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I profughi raccontano la loro fuga dall' inferno

Profughi iracheni, sparsi nell' area di Damasco, descrivono le condizioni infernali dalle quali sono riusciti a fuggire.
11 aprile 2007
Dahr Jamail
Tradotto da per PeaceLink
Fonte: Inter Press Service

"Io lavoravo con gli Americani vicino a Kut (nel sud)", racconta Sa'ad Hussein, 34 anni, ingegnere, all' IPS. "Lavoravo per la 'Kellogg, Brown and Root', alla costruzione di una base irachena, fino a quando sono tornato a Baghdad ed hanno fatto scivolare sotto la mia porta un foglio dove erano scritte minacce di morte. Sono stato costretto scappare".

Hussein, che è fuggito tre mesi fa, descrive Baghdad come una "città di fantasmi", con drappi funebri che sventolano quasi in ogni strada. La città riceve un' ora di elettricità al giorno e non è possibile trovare un lavoro.

"Ero un ex capitano dell' esercito iracheno e credo sia per questo che sono stato minacciato", ha dichiarato. Alla domanda su quanti suoi ex colleghi avessero ricevuto minacce di morte, ha risposto: "Tutti quanti". Dice che non era sicuro per lui tornare nell' esercito iracheno perchè, con tutta probabilità, sarebbe stato ucciso.

"La maggior parte delle uccisioni avvengono per colpa dei politici iracheni e delle loro milizie", ha aggiunto.

Secondo i profughi, la sicurezza, l' elettricità e le scorte di acqua potabile, l' assistenza medica e la disoccupazione sarebbero in condizioni sicuramente peggiori di quanto lo fossero durante il regno di Saddam Hussein.

"Gli Americani hanno arrestato e messo in prigione tante persone" ha detto all' IPS Ali Hassan, 41 anni, proveniente dall' area di Hay Jihad, a Baghdad. "Mio fratello è stato ucciso da miliziani sciiti, dopo che si era rifiutato di consegnare loro le chiavi delle case sunnite ormai vuote che noi eravamo incaricati di custodire"

Hassan, uno sciita fuggito da Baghdad tre mesi fa, ha raccontato all' IPS: "Adesso non posso più tornare infdietro. Qui sono un profugo eppure non mi sento ancora sicuro, ho ancora paura dell' esercito Mehdi". L' esercito Mehdi è la milizia del clerico sciita Muqtada al-Sadr.

"Tanti iracheni non escono più di casa ormai, hanno paura delle milizie", ha detto all' IPS Abdul Abdulla, 68 anni, fuggito da Baghdad insieme alla famiglia tre mesi fa.

Abdulla ha detto che le milizie sciite avevano circondato il suo quartiere e arrestavano chiunque cercasse di scappare.

"Noi non uscivamo, ma alcuni sono stati portati via dalle loro case con la forza", ha aggiunto. "Gli squadroni della morte sono apparsi dopo l' arrivo di Negroponte (ex ambasciatore statunitense). E il governo iracheno ha sicuramente delle responsabilità perchè le milizie dipendono da loro"

"Io sono stata ferita perchè mi trovavo vicino all' auto-bomba che ha ucciso mia figlia", ha detto all' IPS Eman Abdul Rahid, 46 anni, madre della bambina, fuggita da Baghdad verso la fine dello scorso anno. "Ogni giorno a Baghdad ci sono morti, minacce di morte ed esplosioni".

Secondo Rahid l' amministrazione Bush è da ritenersi responsabile per aver creato questa situazione.

"E' stata l' America ha decidere di invadere l' Iraq, perciò vorremmo che il governo americano aiutasse noi profughi", ha aggiunto.

"Vorrei che la gente potesse leggere queste parole e dicesse a Bush di aiutarci".

"Le cose stanno andando sempre peggio in Iraq" ha detto all' IPS Salim Hamad, nel campo profughi di Damasco.

"C'è una bella differenza tra quelli che sono partiti quattro anni fa e quelli che lo hanno fatto quattro giorni fa", ha detto Hamad. "In Iraq, adesso, lo scontro è principalmente tra fazioni e non esiste alcuna protezione, nè da parte degli Americani, nè da parte del governo iracheno".

La settimana scorsa l' esercito statunitense ha dichiarato che, nel mese di marzo, dopo l' avvio del Piano di Sicurezza per Baghdad avvenuto appena un mese prima, gli spargimenti di sangue tra fazioni nella capitale avrebbero subito un calo del 26%.

Il portavoce dell' esercito statunitense Gen. Magg. William Caldwell, però, ha dichiarato ai giornalisti, durante una conferenza stampa a Baghdad, che la violenza in tutto il resto del paese non sarebbe affatto diminuita.

