Conflitti

Terrore Americano

24 gennaio 2005
Di Chris Floyd
Fonte: The Moscow Times


Più di due anni fa, abbiamo scritto su questo giornale di un programma segreto del Pentagono concepito allo scopo di fomentare il terrorismo con l’invio di agenti segreti aventi il compito di infiltrarsi nei gruppi terroristici e di orientarne e provocarne l’azione – in altre parole, di commettere atti di omicidio e di distruzione. L’obiettivo in sé aveva una doppia valenza: in primo luogo, quella di portare i gruppi terroristici allo scoperto, dove avrebbero potuto essere contro attaccati; e in secondo luogo, quella di giustificare gli attacchi dell’esercito degli Stati Uniti contro quei paesi nei quali i terroristi stavano operando -- attacchi che, nelle parole del Pentagono, metterebbero la sovranità di quelle nazioni "a rischio." Era un programma che approvava – e che in verità incoraggiava -- l'omicidio intenzionale di persone innocenti e l'imposizione della regola militare degli Stati Uniti in qualunque parte del pianeta desiderata dai leader Statunitensi.

Questo piano d’azione è adesso entrato nella fase d’implementazione.

Nei fatti, è stato addirittura ampliato, come ha rivelato la scorsa settimana Seymour Hersh del The New Yorker. Non solo gli agenti sotto guida Statunitense si infiltreranno negli esistenti gruppi terroristici e li indurranno all’azione, ma lo stesso Pentagono metterà in piedi i propri gruppi terroristici e i propri "squadroni della morte." Dopo aver imposto le proprie "credenziali" terroristiche con varie atrocità e crimini, questi gruppi guidati dagli Americani avranno poi il compito di allearsi con -- e successivamente insidiare – gli attuali gruppi terroristici.

Funzionari di alto livello del Pentagono, dei servizi di intelligence Statunitensi e della amministrazione Bush hanno confermato a Hersh che il programma sta andando avanti, sotto la direzione del Segretario della Difesa Donald Rumsfeld – esattamente come noi avevamo fatto notare qui nel mese di Novembre del 2002. Con una serie di ordini esecutivi segreti, George W. Bush ha dato a Rumsfeld l'autorità necessaria per trasformare il mondo intero in "un’area globale a fuoco libero," ha detto un alto consigliere del Pentagono. Queste operazioni segrete saranno effettuate virtualmente senza alcun tipo di controllo; in molti casi, neppure i comandanti militari più importanti nelle regioni coinvolte verranno informati al riguardo. La gente Americana, naturalmente, non saprà mai che cosa si sta facendo in loro nome.

Le unità segrete -- compresi i gruppi terroristici e gli squadroni finanziati dal Pentagono -- opereranno al di fuori di ogni vincolo di legge e di moralità. "Ci stiamo preparando a operare al fianco dei cattivi ragazzi," ha detto a Hersh un interno del Pentagono. Un altro ha paragonato l’operazione ai gloriosi giorni degli anni di Reagan & Bush: "Vi ricordate degli squadroni di destra in El Salvador? Li abbiamo fondati e li abbiamo finanziati noi. L'obiettivo adesso è di reclutare i locali in qualsiasi zona che desideriamo. E non abbiamo intenzione di dirlo al Congresso." In verità, abbiamo segnalato qui la scorsa estate che Bush ha già stanziato 500 milioni di dollari per offrire sostegno a gruppi paramilitari e di guerriglia locali nelle zone più volatili del mondo, una misura che è garantito produrrà un inutile massacro, distruzione e sofferenza per gente innocente già devastata dal conflitto.

L'attivazione della operazione terroristica del Pentagono fa parte dell’ampliamento per il secondo mandato di Bush della "guerra al terrore." Malgrado una certa retorica confusa sul ricorso alla "diplomazia," il regime di Bush sta spingendosi in avanti con una dura strategia che punta ad aprire nuovi fronti militari nella "area globale a fuoco libero." A questo scopo qualunque voce dissenziente che è presente all'interno del governo viene spietatamente eliminata. Le forze segrete del Pentagono sono organizzate per condurre operazioni in almeno 10 paesi e personale interno dell’amministrazione Bush ha detto "ripetutamente" a Hersh che "l'Iran è il prossimo obiettivo strategico."

