Conflitti

Dal sito

  • Sociale
    Ritratti di streghe africane

    L'anima in uno sguardo

    "Stregoneria: ogni anno nel mondo, ancora ai nostri giorni, vengono catturate, punite e anche uccise moltissime persone, soprattutto donne. Il libro è la storia di un "viaggio" in questi temi: raccoglie scritti e fotografie, ritratti di donne accusate di essere streghe in Burkina Faso e Ghana."
    2 aprile 2025 - Roberto Del Bianco
  • CyberCultura
    Piccola inchiesta sulle piattaforme di Intelligenza Artificiale

    "PeaceLink è una fonte filorussa?"

    Dalle risposte emerge che tutti i modelli consultati (Grok, ChatGPT, Claude, Perplexity, Gemini, Le Chat, DeepSeek e Copilot) concordano sostanzialmente che PeaceLink non è una fonte filorussa, ma piuttosto un'organizzazione pacifista indipendente.
    2 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Pace
    Tantissime iniziative in tutta l'Italia i prossimi 3, 4 e 5 aprile

    Un fine settimana arcobaleno contro il riarmo, la guerra, la NATO

    La piazza voluta da Michele Serra e il giornale Repubblica lo scorso 15 marzo, ufficialmente “a favore dell’Europa” ma nei fatti a favore del riarmo europeo in vista di una guerra UE contro la Russia, è stata un boomerang.
    1 aprile 2025 - Patrick Boylan
  • Storia della Pace
    Un punto di riferimento per la comunità scientifica e per le reti di solidarietà internazionale

    Ci lascia Paola Manduca, biologa e genetista

    Presidente del comitato New Weapons Research Group (NWEG), ha analizzato l'impatto delle armi non convenzionali nelle guerre conflitti in Libano, Iraq e soprattutto nella Striscia di Gaza. Le sue ricerche hanno denunciato le conseguenze devastanti delle guerre sulla salute delle popolazioni civili.
    1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • PeaceLink
    Una scelta etica implementata sul server di PeaceLink

    Peace Cloud: un'alternativa digitale per la pace

    Peace Cloud è un'infrastruttura digitale sicura progettata per garantire la privacy e il controllo dei propri dati. Gli utenti di PeaceLink possono archiviare e condividere documenti senza il rischio di accessi indesiderati da parte di enti governativi o aziende private.
    1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

Stand up for your right

Liberia, l'Indipendence Day del 26 luglio per liberarsi dallo sfruttamento della Firestone
8 luglio 2007
Monica Di Sisto
Fonte: Liberazione (http://www.liberazione.it)

L'estate incendia i copertoni delle auto. No, non voglio parlarvi di gare clandestine di fuoriserie truccate, di barbecue ecologicamente insostenibili o di una festa in spiaggia con un falò da ricordare. Voglio parlarvi di quelle ruote nere, lucide, che hanno scolpito nelle vene il sapore della strada, dei camion che solcano continenti, delle merci che corrono veloci sulle strade di asfalto. Voglio parlarvi di quei simboli del progresso che avanza inesorabile, icone fordiste a stelle e strisce che non tramontano e che costano fino a centinaia di dollari l'una. Voglio raccontarvi, però, anche una storia nascosta tra il fitto delle piantagioni di caucciù di Harbel, in Liberia. Di bambini di 10 anni che si carichino sulle spalle secchi di caucciù montati su un bastone e pesanti più di 30 chili per più e più volte al giorno al prezzo di 3,19 dollari e di 12-14 ore di lavoro almeno, come somarelli da soma. Voglio parlarvi della Bridgestone/Firestone che nel 2006 ha compiuto 80 anni di presenza in Liberia, celebrando una crescita del fatturato globale del 58% che l'ha portata al record di 1.53 miliardi di dollari di incasso netto per 22.8 miliardi di vendite. E di una campagna internazionale che, a colpi di lettere di protesta e di boicottaggi, ha deciso di mettere sulla graticola i copertoni più venduti del pianeta.
Nel 2005 Firestone ha ottenuto dal Governo della Liberia un nuovo accordo secondo il quale estrarrà gomma per altri 37 anni da quella terra. Si, è vero, Firestone si è impegnata a risistemare qualche scuola, un ospedale, a ripiantare un bel po' di alberi, che comunque le serviranno per il suo business. E', tuttavia, dal 1926 che Firestone paga alla Liberia solo 6 centesimi di dollaro per acro di piantagione di caucciù, cifra che, con il nuovo accordo, è salita a 50 centesimi per acro di terra. Un po' pochino, converrete, dopo 80 anni di buoni affari e, soprattutto, abbastanza ironico per un Paese, la Liberia, che è stata fondata in Africa Occidentale da schiavi liberati proprio negli Stati Uniti nel 1820 e che fino al 2003 è stata sfinita da una guerra civile sanguinosa che ne ha, praticamente, azzerato la capacità economica autonoma. Lo stesso amministratore delegato di Firestone Natural Rubber Dan Adomitis lo ha ammesso con la CNN: c'è bisogno di turni di 21 ore per raccogliere la quantità di gomma necessaria al fabbisogno, ed è per questo che i circa 6mila lavoratori che impiega sono costretti a portare tra le piante anche mogli e figli per salvare il salario, a diretto contatto con pesticidi e altri prodotti chimici. Senza dimenticare che le sostanze chimiche e i rifiuti non trattati che si riversano dagli stabilimenti di prima trasformazione della gomma direttamente nei fiumi, come ad esempio il Farmington River, minacciano la salute dei villaggi liberiani intorno agli impianti che li usano per attingere l'acqua da bere e per pescare.
I lavoratori delle piantagioni vivono in baracconi, la maggior parte dei quali è rimasta tale e quale a quando è stata costruita, negli anni Venti del Novecento: senza acqua corrente, latrine ne' luce elettrica, mentre i loro manager vivono in bei padiglioni dotati di tutti i confort, compresi corsi di golf e piscine. A nulla sembrano essere servite le azioni legali intentate negli Stati Uniti da gruppi di attivisti, o il fatto che l'impresa sia stata insignita con l'Oscar Public Eye Award come la peggiore corporation globale.
I lavoratori, però, non vogliono più stare a guardare: hanno organizzato nuove elezioni democratiche per i rappresentanti sindacali, e dallo scorso aprile hanno subito intimidazioni, minacce, e persino posti di blocco stradali da parte della security dell'azienda, per fermare il processo di partecipazione. Quando i lavoratori hanno dichiarato di voler andare avanti e portare a casa i nuovi delegati sindacali scendendo in sciopero, è arrivata la polizia e li ha attaccati brutalmente, senza curarsi del fatto che in testa al corteo ci fossero proprio i bambini lavoratori, le loro madri, e gli operai più anziani delle piantagioni. Ora che la Liberia ha un governo democratico, e che il primo presidente del nuovo corso è una donna, Ellen Johnson-Sirleaf, la prima leader donna di tutta l'Africa, le cose per la Firestone potrebbero non mettersi tanto bene come in passato. La gente spera in un nuovo accordo di concessione, che porti maggiori benefici alla popolazione, ma si teme che la Firestone possa rifiutare di piegarsi agli interessi della gente. Il 26 luglio prossimo la Liberia celebrerà l'Independence Day e la Stop Firestone Coalition vuole trasformarlo anche nella giornata di liberazione dallo sfruttamento della gomma. 80 anni ci sembrano, abbastanza. Liberia Libera, oggi.

