Diritti Animali

Polpette avvelenate e avvelenamenti dolosi

Come uccidono un animale

In Italia si è sviluppata una pratica incivile e criminale che condanna a morte migliaia di animali tra sofferenze atroci, nonostante il codice penale parli chiaro
16 ottobre 2004
Oscar Grazioli
Fonte: www.libero.it
15.10.04

Cianuro e stricnina sono dunque i veleni più gettonati, almeno fino a quando le forze dell’ordine non danno un giro di vite che rende le sostanze più difficili da reperire. Non per questo i “polpettari” si scoraggiano. Non si trova più la stricnina? C’è il M******, insetticida che qualsiasi contadino detiene in cantina. Uccidere gli animali è reato


La sua potenza è tale che pochi milligrammi, ingeriti da un cane, si rivelano letali in breve tempo. E’ ben vero che l’agricoltore, per acquistare questa sostanza, deve avere un patentino, ma è anche vero che conosco centinaia di agricoltori e nessuno che non lo possieda. Corso ed esame sono pure formalità.

Con un bicchiere di M***** si fanno fuori un centinaio di cani, gatti, faine o rapaci, se si è abili a confezionare la polpetta.
Non vi darò queste ricette, anche se le conosco molto bene. Potrebbero finire in mani sbagliate. Vi basti quest’episodio. Per capire la professionalità che c’è dietro. In un paese toscano la polizia ha colto sul fatto un allevatore di fagiani che, per difendere la sua voliera da eventuali “nocivi”, eseguiva la seguente operazione.
Prendeva un fagiano, gli incideva il collo, metteva lungo il sottocute la polvere velenosa e ricuciva il taglio.
Poi legava il fagiano per le zampe alla rete della voliera. Di notte la volpe, attratta dalla preda, la azzannava al collo ingerendo il veleno e il gioco era fatto. Animali e fiducia, cosa scriveva un grande filosofo illuminista

Ingegnoso vero? Volete evitare anche la complicazione del patentino? Avete a disposizione una scelta sterminata di sostanze letali che potete acquistare tranquillamente nel reparto giardinaggio del supermarket di fianco a casa. La M*****, ad esempio, un lumachicida ampiamente usato negli orti. Un paio di cucchiaini da caffè e il cane del vicino, che abbaia, smette di rompere le scatole. Per sempre.
Gli avvelenamenti dolosi avvengono per vari motivi: oltre agli interessi legati alla caccia e ai tartufi, ci sono le liti tra vicini o gli avvertimenti di stampo “mafioso”. Hai fatto un piccolo sgarro? Una polpettina e il cagnolino che i tuoi bambini adorano te lo trovi secco, pieno di bava. La prossima volta potrebbe capitare ai tuoi pargoli, attirati da un bel lecca lecca al M*****.
Anche questo lo potete acquistare assieme ai bulbi dei fiori senza bisogno di prescrizioni. Basta passare alla cassa. Eppure prendiamo una qualsiasi scatola che contenga questo prodotto, regolarmente registrato presso il Ministero della Salute. Leggerete la natura del rischio. Sostanza pericolosa per ingestione, inalazione e contatto con la pelle. Provoca ambliopia, broncorrea, bradicardia e collasso cardiocircolatorio. Cosa vuol dire? Non preoccupatevi.

Tutti paroloni per spiegare che, se usato male (o bene, a seconda dei punti di vista), si voltano zampe e piedi all’uscio. Ci sono poi i veleni per topi. Quelli di ultima generazione promettono miracoli.

Come puoi salvare un animale

Nel nostro paese, per vari immondi motivi, ci sono persone che confezionano golose polpette al cui interno celano potenti veleni che si possono trovare agevolmente in qualunque supermarket o nel consorzio agrario vicino a casa. Se il cane ingerisce una di queste esche avvelenate, di solito, i sintomi sono questi: all'improvviso si mette a tremare vistosamente, perde abbondante bava dalla bocca e può emettere un urlo di dolore. Nei casi più gravi seguono subito le convulsioni, quasi avesse un attacco epilettico. A questo punto potete salvargli la vita facendolo vomitare.

Portate sempre con voi nello zainetto un flacone di banale acqua ossigenata e una siringa. Se vedete sintomi di questo tipo riempite una siringa da 10 cc. Per un cane di 20 Kg di peso e, tolto l'ago, fate bere il disinfettante al cane. In un minuto vomiterà la polpetta venefica e potrete caricarlo in auto e portarlo nella più vicina struttura veterinaria, sicuri che sopravviverà.

Oscar Grazioli (veterinario)

 

Per altre informazioni cliccare qui.

 

Va ricordato che collocare esche o bocconi avvelenati è UN REATO. Risale al 1934 la prima legge italiana a definire punibile l'utilizzo, l'abbandono, la preparazione e/o la mera detenzione di esche o bocconi avvelenati.

C*****, B*****, B*****. C’è un prodotto che pubblicizza il fatto di essere fabbricato in atmosfera protettiva e promette che il topo morirà senza un’agonia dolorosa. Sarebbe interessante chiederlo a lui quando gli spaccano i vasi e il sangue allaga i polmoni.
L’assenza dell’agonia dolorosa non è un atto di riguardo nei confronti del sorcio. Meglio che gli altri topi non vedano, se no il gioco è sgamato. Molti prodotti promettono di essere letali con una sola ingestione. Alcuni contengono una sostanza amara per abbassare il rischio di ingestione per l’uomo, ma dimenticano le informazioni per il medico se ciò dovesse accadere.

Se andate in farmacia e chiedete un’aspirina (libera vendita in USA) vi tirano fuori i bambini e la sindrome di Reye (3 casi in tutta l’Inghilterra nel 2000) e vi fanno un sacco di storie con le ricette. Poi però potete andare al supermarket e mettere nel carrello della spesa veleni micidiali in grado di ammazzare cani, gatti e perché no, anche bambini. Dovete solo imparare l’arte del “polpettaro”. A me sembra ci sia qualcosa che tocca. A voi, cari ministri, no?

Note: Oscar Grazioli è veterinario e scrittore. Ha seguito e denunciato le vicende di animali sfruttati e vittime di maltrattamenti. Uno dei suoi libri è "Quello che gli animali non dicono", Edizioni L'Età dell'Acquario.

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