Conflitti

Dal sito

  • Taranto Sociale
    Una traccia di lavoro da precisare e arricchire

    Richieste al Sindaco di Taranto in materia di salute pubblica e impatti ambientali

    Le richieste avanzate non hanno solo un valore conoscitivo ma anche un forte impatto politico e giuridico. Il Sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha poteri in materia di tutela della salute. Ad esempio sarebbe importante che acquisisse i dati del Registro degli esposti a sostanze cancerogene.
    25 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • Disarmo
    Il trattato fissa un tetto di 1.550 testate nucleari strategiche

    Il prossimo anno scade il New START sulle armi nucleari a lunga gittata

    Il 2026 può diventare l’anno nero del riarmo nucleare. Occorre come pacifisti promuovere la mobilitazione perché il 2026 diventi invece l'anno della ripresa del dialogo per formare la nuova corsa agli armamenti nucleari, sia quelli a medio raggio (INF) sia quelli a lungo raggio (New START).
    25 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • CyberCultura
    Meta Leaks: un informatico militante nello stile di Julian Assange ci offre rivelazioni scottanti.

    La massiccia campagna israeliana per censurare i post pro Palestina su Facebook/Instagram: le prove

    Svelato uno dei trucchi che usa Israele per soffocare il grido disperato dei palestinesi e i nostri commenti al riguardo -- ovvero, la manipolazione dell'Intelligenza Artificiale. Di riflesso, l'articolo ci mette in guardia contro un nostro uso acritico di IA nella vita quotidiana.
    22 agosto 2025 - Patrick Boylan
  • PeaceLink
    Cittadinanza attiva significa diventare noi stessi motore del cambiamento

    Le onde di Taranto: la rivoluzione silenziosa di PeaceLink

    Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
    21 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
  • Ecologia
    Resoconto della conferenza stampa del 21 agosto 2025

    Tutti i dubbi sulla "decarbonizzazione" dell'ILVA

    Incontro a Taranto presso il Convento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.
    21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink

Ma i "resistenti" che adoperano mezzi pacifici, sono la maggioranza.

A Lucca, a "Diritti in Festa", l'importante testimonianza di Riyadh Al-Adhadh, medico iracheno e personaggio dalle molteplici attività inserite nel sociale del suo Paese, invitato in Italia assieme alla moglie Samara Ahmed Khudher, dall'associazione dei "Berretti Bianchi" con il sostegno di alcune organizzazioni aderenti alla Rete per i Corpi Civili di Pace.
12 dicembre 2004

Il dott. Riyadh Al-Adhadh, alla sua destra Angelo Gandolfi dei "Berretti Bianchi" che fa da interprete. E' stata una delle tante affermazioni, che il dott. Riyadh Al-Adhadh ha espresso, nel corso del suo intervento all'iniziativa "Diritti in Festa" celebrata a Lucca il pomeriggio dello scorso 11 dicembre. Affermazioni inedite per la maggioranza dei cittadini, che in Italia apprendono dai media solo le notizie dall'Iraq strettamente di parte e di violenza ma che sono testimonianza di un vivace tentativo di ripresa, dal basso e dalla popolazione stessa, di un regime di vita migliore, democratico e possibilmente in autonomia.

Riyadh Al-Adhadh, medico iracheno, personaggio dalle molteplici attività inserite nel sociale del suo Paese, è stato invitato in Italia assieme alla moglie Samara Ahmed Khudher, dall'associazione dei "Berretti Bianchi" con il sostegno di alcune organizzazioni aderenti alla Rete per i Corpi Civili di Pace.
Nella loro visita nel nostro Paese essi hanno incontrato e incontreranno scuole, ospedali, istituzioni e parlamentari italiani ed europei.
Il dr. Riyadh e la Sig.ra Samara, si occupano anche della situazione delle carceri irachene e hanno avuto un ruolo nei negoziati con le autorità d'occupazione, soprattutto militari, rispetto alla situazione di Fallujah.

