La Nato patteggia con i Taleban?
La frontiera afghano-pakistana «resta il centro dell'estremismo islamico», e scendendo a patti con i Taleban la coalizione occidentale mostra tutta la sua debolezza. Così sostiene il giornalista pakistano Ahmed Rashid, una delle persone che meglio conosce l'Afghanistan e la sua storia recente (è l'autore di Taliban, pubblicato nel 2000, tradotto in Italia da Feltrinelli, in cui descriveva l'ascesa degli «studenti di teologia»).
Negli ultimi articoli da Kabul, la scorsa settimana Rashid riferiva che i comandanti della Nato hanno mappato in modo molto preciso la rete di sostegno di cui godono i Taleban in territorio pakistano, nella provincia del Baluchistan. L'abbiamo raggiunto per telefono in Pakistan, dove vive, per chiedergli come interpretare il ritiro delle truppe britanniche dal distretto di Musa Qala, nella provincia meridionale di Helmand, annunciato martedi. Helmand, come le vicine province di Kandahar e di Uruzgan, è una roccaforte dei ribelli Taleban e nel Musa Qala la Nato ha combattuto battaglie sanguinose l'estate scorsa: finché i comandanti del contingente britannico hanno negoziato una tregua con gli «anziani» capi tribù. Dall'inizio di settembre gli attacchi si sono fermati, e questo permette ora alla Nato di ritirare i suoi uomini. Non sarà l'inizio di un disimpegno della Nato dall'intero Afghanistan? «I comandi della Nato dicono che è un ridispiegamento tattico, ma per gli afghani è un segnale politico. A livello locale il ritiro delle truppe Nato sarà ben accolto, significa meno combattimenti in cui la popolazione è presa in mezzo. Ma a Kabul è visto come una ritirata. La percezione generale è che i Taleban stiano tornando. Non credo davvero che prenderanno il sopravvento finché la Nato è in Afghanistan, ma la sensazione comune a Kabul è che il ritorno sia imminente e lo temono».
Perché dice che l'accordo negoziato a Musa Qala è un segno di debolezza?«Questi accordi sono pericolosi. La Nato dice di aver trattato con gli anziani tribali ma non è vero, attraverso gli anziani negoziano con i Taleban. E' successo anche in Uruzgan, dove c'è il contingente olandese. Anche l'esercito pakistano dice di aver trattato con i capi tribali la tregua in Waziristan (area tribale semiautonoma del Pakistan vicino alla frontiera afghana, ndr): ma anche là il negoziato di fatto è con i Taleban. Con l'accordo gli attacchi cessano, è vero, ma i Taleban non se ne sono andati, né da Musa Qala né dall'Uruzgan. Magari si rimettono a coltivare, ma mantengono la struttura e l'influenza. In Waziristan dopo l'accordo hanno smesso di attaccare l'esercito pakistano, ma gli attacchi alle truppe americane oltrefrontiera sono aumentati del 3%, a quanto pare».
Cosa è andato storto in Afghanistan? Dopo la caduta dei Taleban la coalizione occidentale mostrava Kabul come un esempio...Il primo problema è riassunto nella parola Iraq: gli occidentali hanno messo gran parte degli uomini e dei soldi nell'invasione dell'Iraq. Il secondo problema è che non hanno messo in Afghanistan le capacità umane né le finanze necessarie alla ricostruzione. Pensate, la penuria di energia è peggiore che negli anni '80. Non è ripartita l'economia: oggi il 60% dell'economia afghana è data dall'oppio. E questo è un caso rivelatore: già alla fine del 2001 era chiaro che la coltivazione di papavero riprendeva ma non è stato fatto nulla. Altroché campagne di eradicazione, tre quarti degli afghani vivono della terra e bisognava investire in modo massiccio nell'agricoltura: sistemi di irrigazione, fertilizzanti, sementi, mercati.
Poi c'è l'insicurezza diffusa, e lo strapotere dei cosiddetti «signori della guerra»: le forze Isaf hanno fatto solo finta di disarmarli.
Verissimo. Anzi, nei primi tre anni gli Stati uniti hanno cercato di assicurarsi il controllo del territorio proprio attraverso i warlord, li hanno pagati e armati apposta, invece di rafforzare un esercito nazionale. Ma erano dei criminali. Quella scelta è stata un disastro.
