Questa la triste fine degli “animali corridori”
La notizia sulla uccisione dei levrieri inglesi,riportata dal Sunday Times, non sorprende più di tanto. Da molto tempo ci si chiede che fine fanno i cani da corsa che inglesi e spagnoli impiegano nel business delle corse di cani. In realtà la domanda è sempre stata retorica. Sapevamo che la maggior parte faceva una brutta fine. David Smith, un tranquillo padre di famiglia, è accusato di aver sorpreso e bruciato oltre 10.000 levrieri nel giardino di casa sua, a Seaham, nella contea di Durham, Galles. La mattanza andrebbe avanti da 15 anni, e sarebbe connessa con il business delle corse dei cani: a carriera terminata, gli animali sarebbero stati eliminati perché non più competitivi. Questo ci riporta l’ANSA, riprendendo i tabloid inglesi. La nazione che vanta la prima associazione protezionistica, a favore degli animali nel mondo, non rinuncia a certe tradizioni profondamente radicate soprattutto a livello di chi è di sangue blu.
Che poi queste tradizioni vengano inquinate dal profumo dei soldi poco importa e poco importa se decine di migliaia di Greyhounds sacrificano zampe e vita nelle piste da corsa. Strana analogia con la battaglia che sta conducendo Libero a favore di norme più severe che tutelino il benessere animale nelle varie manifestazioni “storiche” che si svolgono in tutta Italia. Strana analogia con l’atavica domanda, anch’essa retorica. Ma dove finiscono i cavalli, che non possono più correre, dopo aver calpestato gli asfalti della Sicilia o la nobile pista del Palio di Siena? Nobile dubbio, anche questo, visto che ogni volta che è stata richiesta una documentazione sui cavalli feriti, la risposta è sempre stata, più o meno “fatti nostri”. Se per i poveri levrieri la fine è l’uccisione e il seppellimento, per i cavalli c’è un fatto aggravante. Che molti di questi possano entrare nel circuito alimentare, visto che in Italia il consumo di carne di cavallo è uno dei più elevati in Europa, mentre i cani almeno non si mangiano. E con tutto quello che gli fanno trangugiare prima dei palii, non sarebbe tutta salute per i consumatori.
Attualmente, in Gran Bretagna, non esiste una legge che vieti espressamente le azioni compiute da Mr. David Smith. E chi se ne frega di un levriero che si è spaccato le zampe e si è dannato l’anima per tutta la vita, senza vedere altro che gabbie e piste davanti a lui? Ho un caro amico che ne ha adottato uno. A quattro anni era già troppo usurato per correre ancora. Era di una dolcezza unica, ma ha dovuto collocarlo presso un amico perché, appena vedeva il gatto muoversi, era una saetta, anzi un levriero: lo aveva già in bocca. Non aveva visto altro che una preda finta davanti agli occhi per tutta la vita. Ora l’Inghilterra dovrà rispondere in Parlamento di quanto accade e forse, come per la caccia alla volpe, qualcosa cambierà anche per i levrieri.

Sociale.network
#spesemilitari #sondaggi
Italia: la maggioranza (57 per cento) si è dichiarata "in parte" o "fortemente" contraria all'aumento delle spese militari.
#Ucraina #UK
Il Regno Unito ha trasferito ulteriori missili da crociera #StormShadow all'#Ucraina, aumentando la capacità di attacco a lungo raggio contro obiettivi in profondità nella #Russia, ha riferito #Bloomberg il 3 novembre, citando fonti anonime.
https://kyivindependent.com/uk-supplies-ukraine-with-additional-storm-shadow-missiles-for-deep-strikes-into-russia-bloomberg-reports/
#Sudan
Ormai sono numerose le prove (riportate da ricerche, esperti ONU, da inchieste di media internazionali come Reuters, BBC, Associated Press, da ONG) che sottolineano con estrema chiarezza il sostegno diretto degli Emirati Arabi Uniti alle Rapid Support Forces (#RSF). Cioè alla milizia che sta devastando il Sudan con attacchi a civili, a infrastrutture di base, ai convogli di aiuti umanitari e che sta anche utilizzando la fame come arma di guerra.
