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Pakistan: Islamabad, una polveriera con tante scintille

6 luglio 2007
Flaviano Bianchini


La scuola islamica di Islamabad si e' ribellata. Chi conosce anche solo un pochino il Pakistan non puo' non dire: "Beh! lo sapevamo tutti che prima o poi sarebbe successo..."
Ogni tanto i nostri mezzi di informazione ci informano su qualche guerra ma raramente ci informano su colpi di stato o altri "affari interni" che accadono in paesi lontani.
Nel dicembre 2001 un Pakistan ci fu un colpo di stato. Ma nessuno lo sa. Poi in fondo era appena passato l'11 settembre e c'era altro di cui occuparsi. Al governo da quel giorno ci sono i militari che, secondo la Costituzione pakistana, non possono tenere il governo piu' di un anno, poi devono indire elezioni e far eleggere un governo civile. Ma nessuno ha mai eletto nessuno dal 2001. Ora, se facciamo un attimo due conti ci accorgiamo anche che la fine del 2001 coincide con il periodo in cui gli USA e la NATO avevano bisogno delle basi pakistane per poter attaccare l'Afghanistan.
Quindi il governo golpista e' filooccidentale e non ha mai negato le basi alla NATO ma il popolo islamico del centro e del sud (a maggioraza sciita) non ha mai gradito questo allineamento con l'occidente per fare la guerra ai "fratelli" afghani. Da non dimenticare inoltre l'origine dei Taliban.
Quando l'URSS invase l'Afghanistan nel 1980 la CIA arrivo' in Pakistan e convinse i pakistani che l'URSS invase l'Afghanistan per poi poter invadere il Pakistan ed avere cosi' uno sbocco su un mare caldo (cioe' un mare che non si congelasse d'inverno). In realta' le motivazioni erano ben altre ma cosi' facendo la CIA riusci a organizzare un gruppo di guerriglieri pakistani noti come Taliban. Curioso e' il fatto che anche il piu' grande mezzo di propaganda americana, cioe' Holliwood, rende palese questo fatto. L'eroe con la E maiuscola di nome Jhon Rambo in Rambo 3 e' in Afghanistan con un gruppo di pakistani Taliban a combattere contro i sovietici...
Quindi i talebani sono, in un certo senso, anche pakistani. Ed e' quindi ovvio che la parte piu' estremista del Paese, non a caso la rivolta e' nell'universita' islamica, si sia ribellata al governo anti-taliban che non ha votato...
Passando ai fatti qui (io mi trovo a Islamabad) la situazione e' abbastanza circoscritta ma si temono altre scintille da un momento all'altro. L'universita' islamica e' praticamente circondata ma il governo sta ormai perdendo ogni appoggio dalla base e di polveriere sul punto di scoppiare ce ne sono a migliaia. Inoltre la polizia sta "giocando sporco" ricorrendo a gruppi paramilitari e di veri e propri squadroni della morte per eliminare i leader della rivolta; cosa che non fa altro che aumentare l'impopolarita' del governo militare.

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Chi è amico della nonviolenza crede, ancor di più degli altri, al principio delle onde, per cui ciò che si è e si fa si diffonde, spesso impercettibilmente, e arriva lontano.

Aldo Capitini

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