Conflitti

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    I musei per la pace

    Recensione del libro "Le porte dell’arte. I musei come luoghi della cultura tra educazione basata negli spazi e costruzione della pace". I musei per la pace promuovono attivamente la risoluzione dei conflitti, educando alla nonviolenza e ai diritti umani.
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    A life dedicated to social justice: Adele Corradi and the legacy of don Lorenzo Milani

    The School of Barbiana, founded by don Lorenzo Milani, was a radical experiment in education that challenged traditional teaching methods and promoted critical thinking and social awareness. Corradi's arrival at Barbiana in the 1960s marked a turning point in the school's history.
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    La Scuola di Barbiana, fondata da don Milani, fu un'esperienza educativa rivoluzionaria. Insieme, don Milani e Adele Corradi crearono un ambiente di apprendimento unico, dove gli studenti erano incoraggiati a pensare criticamente, a sviluppare le proprie idee e a diventare cittadini attivi.
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    Una catastrofe ecologica: Lago Trasimeno 1976-2023

    Un tempo gioiello naturale dell’Umbria, il lago sta morendo. Lo documenta uno studio condotto dal professor Franco Pedrotti e pubblicato sui “Cahiers de Braun Blanquetia”. La ricerca ha rivelato un declino drammatico della biodiversità del lago.
    25 novembre 2024 - Redazione PeaceLink

Iraq: solidarietà con i volontari del "Christian peacemaker team" rapiti a Baghdad

Non aggiungiamo l'indifferenza alla violenza: impegnamoci tutti per i nostri
amici dei "Christian Peacemeaker Teams" e per la fine dell'occupazione
dell'Iraq
4 dicembre 2005
operazione Colomba


Il 28 novembre scorso Tom, James, Norman e Harmeet, volontari
dell'associazione nonviolenta "Christian Peacemaker Team", sono stati rapiti
da un gruppo armato iracheno che ha minacciato di ucciderli se entro l'8
dicembre non verranno rilasciati i prigionieri iracheni.
Da piu' di un anno nei Territori occupati palestinesi i volontari di
Operazione Colomba e dei Christian Peacemeaker Teams accompagnano assieme i
pastori e i contadini di At Tuwani ed i loro bambini per proteggerli dalle
violenze di alcuni coloni estremisti. Il 29 settembre del 2004 durante un
accompagnamento nonviolento dei bambini di Tuba, Chris e Kim, due nostri
amici dei Christian Peacemeaker Teams, sono stati picchiati da coloni
dell'outpost di Havat Maon. Il 9 ottobre del 2004 Adriano di Operazione
Colomba, e Diane dei Christian Peacemeaker Teams, sono stati aggreditti e
picchiati dagli stessi coloni. Il 16 febbraio di quest'anno, accompagnando i
pastori, Johannes, Monica e Piergiorgio di Operazione Colomba e Diana e
Sally dei Christian Peacemeaker Teams sono stati aggrediti dai coloni,
minacciati e picchiati.
Prima di andare in Iraq, Tom e' stato con noi ad At-Tuwani nel gennaio di
quest'anno. Assieme a noi ha scortato i bambini a scuola e i pastori al
lavoro, assieme a noi ha mangiato, scherzato, camminato. James doveva
arrivare in questi giorni per darci una mano.

I quattro sequestrati sono nostri amici, sono nostri fratelli, sono noi
stessi.
Sono noi alle manifestazioni nonviolente contro il Muro in Palestina, sono
noi che accompagniamo i bambini a scuola, sono noi che lavoriamo a fianco di
palestinesi e israeliani per un pace giusta in questa terra. E noi siamo
loro sotto sequestro e minaccia di morte in Iraq, siamo loro nel lavoro di
denuncia delle violazioni dei diritti umani e nella condivisione della
quotidianita' della popolazione irachena oppressa dalla guerra e
dall'occupazione. Siamo loro nel contestare una guerra voluta per tutelare
gli interessi di pochi, decisa contro il parere della maggioranza dei
cittadini, tenuta in piedi da un sistema di bugie e silenzi che scava solchi
fra culture e popoli.
Loro sono noi, noi siamo loro, insieme crediamo nella presenza nonviolenta
delle persone semplici in zona di guerra, crediamo che alla guerra ci sia
sempre un'alternativa, crediamo che come cristiani siamo chiamati a spendere
il nostro tempo e, se necessario, la nostra vita, per aprire strade di
dialogo e abbattere le ingiustizie e le bugie che le tengono in piedi.
Chiediamo a tutti gli esseri umani di buona volonta', a coloro che hanno
sete di giustizia, a coloro che sono contro l'occupazione dell'Iraq, di
mobilitarsi.
Noi, cittadini del mondo e della pace possibile, noi che crediamo nella
condivisione della vita con le persone semplici vittime delle guerre e delle
ingiustizie, chiediamo a tutti i cittadini italiani ed europei di scendere
in strada, manifestare davanti alle ambasciate, vegliare, accendere candele,
rimettere fuori la bandiera della pace, prendere posizione pubblica e
chiedere a qualcuno che conosciamo di farlo, di fare qualsiasi cosa in
nostro potere per la liberazione dei nostri fratelli sequestrati e per la
fine dell'occupazione anche italiana dell'Iraq.
In attesa di sapere dal coordinamento italiano il giorno e l'ora
dell'iniziativa nazionale vi chiediamo di informare delle iniziative locali
Lisa Clark (Beati i Costruttori di Pace), tel. 3483323254, e-mail:
lisa.clark@libero.it

Concludiamo con le parole dei nostri fratelli dei Christian Peacemeaker
Teams: "Siamo molto preoccupati per i nostri amici: sono in Iraq unicamente
per la pace, si oppongono all'occupazione".

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Il capitalismo induce i ricchi, gli intermedi e i poveri all'appropriazione privata, non soltanto di beni materiali ma anche di beni simbolici: prego per dare sollievo ai miei problemi; voto il candidato che meglio corrisponde alle mie ambizioni; adotto un comportamento che esalta il mio prestigio.

Frei Betto

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