Ma tutto questo non porta gli afghani a guardare i Taleban come un'alternativa?
Gli occidentali qui hanno avuto un'ampia finestra di opportunità. Gli afghani non vogliono tornare al regime dei Taleban, vorrebbero vivere in un paese dove ci sono scuole, strade, e un'economia che riprende. Ma gli occidentali non hanno avviato la ricostruzione né garantito la sicurezza. E' un circolo vizioso, non c'è abbastanza sicurezza da poter avviare la ricostruzione, e senza ricostruzione si aggraverà l'insicurezza. Anche ora, le tribù pashtoon (nel sud e est del paese, ndr) sono divise tra il timore della violenza dei Taleban e il risentimento verso gli occidentali che non hanno mantenuto le aspettative. Quest'anno per la prima volta in Afghanistan meridionale i giovani del luogo, disoccupati e senza prospettive, hanno cominciato ad arruolarsi con i Taleban: prima le reclute non erano del luogo. E i Taleban sono ben organizzati. Proteggono gli agricoltori che coltivano papavero. Pagano: un combattente prende tra 200 e 300 dollari al mese, ottimo salario in confronto ai 70 dollari pagati dall'esercito afghano. E' ovvio che stare con loro diventa attraente.
Da dove traggono i loro soldi i Taleban, dal contrabbando d'oppio?Anche, ma non solo. Hanno una molteplicità di finanziatori: fonti legate a al Qaeda, afghani espatriati e danarosi, arabi del Golfo che continuano a sostenere la loro ipotesi, pakistani... Non sto parlando dei governi, ma di persone e entità non governative.
E il Pakistan?
Il Pakistan vuole controbilanciare l'influenza dell'India a Kabul, vuole avere un ruolo egemone in Afghanistan in futuro. E vuole controllare la fascia pashtoon da entrambi i lati della frontiera. Tra i militari pakistani c'è l'idea che talebanizzare quella fascia serva a contrastare il nazionalismo pashtoon di impronta laica e mantenere il controllo. Ma è una politica pericolosa. Gli occidentali devono rafforzare l'impegno in Afghanistan. La frontiera pakistano-afghana resta il centro dell'estremismo islamico.
Articoli correlati
Chi sta vincendo in Ucraina – e cosa accadrà dopo?
Sebbene gli esperti non siano d'accordo sull'imminenza di una nuova offensiva, a un anno di distanza il quadro è molto diverso da quel che si era previsto24 febbraio 2023 - Peter Beaumont- Scomparsi i negoziati e la parola "pace"
Dolci, terribili scivolamenti del discorso pubblico sulla guerra in Ucraina
Il discorso pubblico sulla guerra in corso si va modificando in modo rapido e sostanziale ma, al contempo, poco visibile e perciò “indolore”. Questi cambiamenti così rilevanti raramente sono oggetto di discussione in quanto tali e questo può contribuire a renderli invisibili ai nostri occhi.1 maggio 2022 - Daniela Calzolaio - Occorre promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile
L'Avventura della Pace
L'obiettivo è la formazione di una generazione in grado di "gestire la pace", senza tabù, in un clima di laicità, in cui le diversità non siano da respingere, le armi convenzionali e nucleari siano il nemico da distruggere, la green economy non sia un finto stratagemma17 novembre 2021 - Antonia Sani - L’antimilitarismo operaio e il movimento socialista
Il Pacifismo rivoluzionario
L’antimilitarismo da Rosa Luxemburg alle incertezze che riflettevano le divisioni non solo all’interno della socialdemocrazia, ma anche tra i partiti dell’Internazionale25 aprile 2021 - Laura Tussi
Sociale.network
RID - Rivista Italiana Difesa - #Spesemilitari, ecco come l’Italia è arrivata al 2%
https://www.rid.it/shownews/7588/spese-militari-ecco-come-l-rsquo-italia-e-arrivata-al-2
#Palestina #Israele
Proteste pro Pal: annullato l’incontro di #Cingolani, Ad di #Leonardo, al Festival dell’Innovazione - la Repubblica
https://torino.repubblica.it/cronaca/2025/10/08/news/annullato_incontro_di_cingolani_ad_di_leonardo_festival__innovazione-424899623/
Nuovo drone di precisione per colpire l'Ucraina, ecco come attacca ora la Russia
Il drone ha generato allarme in #Ucraina che, su questa particolare tecnologia, gli #Fpv in fibra ottica, è indietro rispetto alla #Russia, anche se sta recuperando con 35 aziende dedicate alla produzione di queste piattaforme.
