo 2006) e a scrivere collettivamente una legge di iniziativa popolare per l'acqua.
Una Campagna Nazionale che vede coinvolte 56 reti nazionali e più di duecento realtà territoriali e che, da gennaio, inonderà il Paese con migliaia di banchetti di raccolta firme, iniziative, mobilitazioni per dire che l'acqua è un bene comune e un diritto umano universale e che il servizio idrico è un servizio pubblico da sottrarre alle leggi della concorrenza e del mercato.
Se riflettiamo con attenzione è proprio nella differenza tra quanto è avvenuto ai vertici istituzionali pugliesi e quanto nel medesimo periodo è stato prodotto nel percorso intrapreso dai movimenti che si può capire dove sta l'errore.
Sta nel fatto che tanto Nichi Vendola quanto Riccardo Petrella per diciotto mesi non hanno pensato di avviare un percorso di partecipazione e di coinvolgimento dei movimenti in un compito aspro, complesso e difficile come quello della ripubblicizzazione dell'acquedotto pugliese, con interessi in gioco fortissimi e con una battaglia politica e culturale da affrontare.
Entrambi hanno autoreferenzialmente pensato che l'immaginario suscitato dalle loro nomine fosse garanzia necessaria e sufficiente, una delega in bianco in attesa del miracolo prodotto da «due uomini soli al comando».
Non poteva che finire così e anche le reciproche accuse e dichiarazioni che, dolorosamente per tutti, Nichi Vendola e Riccardo Petrella si scambiano via stampa in questi giorni, fanno parte del medesimo scenario.
Nessuna parola ai movimenti, bensì l'implicita richiesta di schierarsi. «Chi sta con Petrella alzi la mano, e alimenti tutti i luoghi comuni sulla politica impossibile da cambiare a dispetto della genuina società civile».
«Chi sta con Vendola alzi la mano, e alimenti tutti i luoghi comuni sui movimenti come radicalità astratta e testimoniale a dispetto del necessario realismo imposto dal compito di governare».
No grazie. I movimenti oggi non stanno né con Riccardo Petrella né con Nichi Vendola.
Stanno altrove.
Stanno nei luoghi del conflitto e delle vertenze territoriali, stanno nella faticosa costruzione di una vertenza nazionale -dentro la quale si sono fatti parte attiva, addirittura legislativa- stanno costruendo democrazia partecipativa dal basso.
Senza santi, né eroi. Ma con migliaia di donne e uomini che questo Paese lo vogliono cambiare davvero, a partire dal riconoscimento dei beni comuni come spazio pubblico fondativo della democrazia.
E con una proposta.
Si chiuda subito il ping pong delle dichiarazioni, si costruisca da subito una assemblea nazionale dei movimenti per l'acqua, da tenersi a gennaio a Bari, per parlare di acquedotto pugliese, di lotta per la sua ripubblicizzazione e il suo funzionamento, di percorsi partecipativi da intraprendere, di mobilitazioni da costruire. E che Riccardo e Nichi vengano a portare la propria esperienza.
Non per decidere chi ha ragione e chi ha tradito.
Per riaprire una lotta di movimento per l'acqua.

Sociale.network

loading...

Dal sito

  • Disarmo
    "Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta"

    Le "Eurobombe" renderebbero il mondo un luogo molto più instabile e pericoloso

    Le armi nucleari sono terrificanti armi di distruzione di massa che prendono di mira i centri abitati. Non distinguono tra civili e obiettivi militari. Anche le armi nucleari non strategiche di oggi sono 5-10 volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
    7 aprile 2025 - Kati Juva e Arja Alho (Finlandesi, rispettivamente co-presidente di IPPNW e caporedattore della rivista Ydin.)
  • Disarmo
    PeaceLink aderisce alla mobilitazione

    No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe

    Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi
    7 aprile 2025
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali: Sardegna

    Il settore dell’aerospazio è testimoniato dal recente rinnovo dell’accordo di collaborazione siglato tra il Ministero della Difesa e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna
    7 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • Disarmo
    Mappe di un ecosistema regionale

    I distretti aerospaziali nazionali

    Ricostruire il tessuto produttivo di ogni regione significa scoprire l’esistenza di una filiera tecnologica e produttiva dedicata all’innovazione tecnologica militare
    16 marzo 2025 - Rossana De Simone
  • CyberCultura
    Costruire le alternative digitali

    Intelligenza Artificiale per la pace: un nuovo corso di formazione

    PeaceLink e Pax Christi rinnovano l'impegno a promuovere un uso critico e pacifista dell’Intelligenza Artificiale generativa di testi. Il corso si propone come un aggiornamento rispetto alle importanti novità emerse di recente.
    7 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...