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    Menzogne di guerra

    Come manipolano l’opinione pubblica

    E' fondamentale smontare la propaganda bellica che sta costruendo allarmi per creare un clima di paura e di scivolamento verso l'escalation militare. In allegato a questa pagina web vi sono le slide sull'allarme "droni" sull'Europa e sui presunti sconfinamenti russi.
    8 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
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    Un dossier per rompere il silenzio su una guerra dimenticata

    Dove sta andando la Repubblica Democratica del Congo?

    Il Ruanda, con il tacito sostegno di potenze occidentali, continua ad aggredire e saccheggiare territori congolesi. Gli accordi economici firmati dall’Unione Europea con il Ruanda finiscono per legittimare questo saccheggio.
    8 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
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    Due obiettori di coscienza israeliani arrestati per la loro protesta al confine con Gaza

    Hanno marciato lungo i confini di Gaza mentre intorno a loro si sentivano i bombardamenti, nel disperato tentativo di porre fine alla distruzione. Un tentativo di rompere l’assedio di Gaza per via terrestre.
    5 ottobre 2025 - Mesarvot
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    Il massimo organismo calcistico, insieme al governo, intende trarre il massimo dal punto di vista del profitto nonostante la protesta di comunità e organizzazioni popolari
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    Un altro caso Assange

    Si chiama David William McBride, ha perso il lavoro ed è in prigione per aver rivelato la verità. Dice che il sacrificio ne vale la pena: dobbiamo lasciare un mondo dignitoso ai nostri figli. Il 9 ottobre apparirà in tribunale per fare appello: sosteniamolo!
    4 ottobre 2025 - Ida Merello

Tamburi di guerra e reality show preparano l'attacco a Tehran

8 aprile 2007
Lucio Manisco
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

Nelle risoluzioni sul finanziamento aggiuntivo di 125 miliardi di dollari destinato all'invio di nuove truppe nell'Iraq approvate il 24 e il 27 Marzo dalla Camera dei rappresentanti e dal Senato è stata cancellata una clausola forse più importante di quella concernente un possibile ridislocamento del corpo di spedizione statunitense tra il marzo e il settembre del 2008: riguardava la richiesta al Presidente di restaurare i poteri costituzionali del Congresso e di ottenerne un parere preliminare ed esplicito qualora egli decidesse di lanciare un'offensiva aeronavale contro l'Iran.
Nell'introdurre quella clausola Nancy Pelosi e Harry Reid, capigruppo alla Camera e al Senato, si erano avvalsi dell'appoggio dei più alti esponenti democratici nonché candidati alla Presidenza degli Stati Uniti come Hillary Clinton, Barack Obama, Joe Biden, John Edwards ed anche di una dozzina di dissidenti repubblicani. È lecito ritenere che sia stato un energico intervento dell'Aipac a determinare la cancellazione di quella clausola: prima del voto una convenzione dell'American Israel public affairs committee, la lobby ebraica negli Stati Uniti, aveva accolto con una salve di fischi l'apparizione della Signora Nancy Pelosi. Tutto quello che ne è seguito sembra far parte di un reality show: le minacce di veto di Bush qualora una risoluzione di compromesso a maggio menzionasse scadenze per il ritiro delle truppe, l'improvvisata visita della Pelosi a Tel Aviv e dopo l'incontro con il primo ministro Olmert l'estensione della visita del Capo Gruppo Democratico a Damasco, la riprovazione formale del vice-presidente per una missione diplomatica non autorizzata presso un Governo che fa parte dell'Asse del Male, lo sdegno dello stesso Presidente per la cattura dei baldi marines di Sua Maestà Britannica prontamente moderato da Tony Blair che stava trattando il loro rilascio ed infine le caute quanto ambigue dichiarazioni di Condoleeza Rice sui i contatti in corso con il Governo di Teheran che andranno limitati unicamente alla situazione Irachena.
La metafora del wag the tail, se sia cioè la coda israeliana ad agitare il cane americano o viceversa, non è calzante perché la convergenza del Governo Olmert e dell'amministrazione Bush sulla necessità prima o poi di attaccare l'Iran, anche e non solo per sue ambizioni nucleari, appare paradossalmente cementata dai rovesci dell'occupazione statunitense dell'Iraq. Solo una grande guerra mediorientale per salvare Israele da un'ipotetica distruzione atomica con una più massiccia mobilitazione del grande impero d'occidente e dei suoi recalcitranti alleati potrebbe cambiare drasticamente il corso del conflitto, gli umori dell'opinione pubblica statunitense ed evitare così la sconfitta dei neocons repubblicani nelle presidenziali del Novembre 2008.
Calcoli e ragionamenti ispirati solo alla follia di chi crede alla rapture biblica, al christo-fascism, al clash of civilizations? Si sarebbe tentati di crederlo, se questi calcoli e questi ragionamenti a dir poco grossolani non corrispondessero ad un gran piano geopolitico condiviso con elaborazioni più articolate e razionali da tutte le Amministrazioni Usa del dopo guerra: il controllo diretto, e non solo l'accesso ed i profitti derivati, delle risorse energetiche mediorientali come strumento ultimativo di dominio mondiale. Ne ha parlato con la consueta lucidità e ricchezza di documentazione Noam Chomsky in un'intervista al politologo Sameer Dossali che ha anticipato i temi di «Interventions», un saggio di imminente pubblicazione per i tipi di City Lights: il controllo del flusso energetico iraniano, anche se temporaneamente interrotto da un conflitto, condizionerebbe e frenerebbe l'ascesa a superpotenza della Repubblica Popolare Cinese, conterrebbe la crescita concorrenziale dell'India e ridurrebbe a miglior consiglio la dirigenza dell'Unione Europea in merito all'ancora insufficiente alternativa del gasolio russo ed altre future quanto vaghe istanze di autonomia.
www.luciomanisco.com

