Conflitti

Nigeria: se il petrolio è sinonimo di povertà

3 novembre 2004
Matteo Figus

Il Niger Delta e’ una delle aree petrolifere piu’ importanti del mondo, una zona capace di fornire energia a molti paesi industrializzati. Regione ricca di risorse, con petrolio e gas naturale in enormi quantita’, e’ allo stesso tempo simbolo di poverta’, di sfruttamento e di violazione dei diritti umani, con sullo sfondo guerriglie e intrighi politici.
Il Niger Delta poche volte trova spazio nelle nostre notizie, eppure dal 1993 a oggi e’ ininterrotto lo scontro tra etnie locali e governo federale nigeriano per un diritto essenziale, la terra e la dignita’ di vivere su di essa in pace. Protagonisti di questo scontro sono anche le grandi multinazionali del petrolio, spesso partecipi di violazioni dei diritti di queste popolazioni, alleandosi a sanguinari dittatori o consociate di corrotti politici.
Due gli esempi piu’ illuminanti, la rivolta del popolo Ogoni (che culmina con l’impiccaggione di Ken Saro-Wiwa), e gli scontri nell’area del Niger delle popolazioni Ijaw.
Questo e’ un breve resoconto storico-politico, utile per comprendere le attuali dinamiche che stanno rendendo la federazione nigeriana una vera bomba ad orologeria. Uno sguardo ad un passato solo cronologicamente inteso, ma di incredibile attualita’, dove le date sono solo un elemento e la sostanza e’ sempre la stessa. Solo in questo modo si puo’ meglio comprendere il ruolo e l’azione del Niger Delta People’s Volunteers Force (NDPVF), la guerriglia guidata da Aljhaji Dokubo Asari, che ha ripreso la lotta contro il governo federale di Olusegun Obasanjo e le multinazionali del petrolio.

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