Sociale.network

loading...

Dal sito

  • Sociale
    Ritratti di streghe africane

    L'anima in uno sguardo

    "Stregoneria: ogni anno nel mondo, ancora ai nostri giorni, vengono catturate, punite e anche uccise moltissime persone, soprattutto donne. Il libro è la storia di un "viaggio" in questi temi: raccoglie scritti e fotografie, ritratti di donne accusate di essere streghe in Burkina Faso e Ghana."
    2 aprile 2025 - Roberto Del Bianco
  • CyberCultura
    Piccola inchiesta sulle piattaforme di Intelligenza Artificiale

    "PeaceLink è una fonte filorussa?"

    Dalle risposte emerge che tutti i modelli consultati (Grok, ChatGPT, Claude, Perplexity, Gemini, Le Chat, DeepSeek e Copilot) concordano sostanzialmente che PeaceLink non è una fonte filorussa, ma piuttosto un'organizzazione pacifista indipendente.
    2 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Pace
    Tantissime iniziative in tutta l'Italia i prossimi 3, 4 e 5 aprile

    Un fine settimana arcobaleno contro il riarmo, la guerra, la NATO

    La piazza voluta da Michele Serra e il giornale Repubblica lo scorso 15 marzo, ufficialmente “a favore dell’Europa” ma nei fatti a favore del riarmo europeo in vista di una guerra UE contro la Russia, è stata un boomerang.
    1 aprile 2025 - Patrick Boylan
  • Storia della Pace
    Un punto di riferimento per la comunità scientifica e per le reti di solidarietà internazionale

    Ci lascia Paola Manduca, biologa e genetista

    Presidente del comitato New Weapons Research Group (NWEG), ha analizzato l'impatto delle armi non convenzionali nelle guerre conflitti in Libano, Iraq e soprattutto nella Striscia di Gaza. Le sue ricerche hanno denunciato le conseguenze devastanti delle guerre sulla salute delle popolazioni civili.
    1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • PeaceLink
    Una scelta etica implementata sul server di PeaceLink

    Peace Cloud: un'alternativa digitale per la pace

    Peace Cloud è un'infrastruttura digitale sicura progettata per garantire la privacy e il controllo dei propri dati. Gli utenti di PeaceLink possono archiviare e condividere documenti senza il rischio di accessi indesiderati da parte di enti governativi o aziende private.
    1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti

Una considerazione cinica risponde alla logica che la guerra è economicamente conveniente finché non lo sarà di più la pace. (…) Bisogna far sì che la pace costituisca un buon affare.

Francesco Antonich - industriale veneto, investitore in Bosnia

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)
Caricamento...