Conflitti

Abbiamo sparato piu’ di un milione di bombe a grappolo in Libano

Un comandante dell'IDF (Forze di Difesa Israeliane) dichiara: “Quello che abbiamo fatto e’ folle e mostruoso, abbiamo ricoperto intere citta’ di bombe a grappolo”.
Meron Rappaport
Tradotto da per PeaceLink
Fonte: Haaretz - 19 settembre 2006


“Quello che abbiamo fatto e’ folle e mostruoso, abbiamo ricoperto intere citta’ di bombe a grappolo”, ha detto il capo di una unita’ missilistica dell’IDF in Libano riguardo all’uso di bombe a grappolo e al fosforo durante la guerra.
Citando il comandante del suo battaglione, il capo dell’unita’ missilistica ha affermato che l’IDF ha sparato circa 1800 bombe a grappolo, che contenevano piu’ di 1,2 milioni di piccole bombe a grappolo.
Inoltre, i soldati delle unita’ di artiglieria dell’IDF hanno testimoniato che l’esercito ha utilizzato armi al fosforo durante la guerra, armi che sono ampiamente proibite dalla legge internazionale. Secondo quanto affermato, la grande maggioranza di tali esplosivi e’ stata sparata negli ultimi 10 giorni di guerra.
Il comandante dell’unita’ missilistica ha affermato che le piattaforme del Sistema di Lancio Multiplo dei Razzi (MLRS) sono state pesantemente utilizzate nonostante si sapesse che erano altamente imprecise.
L’MLRS e’ una piattaforma mobile per il lancio dei razzi trasportata da un camion o da uno pneumatico, capace di sparare un altissimo volume di munizioni per lo piu’ non guidate. Il razzo base sparato dalla piattaforma non e’ guidato ed e’ impreciso, con un raggio di circa 32 km. I razzi sono studiati per esplodere ad un’altitudine programmata e suddividersi in sotto-munizioni al fine di ricoprire l’esercito e i civili nemici al suolo con piccole raffiche di esplosivo.
L’uso di tali armi e’ controverso soprattutto a causa della loro in accuratezza e della loro capacita’ di distruggere obiettivi indeterminati su grandi aree, con un margine di errore fino a 1200 metri dall’obiettivo effettivo all’area colpita.
Le bombe che non esplodono al momento dell’impatto - secondo le Nazioni Unite sono circa il 40% di quelle sparate in Libano dall’IDF – rimangono sul terreno come munizioni inesplose, cospargendo effettivamente il paesaggio di migliaia di mine che continueranno a mietere vittime molto dopo la fine della guerra.
A causa dell’alto numero di mancate detonazioni, si crede che sul terreno del Libano ci siano circa 500.000 munizioni inesplose. Ad oggi, sono dodici i civili libanesi che sono stati uccisi da queste mine dalla fine della guerra.
Secondo il comandante, per compensare l’inaccuratezza dei missili e l’incapacita’ di colpire con precisione singoli obiettivi, le unita’ avrebbero “inondato” il campo di battaglia di munizioni, il che spiegherebbe come mai il paesaggio del Libano post-bellico sia imbottito di esplosivo.
Quando il suo servizio nell’esercito termino’, il comandante in questione mando’ una lettera al Ministro della Difesa Amir Peretz, evidenziando l’uso di munizioni a grappolo. La lettera e’ rimasta senza risposta.

“Ferite eccessive e sofferenza non necessaria”.
E’ venuto alla luce che i soldati dell’IDF hanno sparato proiettili al fosforo per provocare incendi in Libano. Un comandante d’artiglieria ha ammesso di aver visto camion carichi di bombe al fosforo diretti alle squadre di artiglieria nel nord di Israele.
Il colpo diretto di una bomba al fosforo provoca ustioni serie e una morte lenta e dolorosa. La legge internazionale vieta l’uso di armi che provocano “ferite eccessive e sofferenze non necessarie”, e molti esperti ritengono che le bombe al fosforo rientrino direttamente in tale categoria. La Croce Rossa Internazionale ha stabilito che la legge internazionale vieta l’uso di bombe al fosforo e di altre armi infiammabili contro le persone, siano esse civili o militari.

IDF: nessuna violazione della legge internazionale.
In risposta, il portavoce dell’IDF ha affermato che “la legge internazionale non include il divieto assoluto di usare le bombe a grappolo. La convenzione sulle armi convenzionali non dichiara che e’ vietato usare armi al fosforo, piuttosto si esprime sui principi che regolano l’uso di tali armi. Per comprensibili ragioni operative, l’IDF non fornisce un resoconto dettagliato sulle armi in suo possesso.
L’IDF utilizza solo armi e metodi che sono permessi dalla legge internazionale. Il fuoco di artiglieria in generale, incluso il fuoco degli MLRS, e’ stato usato solo per rispondere al bombardamento dello Stato di Israele.”
L’Ufficio del Ministro della Difesa ha dichiarato di non aver ricevuto messaggi riguardanti l’uso di bombe a grappolo.

Note: http://www.haaretz.com/hasen/spages/761781.html
Traduzione di Martina Perazza per peacelink
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