I "resistenti" all'occupazione che adoperano mezzi pacifici, sono la maggioranza rispetto ai gruppi armati, dice Riyadh. Peccato che della cronaca dall'Iraq solo di questi ultimi arrivano le notizie, pronte a giustificare l'intervento pesante delle forze armate statunitensi e della "coalizione" in territorio iracheno. Ma appunto, così spiegando il dr. Riyadh, gli stessi gruppi pacifici cercano di ricostruire e rimediare alle immense distruzioni che hanno dovuto subire nel loro Paese.

"Abbiamo subìto 3 grandi guerre. Nell'80 quella contro l'Iran, nel 1991 la 'Guerra del Golfo', e nel 2003 quella che ha destituito Saddam Hussein dal governo dell'Iraq.
L'Iraq ha molte risorse, ha petrolio, ha minerali; la nostra posizione nel Medio Oriente è molto importante per il problema della pace e per le ricchezze. Il precedente regime ha abusato di queste ricchezze e le ha usate soprattutto per la guerra. Abbiamo subito anche 8 anni di embargo che hanno influito sui nostri servizi e sulla nostra rete sociale. Noi non stiamo vivendo una democrazia da almeno 35 anni."

Una rete sociale da ricostruire, spezzata dall'embargo, dalla guerra attuale e dal passato regime che privilegiava i rapporti di forza al benessere della popolazione. E per questa ricostruzione la stessa "resistenza pacifica" si muove: si stanno costituendo gruppi e organizzazioni non governative e un sistema di "consigli" nei quartieri e nei comprensori; hanno cominciato a togliere tutte le armi dalle strade di Baghdad; a migliorare la sicurezza, a fornire l'istruzione, a far funzionare gli ospedali, agendo in prima persona e con i propri mezzi.
Un episodio sconcertante salta fuori, proprio dalla descrizione delle attività dei gruppi pacifici iracheni: "gli occupanti" - afferma Riyadh - "non hanno pensato alla sicurezza della centrale atomica di Baghdad; saccheggiatori hanno portato via numerosi barili di materiale radioattivo e lo hanno versato nel fiume Tigri; e siccome questi barili erano in alluminio, li hanno poi venduti ai contadini, che li hanno usati per mettervi dentro i loro prodotti." Uno dei compiti dei gruppi allora è stato anche di bonificare l'ambiente dall'inquinamento radioattivo così prodotto - e a tutt'oggi, dei 40 barili sottratti ne hanno potuti recuperare 35.

"Il popolo iracheno ha pazienza, ma la pazienza è limitata. Per 6 mesi a cominciare dall'ingresso degli americani nell'Iraq nel marzo del 2003, non ci sono state violenze. Il popolo iracheno sperava in un futuro migliore e nella possibilità di avere quei servizi che per lungo tempo non avevano più avuto. Questo aveva messo il popolo iracheno in una condizione di accettazione ma siccome questo non è avvenuto la "resistenza" ha cominciato ad emergere."
"Abbiamo nel nostro Paese due tipi di resistenza: una resistenza che usa le armi, e la resistenza che lavora per la pace. La resistenza che usa mezzi pacifici è molto più presente di quella che usa le armi."
"Abbiamo cercato di chiedere agli occupanti di cominciare a rispettare la legge del diritto internazionale, le convenzioni e le risoluzioni delle Nazioni Unite; abbiamo incominciato a ricostruire le scuole, a ripulire le strade e a ricostruire gli ospedali."

Non è un'utopia anzi è una cosa molto concreta la possibilità di ripristino della democrazia nel Paese: "La democrazia potrà essere ricostruita in Iraq solo dopo avere affrontato il problema della sicurezza, ricostruendo e riformando un'Assemblea nazionale, un governo. Questa non è teoria, perché se si vuole ricostruire la democrazia è necessario dare al popolo dei servizi. Noi dobbiamo continuare a batterci perché gli occupanti rispettino i diritti umani."

