Conflitti

I bambini iracheni

30 maggio 2004
Fonte: war child

Anni di conflitti e sanzioni hanno trascinato un paese, con un passato fiorente, in una situazione di miseria e rovina. La maggior parte della popolazione, i più condannati, i bambini, versa in condizioni sanitarie raccapriccianti, a causa di un regime alimentare insufficiente, della mancanza di medicinali e dell'impossibilità di accedere ad acqua pulita. Il sistema scolastico è a brandelli e i bambini devono affrontare l'angoscia per il loro futuro.
War Child è attualmente presente sul confine iracheno riferendo di una situazione ogni giorno peggiore. Lo staff racconta di bisogni immediati ed è pronto a mettere insieme un forno da campo per nutrire migliaia di profughi iraqueni al giorno, mentre a lungo termine si occuperà di sanità, scuole e problemi psico-sociali dei bambini.
AUMENTO DI MALATTIE E VITTIME
- epidemie, se non con proporzioni di pandemia
- fino a 500 mila persone necessitano di cure a causa di lesioni
- fornitura di medicinali già esaurita e sempre più inadeguata
- rete elettrica danneggiata che compromette la fornitura di energia elettrica e idrica. Il 33% della popolazione ha bisogno di acqua potabile.
EMERGENZA ALIMENTARE
Lo stato nutrizionale di 3 milioni di persone è tremendo e richiederebbe l'alimentazione terapeutica. Oltre 2 milioni di bambini ed 1 milione di
donne in gravidanza sono severamente denutriti. Le organizzazioni umanitarie dovranno provvedere alle necessità alimentari di 5,4 milioni di persone.
PROFUGHI
Circa 600 mila profughi iraqueni hanno bisogno assistenza e circa 100 di
assistenza immediata; circa 2 milioni di profughi necessitano di un alloggio.
DANNI MATERIALI La rete elettrica danneggiata colpisce tutti i settori in particolare l'acqua e i servizi sanitari. Il degrado di un già insufficiente sistema di trasporti, compresi i più importanti ponti distrutti o danneggiati, compromette gli spostamenti di persone e cose, nonché la sicurezza.
Gli effetti di anni di guerra e sanzioni hanno lasciato traumi nell'infanzia. Con la guerra che incombe per alcuni e già vissuta per altri, i bambini iraqueni sono spaventati, preoccupati e depressi ed hanno poche speranze per il loro futuro. Da un'indagine svolta dall'International Study Team, il 40% dei bambini afferma di credere che la propria vita non ha senso. La guerra avrà effetti devastanti sulle esistenze dei bambini iraqueni. La loro salute mentale e fisica è assai peggiore rispetto al dopo Guerra del Golfo del 1991 ; sono molto più vulnerabili ed incapaci di fronteggiare altre avversità. Il 30% dei bambini (1.26 milioni) potrebbe essere a rischio di morte per malnutrizione. Quelli che sopravvivono dovranno combattere con lo stress psico-fisico di aver perso famiglia, amici e le casa contro l'nsicurezza alimentare e le malattie, ed un notevole degrado di un sistema sanitario, idrico, di trasporto e scolastico già misero.
Tradotto da Noemi di Leonardo
>Fonte War Child

Note: Tradotto da Noemi di Leonardo a cura di Peacelink

Articoli correlati

  • Premio alla pediatra Annamaria Moschetti
    Ecologia
    Rose Day 2024 organizzato da Zonta Club Taranto

    Premio alla pediatra Annamaria Moschetti

    Attivista per l'ambiente, riceverà un premio per il suo impegno nella lotta per la salute pubblica a Taranto, in particolare per la tutela dei bambini. La cerimonia si svolgerà il 15 marzo, alle ore 17.30, presso il Palazzo di Città a Taranto. PeaceLink esprime profonda gratitudine.
    14 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Schede
    Il 26 maggio 2004 il New York Times riconobbe i propri errori pubblicando un articolo

    Le presunte armi di distruzione di massa di Saddam in Iraq

    Giornali come il New York Times, fino al 2003 ostili alla guerra, finirono per accettare come veritiere le affermazioni di Powell e per considerare ineluttabile l'intervento armato. A guerra terminata non fu trovata alcuna traccia di quelle fantomatiche armi.
    16 novembre 2023
  • Più armi non porteranno più pace
    Pace
    I cittadini europei e italiani cosa pensano dei disertori?

    Più armi non porteranno più pace

    Attraverso la nonviolenza possiamo trasformare i conflitti grandi e piccoli in equilibri inediti. Il Movimento Nonviolento chiede all'UE di creare corridoi umanitari per chi fugge dalla coscrizione obbligatoria, siamo pronti?
    25 settembre 2023 - Maria Pastore
  • Il Regno Unito riconosce i crimini dell'ISIS contro gli Yazidi
    Conflitti
    "Breaking News", una volta tanto in positivo

    Il Regno Unito riconosce i crimini dell'ISIS contro gli Yazidi

    Cercare giustizia è necessario per coloro che hanno perso la vita e per le vittime sopravvissute. E la storia merita di essere riconosciuta.
    2 agosto 2023 - Gulala Salih
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)