Conflitti

Un breve report dal fronte per la pace israeliano

Nonostante le apparenze, il movimento per la pace in Israele esiste ed è attivo. Ecco qui un'interessante testimonianza, uno spiraglio di speranza da diversi movimenti delle donne impegnate per la pace.
26 luglio 2006
Gila Svirsky
Tradotto da per PeaceLink

Il movimento per la pace in Israele impiega tutte le risorse che ha a disposizione per porre fine a questa folle guerra. Sono molti i gruppi attivi e la scorsa notte abbiamo organizzato una vasta dimostrazione congiunta – c’erano almeno 5000 persone (anche se i media hanno parlato di 2500 persone).
Marciare per le strade di Tel Aviv con i cartelli, "Cessate la guerra", "Cessate l’occupazione" è stato come un sollievo dopo i roboanti discorsi a favore della guerra trasmessi da tutti i media.

Venerdì scorso Women in Black [Donne in Nero, n.d.t.] ha organizzato una veglia in ogni parte di Israele. Le reazioni per le strade sono state abbastanza violente e la polizia era presente in gran numero per tenere sotto controllo gli astanti (e coloro che urlavano). Dopo la nostra veglia, abbiamo letto la lista di 55 (!) luoghi [vedi lista sotto] in cui si organizzavano manifestazioni di solidarietà nel corso di questo fine settimana. Alcune erano organizzate da Women in Black e altre da altri gruppi associati. Ci siamo sentite molto incoraggiate da questa dimostrazione di solidarietà internazionale.

Finisco con una breve comunicazione da parte di Hannah Safran della veglia di Haifa di Women in Black. Le donne sono state attaccate durante la veglia, ma sono ritornate per continuarla. Poi, sempre nell’arco di quella giornata, a nome del gruppo Women Against War [Donne Contro la Guerra, n.d.t.] appena fondato, esse sono di nuovo uscite di casa per protestare.

*Ciao Gila, come stai? Oggi abbiamo avuto una giornata terribile. Mentre stavamo facendo la nostra dimostrazione nel nostro piazzale di Women in Black (30-40 persone in tutto), ci hanno bombardato da entrambi i lati. Ci siamo sentite bersagliate da vicino. Abbiamo dovuto abbandonare la veglia per cercar riparo. Siamo tornate indietro 20 minuti dopo e abbiamo finito la veglia in tempo. Mentre tornavamo a casa, c’è stato un secondo attacco e abbiamo dovuto fermare la macchina e cercare riparo. Quando siamo arrivate a casa abbiamo aperto il giornale per leggere le lettere delle donne del Libano. La devastazione in atto è tremenda. Israele è impazzito o forse noi non c’eravamo accorti di quanto folle fosse il Paese in cui viviamo? Sono le 5:45 del pomeriggio adesso e abbiamo subìto due attacchi da allora. Io vado alla nostra dimostrazione quotidiana di Women Against War davanti al Ministero degli Esteri ed alla stampa straniera. Non ci faremo zittire. La guerra dev’essere fermata adesso. Ogni minuto conta perché la vita delle persone è in pericolo. Fà tutto ciò che puoi per fermare questa follia. Soltanto qualcuno dal di fuori può mettere sotto pressione Israele affinché la smetta. Devo affrettarmi. Stammi bene e preghiamo affinché arrivino giorni migliori. Con affetto,
Hannah
*
Ti prego, continua a far sentire la tua protesta nel mondo.

Gila Svirsky
www.coalitionofwomen.org

Dimostrazioni e veglie organizzate in questo fine settimana (o poco prima):

Albuquerque, NM, US
Amsterdam, Paesi Bassi
Armidale, Australia
Asheville, NC, US
Baltimora, MD, US
Bay Area, CA, US
Belgrado, Serbia
Bellevue, WA, US
Berlino, Germania
Bonn, Germania
Burlington, VT, US
Calgary, Canada
Canberra, Australia
Cologne, Germania
Concord, MA, US
Edimburgo, Scozia, UK
Farmington, MA, US
Göteborg, Svezia
Grecia
Halmsted, Svezia
Kitchener, Canada
Lancaster, PA, US
Londra, UK
London, Ontario, Canada
Los Angeles, CA, US
Malmö, Svezia
Marsiglia, Francia
Melbourne, Australia
Minneapolis, MN, US
Montreal, Canada
Napoli, Italia
New Orleans, LA, US
New Paltz, NY, US (vicino Woodstock)
New York, NY, US
Oslo, Norvegia
Ottawa, Canada
Oxford, UK
Padova, Italia
Piteå, Svezia
Parigi, Francia
Pune, Marashtra, India
Roma, Italia
San Luis Obispo, CA, US
Santa Fe, NM, US
Seattle, WA, US
South Dakota, US
Stoccolma, Svezia
Strasbourg, Francia
Toronto, Canada
Tucson, AZ, US
Svizzera
Torino, Italia
Valencia, Spagna
Vienna, Austria
Washington, DC, US

Note: Tradotto per Peacelink da Cristina Pezzolesi.
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