Il dott. Riyadh Al-Adhadh ha trattato ancora altri argomenti, dalle condizioni precarie dei prigionieri, alle riflessioni in previsione delle future elezioni nel Paese: "La sicurezza in Iraq non potrà essere migliorata attraverso l'uso straordinario della forza armata. La sicurezza non potrà essere migliorata se non con le trattative e la discussione. E' necessario da parte degli eserciti stranieri, che venga data un'idea chiara di cosa hanno intenzione di fare.
Tutti gli Iracheni desiderano partecipare a queste elezioni, questo è uno dei primi passi per riuscire ad uscire fuori dall'occupazione".

Note: Le immagini delle iniziative di "Diritti in Festa"
Il nuovo sito dei "Berretti Bianchi". Cliccare su "Appuntamenti" per il calendario delle iniziative legate alla presenza del dott. Riyadh Al-Adhadh in Italia.

Prossimi appuntamenti

Sociale.network

@peacelink - 26/8/2025 18:36


La “ giusta” è la ricetta per il disastro | Gianandrea Gaiani
youtube.com/watch?v=sEmpro_mja

@peacelink - 26/8/2025 15:10


genovatoday.it/economia/legamb
accusa il governo: "Annunci confusi e senza basi”.

--
Legambiente: senza piano nazionale sull’acciaio il futuro dell’ex Ilva resta incerto
genovatoday.it/economia/legamb
© GenovaToday

@peacelink - 24/8/2025 21:32

Luca Cecca è il nono italiano morto nella guerra in Ucraina, dopo Thomas D'Alba, Antonio Omar Dridi, Manuel Mameli, Angelo Costanza, Massimiliano Galletti, Elia Putzolu (che si era schierato con i filorussi), Benjamin Giorgio Galli e Edy Ongaro.

ansa.it/sito/notizie/mondo/eur

Dal sito

  • Taranto Sociale
    Una traccia di lavoro da precisare e arricchire

    Richieste al Sindaco di Taranto in materia di salute pubblica e impatti ambientali

    Le richieste avanzate non hanno solo un valore conoscitivo ma anche un forte impatto politico e giuridico. Il Sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha poteri in materia di tutela della salute. Ad esempio sarebbe importante che acquisisse i dati del Registro degli esposti a sostanze cancerogene.
    25 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • Disarmo
    Il trattato fissa un tetto di 1.550 testate nucleari strategiche

    Il prossimo anno scade il New START sulle armi nucleari a lunga gittata

    Il 2026 può diventare l’anno nero del riarmo nucleare. Occorre come pacifisti promuovere la mobilitazione perché il 2026 diventi invece l'anno della ripresa del dialogo per formare la nuova corsa agli armamenti nucleari, sia quelli a medio raggio (INF) sia quelli a lungo raggio (New START).
    25 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • CyberCultura
    Meta Leaks: un informatico militante nello stile di Julian Assange ci offre rivelazioni scottanti.

    La massiccia campagna israeliana per censurare i post pro Palestina su Facebook/Instagram: le prove

    Svelato uno dei trucchi che usa Israele per soffocare il grido disperato dei palestinesi e i nostri commenti al riguardo -- ovvero, la manipolazione dell'Intelligenza Artificiale. Di riflesso, l'articolo ci mette in guardia contro un nostro uso acritico di IA nella vita quotidiana.
    22 agosto 2025 - Patrick Boylan
  • PeaceLink
    Cittadinanza attiva significa diventare noi stessi motore del cambiamento

    Le onde di Taranto: la rivoluzione silenziosa di PeaceLink

    Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
    21 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
  • Ecologia
    Resoconto della conferenza stampa del 21 agosto 2025

    Tutti i dubbi sulla "decarbonizzazione" dell'ILVA

    Incontro a Taranto presso il Convento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.
    21 agosto 2025 - Redazione PeaceLink

Compiendo cose giuste diventiamo giusti, compiendo cose moderate diventiamo moderati, facendo cose coraggiose, coraggiosi.

Aristotele

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...