Conflitti

Appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite

17 marzo 2007
http://www.bloggers.it/vogliamoilreferendum/

Sul sito di Umdraiga c'è un appello da firmare il cui testo in italiano è in fondo al post. È un appello firmato da persone di tutto il mondo, pochi per adesso gli italiani e con una forte concentrazione a Bergamo. Mi ha fatto impressione il gran numero di firmatari che vivono nella parte occupata del Sahara Occidentale e che si segnano con nome e cognome. È un atto di coraggio che noi non abbiamo bisogno di fare. Non viviamo in un paese occupato dove chi si palesa rischia torture ed incarceramenti. Proprio per questo è bene che firmiamo e segnaliamo al maggior numero di persone l'esistenza di questo appello. È molto importante.

APPELLO AL SEGRETARIO GENERALE DELLE NAZIONI UNITE

Signor Segretario Generale,

Nel corso del mese di Aprile Ella presenterà al Consiglio di Sicurezza dell’ONU il Suo rapporto sugli sviluppi della situazione nel Sahara Occidentale.
E’ in nome del rispetto del diritto fondamentale all’autodeterminazione che Le inviamo il presente appello.

Signor Segretario Generale,

La questione del Sahara Occidentale é una questione di decolonizzazione secondo le norme della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni 1514(XV) e 1541 (XV) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 20 dicembre 1960. Essa impegna dunque la diretta responsabilità dell’ONU.

L’ONU, con le risoluzioni dell’Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza, ha riaffermato più volte il Diritto all’autodeterminazione del popolo sahrawi e ha presentato diversi piani di regolamento per la soluzione del conflitto e in particolare:
Il Piano di Regolamento delle Nazioni Unite approvato dal Consiglio di Sicurezza con le sue risoluzioni 658 del 27 giugno 1990 e 690 del 29 aprile 1991.
Gli Accordi di Houston, firmati nel settembre 1997 dalle due parti in conflitto.
Il Piano per l’autodeterminazione del popolo sahrawi, elaborato da J. Baker III su richiesta del Consiglio di Sicurezza e approvato dal Consiglio nella sua risoluzione 1495 del 31 luglio 2003.

Tali documenti esplicitano assai chiaramente che il regolamento della questione del Sahara Occidentale non può avvenire che tramite l’espressione libera della scelta del popolo Sahrawi sul proprio avvenire per mezzo di un referendum di autodeterminazione libero e giusto.
Quale che sia la situazione internazionale e per forti che siano le pressioni esercitate dal Marocco e dai suoi alleati, il diritto del Popolo Sahrawi a essere consultato sul proprio avvenire resta l’unica regola fondamentale cui nè l’occupante nè la comunità internazionale possono derogare.
Il tentativo del Marocco di presentare un progetto di «piano di autonomia » si presenta come una subdola manovra, non è altro che una iniziativa illegale, inaccettabile, che sabota il diritto di scelta del Popolo Sahrawi, oltre a essere incompatibile con il Diritto Internazionale. Si tratta ancora una volta di un atto unilaterale del Marocco diretto ad aggirare il diritto inalienabile del Popolo Sahrawi a esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione.

Signor Segretario Generale,

Noi chiediamo che l’ONU e in particolare il Consiglio di Sicurezza pongano in opera quanto è necessario per:

la realizzazione del processo di decolonizzazione del Sahara Occidentale nel tempo più breve tramite l’organizzazione di un referendum di autodeterminazione;

la protezione delle popolazioni sahrawi nei territori ancora occupati dal Marocco.

Note: Collegamento al sito di Umdraga, per la firma:

http://www.umdraiga.com/acciones/appel.asp
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