https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/russia-ucraina-guerra-droni-fibra-ottica-precisione-cosa-sono_5hgqnQmOEeqloh3kW1szL4
#MEAN
Missione umanitaria nell'inferno dell'#Ucraina - AGR Basilicata
https://agr.regione.basilicata.it/post/missione-umanitaria-nellinferno-dellucraina/
Perché l’#Ucraina sta vincendo la guerra | Agenzia Comunica
Yuval Noah #Harari
https://www.agenziacomunica.net/2025/10/09/perche-lucraina-sta-vincendo-la-guerra/
#MEAN
La missione del Movimento europeo di azione non violenta in #Ucraina
https://www.lavitadelpopolo.it/esteri/dal-mondo/ucraina-michela-piccoli-di-bassano-partecipante-alla-missione-del-movimento-europeo-di-azione-non-violenta-presenti-per-riaccendere-la-speranza-FL490373
#Zelensky, 'i #Tomahawk possono costringere Mosca a negoziare'
Repubblica
#Ucraina
Guerra #Ucraina, attacco record di #droni in #Russia (sorpresa): colpita raffineria di #petrolio a 2.000 km dal confine
https://www.ilmessaggero.it/mondo/guerra_ucraina_drone_record_2000_km_attacco_russia_sorpresa_impreparata_perche-9112373.html
#Russia #Ucraina
#Nato, #droni armati e nuove regole: la risposta alla #guerra ibrida
https://www.ilsole24ore.com/art/ucraina-nato-valuta-risposta-armata-guerra-ibrida-vladimir-putin-AHldqi4C
#Russia #Ucraina
Perché l'#Occidente non deve sottovalutare l'innovazione militare russa - Formiche.net
https://formiche.net/2025/10/perche-loccidente-non-deve-sottovalutare-linnovazione-militare-russa/#content
#DavidMcBrite
La Corte ha respinto oggi il ricorso.
#Australia
Alcuni mesi fa, #DavidMcBride, aveva richiesto un permesso speciale per presentare ricorso all’Alta Corte d’#Australia.
Oggi l’Alta Corte ha respinto tale richiesta:
👉 hcourt.gov.au/sites/default/files/special-leave-applications/2025-10/09-10-25%20Results.pdf
Le carte della nostra #storia, gli archivi privati per tutti - Ansa.it
L'edizione 2025 della Domenica di Carta intende riportare l'attenzione sul valore identitario, culturale ed economico degli #archivi familiari, custodi della #memoria storica diffusa sul territorio.
https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/arte/2025/10/08/le-carte-della-nostra-storia-gli-archivi-privati-per-tutti_c57f1198-e1b5-4510-a970-15beb52771ba.html?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub
#Gaza
https://www.repubblica.it/esteri/2025/10/09/diretta/israele_gaza_hamas_guerra_news_oggi_diretta-424900636/
Le #spesemilitari finanziate con tagli sulla sanità pubblica
#noriarmo https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2025/10/08/gimbe-13-miliardi-in-meno-alla-sanita-negli-ultimi-3-anni_7623df3f-95b4-491e-94f0-4bdb47a073e4.html
Macia per la #pace
12 ottobre 2025
#calendario
https://www.perugiassisi.org/marcia-2025/
#pace #CGIL La manifestazione del 25 ottobre vuole essere un segnale forte in vista della prossima legge di bilancio. La richiesta è chiara: restituire potere d’acquisto a salari e pensioni, rinnovare i contratti collettivi, introdurre un salario minimo legale, tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, garantire una pensione di garanzia per giovani e precari. https://www.collettiva.it/copertine/economia/agenda-sociale-per-lavoro-pace-democrazia-yvqpjaiv