L'Iran è stato lungamente il focus di una piccola cricca di "dominatori globali" – guidati da Rumsfeld, Paul Wolfowitz, Dick Cheney e dai loro accoliti -- che hanno costruito l'invasione dell'Iraq. Questo gruppo è determinato a "devastare l’Iran," per come l’ha messa un interno e non sono per niente scoraggiati dalla debacle in Iraq; che in verità per loro rappresenta uno stimolante successo. Il loro primo obiettivo – apertamente dichiarato anni fa, prima che G.W. Bush assumesse la carica di Presidente -- era il rovesciamento del regime di Saddam Hussein e della instaurazione di una "impronta militare" Statunitense in Iraq. Adesso tutto questo è stato portato a termine. Il fatto che abbia immerso la gente Irachena in un inferno fatto di violenza, caos, terrore ed estremismo non rappresenta un fattore di alcuna preoccupazione reale per la cricca. La loro alta retorica sulla "libertà" e sulla "liberazione" è falsa, di nessun valore e una sciocchezza insignificante destinata ad ingannare. Per ammissione delle stesse pubblicazioni della cricca, quello che cercano è il controllo strategico sulle risorse energetiche del mondo per conservare ed espandere l'egemonia geopolitica ed economica Americana nel nuovo secolo. Ogni altra considerazione -- compresa la sicurezza della gente Americana, messa a rischio in maniera crescente dalle politiche avventate della cricca -- è di importanza secondaria.

Le forze Statunitensi stanno già conducendo operazioni di ricognizione militare all'interno dell'Iran in preparazione di attacchi sui presunti impianti per la produzione di armi nucleari, ha scritto Hersh. In maniera febbrile il Pentagono sta aggiornando i programmi di guerra per "una invasione terra - aria su massima scala dell'Iran," comprendendo le nuove zone di organizzazione ora disponibili in Iraq, Afghanistan e nel Pakistan, e allo stesso tempo ricorrendo ad un gruppo terroristico Iraniano, il MEK, per lanciare operazioni segrete e atti terroristici contro Teheran. In passato una volta al MEK era stato offerta ospitalità da Hussein, che aveva usato il gruppo come tirapiedi brutale contro gli insorgenti Sciiti e quelli Kurdi. Ora Bush, "che opera al fianco dei cattivi ragazzi," ha abbracciato gli assassini del MEK come fossero i suoi propri.

Nella loro ignoranza ed arroganza, i Bushiti quasi certamente colpiranno l'Iran -- malgrado il fatto che persino i dissidenti Iraniani sostengano lo sforzo di rendere la loro nazione una potenza nucleare e che nella rappresaglia seguita ad un attacco finirebbero per unirsi ai mullah. Il risultato che ne conseguirà è quello di un lontano conflitto che sorpassa l'orrore e la grandezza del disastro in Iraq.

Nel nostro reportage originale sullo schema del terrore del Pentagono, abbiamo scritto: "Bush e i suoi gruppi stanno immergendo il mondo in un abisso, in una notte infinita fatta di omicidio e terrore -- all'ingrosso, al minuto, sponsorizzato dallo stato, privatizzato -- di paura e degradazione, servilismo, caos e della perversione di tutto quello che c’è di meglio in noi." Adesso è calata la notte. Adesso gli Stati Uniti sostengono apertamente -- persino orgogliosamente -- il terrorismo, la tortura e il principio Hitleriano della guerra di aggressione. L'America è caduta nel pozzo -- e le speranze del mondo sono precipitate con lei.

Note: Tradotto da Melektro per www.peacelink.it
Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando le fonti, l'autore e il traduttore.

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