https://retepacedisarmo.org/2025/rete-pace-disarmo-stop-armi-italiane-agli-emirati-arabi-basta-complicita-con-chi-alimenta-guerra-in-sudan/
"Aumentate i salari, non le #spesemilitari". A #Milano, un migliaio in piazza contro la #guerra
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/05/salari-spese-militari-protesta-piazza-milano-guerra/8185144/
#cappellanimilitari
#4Novembre – Mons. Saba: “Scrigno prezioso che custodisce il generoso impegno di sacerdoti, religiosi e religiose” – Ordinariato Militare per l'Italia
https://www.ordinariatomilitare.it/2025/11/04/4-novembre-mons-saba-scrigno-prezioso-che-custodisce-il-generoso-impegno-di-sacerdoti-religiosi-e-religiose/
#cappellanimilitari
Pusillanime a chi?
L'opinione di don Renato Sacco
Commento all’intervento dell’ordinario militare sul #4novembre.
“Il cristiano non è un pusillanime, non indietreggia di fronte alle sfide della storia, non evade dalla condizione del proprio tempo indossando maschere artificiose”. Mi hanno molto colpito le parole del Vescovo ordinario Militare, riportate dal SIR, in occasione del 4 novembre. Leggi tutto in: https://www.mosaicodipace.it/index.php/rubriche-e-iniziative/rubriche/l-opinione-di/5475-pusillanime-a-chi
La radiotelevisione svizzera racconta con un po' più di libertà la realtà a #Pokrovsk. E la notevole distanza fra l'#Ucraina della #propaganda e quella drammatica di soldati intrappolati in una zona di morte.
#Ucraina #Pokrovsk
Kiev continua a mettere in rilievo la tenace resistenza delle sue truppe, ma ora ci sono pesanti timori che un eventuale ritiro dalle aree particolarmente sotto attacco possa rivelarsi già tardivo. Come avvenuto in passato in altre zone, con esito drammatico per i soldati.
https://www.rsi.ch/info/mondo/Si-complica-per-l%E2%80%99Ucraina-la-situazione-a-Pokrovsk-e-Kupyansk--3257138.html
#Ucraina #Russia
#Putin ha firmato una legge che prevede la possibilità di chiamare i cittadini riservisti volontari delle forze armate per partecipare a "esercitazioni speciali per proteggere le strutture critiche", che comprendono "infrastrutture energetiche e di trasporto", comprese #raffinerie di petrolio. Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax, secondo cui la norma "non prevede la loro coscrizione al servizio militare" e "non si parla di mobilitazione".
Tgcom24
Il Cremlino ha accusato Kiev di avere respinto la proposta russa di fare accedere #giornalisti stranieri alle aree di #Pokrovsk e #Kupyansk per nascondere "la difficile situazione" delle sue truppe in queste località, dove Mosca afferma che i soldati ucraini sono circondati. "L'interesse è molto grande - ha detto il portavoce, Dmitry #Peskov, citato dall'agenzia Interfax -. Sappiamo che un gran numero di giornalisti occidentali vorrebbe andarci".
Tgcom24
#Ucraina, #Bild: i russi hanno preso l'80% della città di #Pokrovsk
L'esercito ucraino avrebbe perso l'80% della città di Pokrovsk, secondo quanto rilevato dal quotidiano tedesco Bild dopo aver parlato con soldati e ufficiali ucraini al fronte. Il giornale tedesco ha rilevato oggi che un soldato di stanza vicino a Pokrovsk ha dichiarato che "la situazione è estremamente grave".
Tgcom24
Possiamo avere i dettagli di queste operazioni della #Russia?
L'infografica è stata pubblicata su Tgcom24 ed è frutto dell'agenzia WITHUB che così si presenta:
"WITHUB è un aggregatore di eccellenze al servizio della trasformazione e valorizzazione dei contenuti.
Questa capacità è garantita dalla combinazione unica di expertise nei seguenti ambiti: Giornalisti, Grafici, infografici, videografici, Data Jounalist,
Data Analyst".
Troppe domande su #Gaza, giornalista licenziato - Articolo21
https://www.articolo21.org/2025/11/troppe-domande-su-gaza-giornalista-licenziato/
Terzo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Secondo step della procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Ed ecco la procedura attivata per richiedere a #Facebook una revisione del proprio comportamento sul post #pacifista sul #4novembre
Ecco come #Facebook reagisce alla pubblicazione di un post sul #4novembre