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Sociale.network

@peacelink - 8/10/2025 19:49

La manifestazione del 25 ottobre vuole essere un segnale forte in vista della prossima legge di bilancio. La richiesta è chiara: restituire potere d’acquisto a salari e pensioni, rinnovare i contratti collettivi, introdurre un salario minimo legale, tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, garantire una pensione di garanzia per giovani e precari. collettiva.it/copertine/econom

@peacelink - 8/10/2025 11:32


“Chat Control” è il nome di una proposta di regolamento dell’ per il contrasto degli abusi sessuali su minori (). Obbliga i fornitori di servizi digitali di “rilevare” contenuti sospetti nelle comunicazioni private.
Il testo proposto include l’obbligo di scansione preventiva, anche per comunicazioni cifrate (end-to-end), mediante tecnologie “client-side scanning”: cioè il contenuto verrebbe analizzato prima che sia cifrato e inviato.

@peacelink - 8/10/2025 11:27

Chat Control è in forte bilico dopo che il gruppo parlamentare tedesco della CDU/CSU ha dichiarato pubblicamente la sua contrarietà. Il regolamento 2022/0155 dell'Unione Europea sul contrasto della diffusione di materiale pedopornografico online (CSAR) verrà votato dal Consiglio UE il 14 ottobre, e per essere approvato è necessaria la maggioranza qualificata di almeno il 55% dei Paesi membri che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'intera Unione.
HDblog

@peacelink - 8/10/2025 8:57


Questa immagine riassume la storia dello stabilimento siderurgico di . A sinistra c'è chi ha raccontato bugie di consolazione. A destra spiacevoli verità. Nel 2018-2019 l'ILVA veniva quotata 1,8 miliardi di euro, oggi Bedrock si propone di acquistarla a 1 euro.

@peacelink - 8/10/2025 6:46


I lavoratori portuali genovesi hanno avuto un ruolo di primo piano nella mobilitazione per la . Sono stati tra i primi ad aderire alla campagna lanciata durante l’estate dall’organizzazione umanitaria Music for peace, molto conosciuta nel capoluogo ligure.
internazionale.it/notizie/mari

@peacelink - 8/10/2025 6:41

a base in ,dove partono jet Italia - Notizie - Ansa.it

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visiterà venerdì 10 ottobre la base militare di Amari, in Estonia, ultimo avamposto dell' al confine della .

ansa.it/sito/notizie/politica/

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