"Se consideriamo il paese nella sua totalità", ha dichiarato "non vediamo quella forte riduzione che avremmo voluto vedere".

Più di 600 persone sono rimaste uccise in Iraq, la scorsa settimana, a causa della violenza scatenata dalla guerra tra fazioni e le espolosioni di auto-bomba continuano a colpire la capitale.

Note: Articolo originale:
http://www.ipsnews.net/news.asp?idnews=37302

Tradotto da Patrizia Messinese per www.peacelink.it
Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la
fonte (Associazione PeaceLink) e l'autore .

Sociale.network

@peacelink - 11/9/2025 10:36


Verso il rinvio del bando di cessione. Lo riferisce il Quotidiano di Puglia.

La scadenza é attualmente fissata al 15 settembre stando al nuovo bando di vendita lanciato lo scorso 7 agosto e con il rinvio si andrebbe probabilmente alla fine del mese. La notizia dello slittamento dei termini della gara è riportata oggi da “Il Messaggero”

@peacelink - 11/9/2025 10:34


Venuto meno il fabbisogno di grandi quantità di , gli azeri avrebbero perso interesse, decidendo di spostare gli investimenti previsti su altri importanti asset italiani. Con il primo bando di gara per la vendita dell'ex Ilva, quello lanciato a luglio 2024, la proposta degli azeri era stata giudicata la migliore fra quelle tre pervenute per l'intero gruppo. Le altre due erano quelle di e . rainews.it/tgr/puglia/articoli

@peacelink - 11/9/2025 10:28

CALL4INNOVIT 2025: CANDIDATURE APERTE FINO AL 1° OTTOBRE PER LE PMI DEL CLEAN TECH, AGRIFOOD TECH E BLUE ECONOMY

L’iniziativa è promossa da INNOVIT, hub strategico nel cuore della Silicon Valley che sostiene la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Info: call4innovitsf.com

@peacelink - 11/9/2025 9:07

Ex Ilva, sfida a due ma solo con "massime garanzie dello Stato". Chi resta in corsa per l'acciaieria di - Affaritaliani.it

Oltre a , resta in corsa anche il fondo statunitense Industries. Si va quindi verso una sfida a due per l'intero pacchetto, con gli azeri di Steel ormai fuori dai giochi.

affaritaliani.it/economia/ex-i

@peacelink - 11/9/2025 7:31

, discorso di Ursula von der sullo stato dell'Unione: il sondaggio Ipsos EuroPulse | Ipsos

Secondo l'ultimo sondaggio EuroPulse (realizzato da KnowledgePanel) di Ipsos, nell'agosto 2025 solo il 23% dei cittadini (22% in Italia) ha espresso un parere positivo sulla Commissione europea sotto la sua presidenza, mentre il 36% ha espresso un parere negativo. Il gruppo più numeroso, più di quattro su dieci, resta neutrale o indeciso.
ipsos.com/it-it/soteu-2025-dis

@peacelink - 11/9/2025 7:25


, i tre diversi no di --

In ordine sparso, con 5 mozioni diverse, ma con alcuni punti di convergenza: così si presentano le opposizioni oggi alla , per il dibattito sull’aumento delle deciso a giugno nel vertice Nato.
ilmanifesto.it/riarmo-nato-i-t

@peacelink - 11/9/2025 7:18


Global Sumud , giovedì da la partenza italiana

Il termine è una parola araba che significa "resilienza" o "ferma perseveranza".

siracusaoggi.it/global-sumud-f

@peacelink - 10/9/2025 15:22


Nella notte tra il 9 e il 10 settembre, alcuni droni russi hanno violato lo spazio aereo polacco, spingendo Varsavia a invocare l’articolo 4 del Trattato Nord Atlantico. Questo meccanismo prevede la consultazione immediata tra i Paesi membri ogni volta che uno Stato ritenga minacciata la propria sicurezza o integrità territoriale. Diverso dall’articolo 5, che obbliga alla difesa collettiva, l’articolo 4 non implica interventi militari automatici
fanpage.it/live/guerra-russia-

@peacelink - 10/9/2025 15:14


Il ministero della Difesa russo afferma di essere "pronto" a "consultazioni" con il ministero della Difesa polacco e sostiene che le forze armate del Cremlino non avessero obiettivi in territorio polacco. Lo riporta la Tass.

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Combattere e vincere cento battaglie non è prova di suprema eccellenza; la suprema bravura consiste nel piegare la resistenza del nemico senza combattere

Sun Tzu - stratega cinese vissuto 2500 anni fa

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